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In Emilia un fondo per l’accesso al credito degli Enti del Terzo settore

Un fondo regionale da 2,5 milioni di euro che sarà gestito dal confidi dell’Alleanza delle cooperative, Cooperfidi Italia. «Auspichiamo che altre regioni intraprendano la strada aperta dall’Emilia-Romagna», sottolinea il direttore generale, Dino Forini. Per partecipare c'è tempo fino al 31 dicembre 2021

di Lorenzo Maria Alvaro

Nel luglio 2020 la Regione Emilia Romagna ha deliberato la creazione di un fondo da 2,5 milioni di euro destinato all’abbattimento dei costi per l’accesso al credito delle realtà del Terzo settore e dello sport di base.

Cooperfidi Italia si è aggiudicata la gestione del fondo che, in particolare, è destinato alle associazioni di promozione sociale e alle organizzazioni di volontariato iscritte nei registri regionali previsti dalla normativa, alle associazioni e società sportive dilettantistiche, agli enti religiosi civilmente riconosciuti che svolgono attività di interesse generale operanti in Emilia-Romagna e infine alle onlus con sede in Regione iscritte all’anagrafe delle Organizzazioni non lucrative di utilità sociale.

Lo scopo? «Permettere agli enti di incassare i propri crediti e sostenere i costi fissi derivanti dall’interruzione delle entrate ordinarie, sospese a causa dell’emergenza sanitaria», sottolinea Dino Forini, direttore generale di Cooperfidi Italia.

Il Fondo eroga finanziamenti dall’importo massimo agevolato di 200mila euro, garantiti come minimo all’80% da Cooperfidi e restituibili sotto forma di mutuo chirografario a 10 anni, comprensivi di 2 anni di pre-ammortamento.

«Siamo consapevoli delle difficoltà che tutto il sistema del non profit sta attraversando», conclude Forini, «auspichiamo che altre regioni intraprendano la strada aperta dall’Emilia-Romagna, importante non solo per l’abbattimento dei costi del credito ma anche per avvicinare le banche ad un mondo, quello del Terzo settore, in grande crescita, ma ancora poco conosciuto».

Per Elly Schlein, vice presidente della Regione Emilia-Romagna, «grazie all’approvazione del progetto di legge siamo potuti intervenire tempestivamente e concretamente per sostenere il Terzo settore, che per effetto delle conseguenze dell’emergenza Covid 19 sta affrontando grandi difficoltà che ne mettono a rischio la sopravvivenza con effetti devastanti sul nostro sistema di welfare. Un aiuto concreto per riprendere le attività e salvaguardare il lavoro per cui ci sarà tempo per candidarsi fino al 31 dicembre 2021».


Photo by Bogdan Dada on Unsplash


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