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Long Covid e Covid Fatigue, cercasi progetti per affrontarlo

Il lungo confinamento, la cura dei familiari, gli strascichi della malattia sono tra le nuove cause di fragilità psicologica. Il Fondo di Beneficenza di Intesa Sanpaolo sostiene progetti sulle conseguenze del Covid-19. In programma martedì 13 luglio online un incontro di presentazione per richiamare l’attenzione del Terzo settore

di Redazione

È organizzato dal Fondo di Beneficenza di Intesa Sanpaolo, in capo alla presidenza della Banca, il seminario online #checovidfatigue, per affrontare il tema del long Covid e della Covid Fatigue legato alle le conseguenze psicologiche del confinamento per periodi prolungati. L’incontro di presentazione è in programma martedì 13 luglio alle 10 al link

Tornare a una vita normale, per giovani e adulti, per chi ha avuto perdite o chi ha curato i familiari, comporta sforzi e scelte da supportare. Con l’incontro di domani, il Fondo di Beneficenza intende richiamare l’attenzione delle organizzazioni del Terzo settore su questo aspetto ancora poco noto ma non secondario con l’obiettivo di raccogliere progetti innovativi rivolti al contrasto di un disagio che rischia di accentuare le fragilità – e farne nascere di nuove – nei prossimi anni.

All’incontro intervengono: Giovanna Paladino, Senior Director Fondo di Beneficenza Intesa Sanpaolo, Massimo Buratti, psicologo clinico, Soleterre Strategie di Pace onlus, consulente tecnico del Fondo nazionale per il supporto psicologico, Gemma Calamandrei, responsabile del Centro di riferimento per le scienze comportamentali e la salute mentale, Istituto Superiore di Sanità, coordinatrice del gruppo di lavoro Iss Salute mentale ed emergenza Covid-19, Stefano Vicari, professore ordinario di Neuropsichiatria infantile, Facoltà di Medicina, Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma e Primario di Neuropsichiatria infantile e dell’adolescenza, Ospedale pediatrico Bambino Gesù, Roberto Vignola, vice direttore Generale CESVI. Modera: Maria Beatrice Toro, psicologa, psicoterapueta, psicodiagnosta, direttore didattico della Scuola di specializzazione di Psicologia cognitivo interpersonale Scint, Roma, autrice del libro “Oltre la pandemia. Come superare (bene) ansia, rabbia e stress”.

Il supporto psicologico ai malati di Covid e ai soggetti maggiormente colpiti dalla pandemia è una delle priorità delle Linee Guida del Fondo di beneficenza di Intesa Sanpaolo per il biennio 2021-2022, come risposta a uno dei molteplici rischi legati alla pandemia Covid-19 segnalato anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. La cosiddetta pandemic fatigue, ovvero un insieme di demotivazione e fatica nel seguire i comportamenti protettivi indispensabili per fronteggiare l’emergenza sanitaria, tende a emergere negli individui di fronte a eventi avversi, con caratteristiche di lunga durata, tali da considerare la salute mentale un problema urgente e di dimensione significativa da affrontare tanto quanto la necessità di contenere il virus.

In questo ambito rientrato a titolo di esempio progetti a favore di operatori sanitari, malati di Covid-19, familiari delle vittime, anziani, caregiver, bambini, adolescenti e giovani con disturbi psichici. Le Linee Guida del Fondo di Beneficenza di Intesa Sanpaolo che ne indirizzano l’attività nei prossimi due anni 2021-2022, indicano tra le tematiche prioritarie di intervento il supporto psicologico a soggetti colpiti dalla pandemia.

Nel 2021 saranno 16 milioni di euro le risorse che il Fondo di Beneficenza ed opere di carattere sociale e culturale di Intesa Sanpaolo potrà erogare per offrire sostegno alle persone più fragili attraverso i progetti realizzati da enti non profit impegnati a dare una risposta ai problemi del Paese causati dalla crisi sanitaria, economica e sociale.

I progetti vengono individuati attraverso un processo di selezione che tiene conto del loro impatto sociale e del track record dell’ente. Le candidature devono pervenire attraverso la piattaforma raggiungibile al link.


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