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Scuola, «prioritaria la ripresa in presenza, eticamente doverosa la vaccinazione di docenti»

Il Ministero dell’Istruzione ha inviato oggi alle scuole la nota operativa con le indicazioni del Comitato Tecnico Scientifico. Si considera «prioritaria la completa ripresa della didattica in presenza»; si suggerisce il «rapido completamento della campagna di vaccinazione» del personale della scuola (docente e non docente), come pure degli studenti a partire dai 12 anni; si specifica che il distanziamento da seduti è raccomandato, ma non obbligatorio.

di Sabina Pignataro

Il Ministero dell’Istruzione ha inviato oggi alle istituzioni scolastiche la nota operativa con le indicazioni del Comitato Tecnico Scientifico (del 12 luglio) per l’emergenza sanitaria per l’avvio del prossimo anno scolastico.

La nota, che è composta da 9 punti, «considera prioritaria la completa ripresa della didattica in presenza» sia per l'essenzialità del valore formativo, che per "l'imprescindibile e indispensabile" suo apporto allo sviluppo della personalità e della socialità degli studenti, provati da lunghi periodi di limitazione delle interazioni e dei contatti sociali.

A parere del CTS, il rapido completamento della campagna di vaccinazione del personale della scuola (docente e non docente), come pure degli studenti a partire dai 12 anni, rappresenta lo strumento principale per consentire l'ordinario svolgimento in presenza delle attività didattiche.

Il Cts raccomanda di «mantenere il distanziamento interpersonale in posizione seduta», ma specifica che «l'impossibilità di mantenere i necessari distanziamenti nelle aule non determinerà l'automatica interruzione della didattica in presenza».

Inoltre, si legge ancora nella nota, «consapevoli che l'emergenza pandemica non è conclusa» e che la «sua evoluzione è mutevole», per il mondo della Scuola resta fondamentale comprendere, condividere e declinare, per ciascun singolo contesto territoriale e scolastico, le indicazioni tecniche che progressivamente pervengono dalle Autorità sanitarie. In pratica, occorre «cucire per ciascuna scuola un abito su misura».

Il documento completo si può leggere qui. Di seguito una sintesi dei nove punti:

1) La priorità è la didattica in presenza
Il CTS considera prioritaria la completa ripresa della didattica in presenza, sia per l'essenzialità del valore formativo, che per "l'imprescindibile e indispensabile" suo apporto allo sviluppo della personalità e della socialità degli studenti, provati da lunghi periodi di limitazione delle interazioni e dei contatti sociali.
La Scuola, in quanto comunità educante, è ben consapevole di tale necessità. É necessario continuare ad adoperarsi a tutti i livelli per consentire, sin dall'inizio dell'anno, lo svolgimento in sicurezza delle lezioni in presenza e per evitare per quanto possibile, nell'auspicio di una prossima uscita dalla fase emergenziale, il ricorso alla didattica a distanza.

2) L'obiettivo è estendere la copertura vaccinale nelle scuole
A parere del CTS, il rapido completamento della campagna di vaccinazione del personale della scuola (docente e non docente), come pure degli studenti a partire dai 12 anni, rappresenta lo strumento principale per consentire l'ordinario svolgimento in presenza delle attività didattiche.

In particolare, appare eticamente doverosa la vaccinazione del personale scolastico.

La percentuale attuale di vaccinazione del personale scolastico è significativa, come attestato dai report settimanali resi disponibili dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Ciò nonostante, occorre il massimo sforzo della comunità scolastica per accrescere rapidamente detta percentuale, condizione prima per la ripartenza in sicurezza del prossimo anno scolastico.
Analogamente vale per gli studenti dai 12 anni in su, la cui copertura vaccinale consentirebbe, oltre alla presenza in sicurezza a scuola, anche la possibilità di fruire di ulteriori opportunità educative e formative, limitate se non compromesse dalla pandemia.

3) Per la sicurezza: distanziamento (Iaddove possibile) e dispositivi di protezione personale
Il CTS raccomanda "laddove possibile in termini di condizioni strutturali-Iogistiche esistenti nei presìdi scolastici, pagando attenzione a evitare di penalizzare la didattica in presenza … di mantenere il distanziamento interpersonale in posizione seduta".
Il distanziamento, quindi, continua a costituire misura prioritaria di sicurezza.
L'impossibilità di mantenere i necessari distanziamenti nelle aule non determinerà però l'automatica interruzione della didattica in presenza quanto, piuttosto, esigerà l'adozione delle altre misure, ormai ben note, di prevenzione del contagio. Ivi incluso l'obbligo di indossare mascherine chirurgiche nei locali chiusi.

4) Per i pasti, non è necessario prevedere l'obbligatorio ricorso all'impiego di stoviglie monouso.

[…]

6) Non sono necessari tracciamento e screening preliminari
In vista della ripresa della frequenza scolastica il CTS non valuta al momento utili test diagnostici preliminari all'accesso a scuola ovvero in ambito scolastico. Rimangono, di converso, confermate le ordinarie procedure di trattamento di sospetti casi positivi da gestire, come di consueto, in collaborazione con le autorità sanitarie territorialmente competenti.

[…]

9) Il metodo: "cucire per ciascuna scuola un abito su misura"
[…] Il compito che spetta a ciascuno di noi è quello di "cucire per ogni scuola un abito su misura", e, dentro ogni scuola, un abito su misura per ciascun allievo.

Immagine in apertura di Kimberly Farmer by Unsplash


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