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Milano, sorgerà all’Ortica la Casa di accoglienza “Fabrizio Frizzi”

Il sindaco Giuseppe Sala ha consegnato la concessione edilizia per la ristrutturazione della struttura destinata alle famiglie dei bambini ricoverati nei nosocomi milanesi. L’iniziativa dell’Unitalsi ha visto anche il sostegno di Bcc Milano con il progetto “Costruiamo ospitalità”

di Antonietta Nembri

Milano è una delle mete principali della migrazione sanitaria e a breve avrà a disposizione una nuova struttura di accoglienza per i genitori dei bambini ricoverati lontani da casa. A realizzarla sarà l’Unitalsi (Unione italiana trasporto ammalati a Lourdes e santuari internazionali) all’interno del “Progetto dei Piccoli” che sta portando avanti a alcuni anni in diverse città della penisola.

Individuata la struttura, un edificio di tre piani, tutto da ristrutturare accanto al santuario della Madonna delle Grazie all’Ortica (periferie est di Milano) mancava a realizzare il sogno della sezione lombarda di Unitalsi che quest’anno celebra il suo centenario, la concessione edilizia del Comune di Milano. Che è arrivato. Con una piccola cerimonia a palazzo Marino (in basso nell'immagine), il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha consegnato a Vittore De Carli, presidente di Unitalsi Lombarda, la concessione edilizia per la ristrutturazione dell’edificio. All’incontro erano presenti don Stefano Venturini, parroco, responsabile della comunità pastorale Lambrate Ortica, dove sorge la casa, Giuseppe Maino e Giorgio Beretta, rispettivamente presidente e direttore generale della Banca di Credito Cooperativo di Milano.


Da sinistra Giorgio Beretta, Vittore De Carli, Giuseppe Sala e Giuseppe Maino – Foto M. Fagioli

Il sindaco Sala, tra i primi sostenitori dell’iniziativa nel ringraziare l’Unitalsi, ha ribadito: «La malattia è una condizione con cui purtroppo tutti siamo costretti a confrontarci, direttamente o indirettamente. Quando, però, colpisce i bambini il senso di impotenza e la sofferenza che ne deriva sono davvero insopportabili. Poter contribuire alle cure di tutti i bambini malati che arrivano da fuori città dando alle famiglie un posto in cui alloggiare durante la degenza in ospedale dei loro piccoli è un dovere per Milano: l’affetto e la vicinanza di mamme, papà e fratelli è fondamentale per la guarigione».

Grande sostenitore dell’opera anche Giuseppe Maino, presidente della Banca di Credito Cooperativo di Milano. La Bcc con l’iniziativa “Costruiamo ospitalità” ha invitato i propri soci a partecipare al progetto di realizzazione della casa di accoglienza dell’Unitalsi: «Da alcuni anni i progetti sociali più importanti sono resi possibili dal contributo diretto dei nostri Soci che in migliaia rinunciano al tradizionale omaggio natalizio offerto dalla Banca per donare il corrispettivo economico a realtà del Terzo settore impegnate in progetti di grande valore sociale. Oggi per Bcc Milano è un grande giorno, insieme ad Unitalsi Lombarda possiamo finalmente avviare un progetto che fornirà un aiuto concreto a tante famiglie e ai loro bambini», ha affermato Maino.

Tra i primissimi sostenitori dell’iniziativa va annoverato l’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini che sul progetto è intervenuto nel 2018, nel corso del pellegrinaggio diocesano a Lourdes. In quell’occasione aveva definito «un sogno che mi sembra ispirato da Dio» questa «offerta di ospitalità gratuita a quelle famiglie che devono accompagnare a Milano i figli che necessitano di cure. Che Milano sia promettente per quanto riguarda le terapie, rappresentando un’eccellenza che attrae, è bello e, però, a ciò non corrisponde un’adeguata ospitalità. È commovente sapere che vi è chi ha trovato nella sofferenza e nella preghiera la luce e lo è anche che questa esperienza possa diventare un elemento di concreta ospitalità. Esprimo il mio incoraggiamento, l’approvazione, e voglio essere anch’io nella squadra che sostiene l’iniziativa». Il 2018 non è un anno a caso perché tre anni fa usciva il libro di Vittore De Carli “Dal buio alla luce con la forza della preghiera” (ne avevamo parlato qui), nel quale il giornalista e presidente di Unitalsi Lombarda racconta la propria esperienza di malattia e il cammino verso la guarigione. Un libro scritto con un obiettivo: realizzare una struttura di accoglienza per i genitori costretti lontano da casa per seguire le cure dei propri figli, una casa da intitolare a Fabrizio Frizzi, testimonial e grande amico di Unitalsi.


La struttura che si realizzerà all’Ortica (sopra e in apertura il rendering) potrà ospitare sei nuclei familiari. Nell’edificio di via Amodeo ci saranno spazi privati come le camere e i bagni e spazi di vita condivisa come la cucina e il soggiorno. Ad accogliere le famiglie, ad affiancarle, a promuovere uno stile di comunità, la presenza dei volontari Unitalsi.
L'avvio dei lavori è previsto per il mese di settembre e si concluderanno in 3-4 mesi.


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