Sezioni

Attivismo civico & Terzo settore Cooperazione & Relazioni internazionali Economia & Impresa sociale  Education & Scuola Famiglia & Minori Leggi & Norme Media, Arte, Cultura Politica & Istituzioni Sanità & Ricerca Solidarietà & Volontariato Sostenibilità sociale e ambientale Welfare & Lavoro

Attivismo civico & Terzo settore

ANT: un ospedale senza muri per 10mila pazienti oncologici ogni anno

Un impegno che la Fondazione ha portato avanti anche nell'anno del Covid19 con oltre 250 medici e infermieri. «Mai come adesso è urgente restare accanto a chi affronta la pandemia con il peso di fragilità pregressa», commenta Raffaella Pannuti, presidente di ANT, «Il 5permille è fondamentale per andare avanti»

di Redazione

Fondazione ANT è un ospedale senza muri che ogni anno cura gratuitamente a domicilio 10mila malati di tumore in 11 regioni italiane. Con il suo fondatore, l’oncologo Franco Pannuti, ANT è stata tra i pionieri dell’assistenza sanitaria domiciliare in Italia e anche in questo lungo periodo di emergenza sanitaria è sempre stata in prima fila, non in corsia ma nelle case delle persone. Anche durante la pandemia, infatti, oltre 250 medici e infermieri della Fondazione hanno continuato a portare cure mediche e specialistiche a casa dei malati, tutelandoli da eventuali contagi ma soprattutto evitando che nuovi ricoveri aggravassero ulteriormente il carico degli ospedali. In molte aree le richieste di assistenza hanno raggiunto picchi molto alti (sfiorando anche il +30%) per la chiusura di diversi reparti, la sospensione delle terapie di supporto, gli stringenti protocolli d’ingresso in hospice, ma anche per la paura da parte dei pazienti di contagiarsi o di restare soli nelle strutture. A crescere sono state in particolare le richieste per cure di supporto, simultaneous care ed early palliative care, ossia le cure a pazienti in fase precoce, che sono nel pieno della terapia oncologica e hanno necessità di gestirne gli effetti collaterali.

I fondi del 5permille sono indispensabili per poter proseguire in questa direzione e potenziare l’intervento di ANT, rispondendo in maniera sempre più tempestiva e puntuale alle necessità di chi è malato e garantendo continuità assistenziale al domicilio in ogni condizione, anche in caso di emergenze sanitarie. L’epidemia ha fatto emergere con chiarezza la necessità di rendere le cure domiciliari ancora più capillari, per proteggere le categorie – pazienti con patologie pregresse, immunodepressi o anziani – a maggiore rischio di infezione, evitando il più possibile le ospedalizzazioni e limitando quindi il rischio di contagio. Riuscire ad assistere le persone a casa significa non solo personalizzare l’intervento sul singolo paziente ma anche supportare gli ospedali limitando i ricoveri e proteggere i caregiver, migliorando la qualità di vita di tutto il nucleo familiare, dal punto di vista psico-fisico e nella dimensione affettiva e relazionale. Il tutto con un notevole abbassamento dei costi sanitari.

Questi mesi di pandemia hanno evidenziato il ruolo strategico giocato dall’assistenza domiciliare nella rete di cura, così come il contributo fondamentale che enti del Terzo Settore come ANT possono dare al sistema sanitario nel suo complesso. Basti pensare che la nostra Fondazione ha assistito nel solo 2020 oltre 10.700 persone in 31 province italiane, dando prova di flessibilità, professionalità e sostenibilità economica.

«Mai come adesso è urgente restare accanto a chi affronta la pandemia con il peso di fragilità pregressa», commenta Raffaella Pannuti, presidente di ANT, «Il nostro personale sanitario è sempre accanto alle persone malate di tumore, sollevandole dalla paura e dalla solitudine, le più grandi alleate della sofferenza. Il 5×1000 è fondamentale per andare avanti». Destinare il proprio 5permille è semplice e non costa nulla. Basta una firma e il Codice Fiscale di Fondazione ANT Italia ONLUS – C.F. 0122965037.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA