Cagliari, depositi valori in spiaggia per la sicurezza di bagnanti e sportivi

Nella spiaggia del Poetto è in arrivo un servizio pensato dal giovane Fabrizio Ariu. Il suo progetto prevede armadietti automatizzati, resistenti alle alte temperature e all'acqua, alimentati da pannelli solari e l'apertura con un codice personalizzato. Pagamento con carte di credito o bancomat, come nei distributori di carburante. All'interno un cavetto Usb che consente di ricaricare lo smartphone

di Luigi Alfonso

L’estate è ormai entrata nel vivo. Chi può, corre al mare non solo per le ferie ma anche nei ritagli di tempo. Per i sardi, soprattutto per coloro che vivono nelle località che si affacciano in una parte dei 1.849 chilometri delle coste, è una consuetudine per almeno cinque mesi all’anno. Una fortuna a portata di mano. Eppure, sino ad oggi nessuno aveva pensato a un servizio utilissimo: il deposito bagagli. Per molti, in particolar modo i single che si recano in spiaggia, allontanarsi dall’ombrellone o dal punto su cui hanno posato l’asciugamano, significa affidarsi al caso: abbandonare documenti, soldi e cellulare nella speranza di ritrovarli dopo un bagno o una passeggiata. Può sembrare una banalità, eppure sinora nessuno aveva trovato una soluzione. Non nell’Isola, per lo meno. Ci ha pensato Fabrizio Ariu, un cagliaritano di 30 anni, che ha elaborato un progetto e lo ha presentato al Comune della sua città.

«L’idea è nata per caso – spiega – mentre mi trovavo al “Festival Città Imprese” di Vicenza, nel marzo del 2019. Si tratta di un importante evento nazionale al quale ho partecipato tramite una borsa di studio. Tre giorni di seminari, talk e laboratori su temi di micro e macroeconomia, con relatori di eccezione, con un focus particolare sui modelli di impresa del dipartimento industriale del Nord-est Italia. Al termine ho trascorso un’intera giornata a Milano, prima di prendere l’aereo per Cagliari in tarda serata. Insomma, ho avuto l’esigenza di lasciare i bagagli da qualche parte per girare liberamente la città. Ho consultato Google per individuare un deposito bagagli automatizzato a pochi minuti dalla stazione centrale di Milano. Dopo avere testato il servizio, mi sono chiesto: esiste un deposito bagagli a Cagliari? In caso contrario, perché non proporre un servizio del genere 24 ore su 24? Ecco, l’idea è nata così».

Terminato il viaggio, è iniziata la ricerca sulla rete. «Ho preso esempio da altre realtà, specialmente da “Stow your bags”, una catena di depositi bagagli automatizzati presente in molte città italiane e in alcune capitali europee», racconta Fabrizio. «Io ho cercato di migliorare questo genere di servizio, prevedendo alcuni elementi di innovazione e sostenibilità. Uno è la tempistica, a Cagliari adesso c’è l’unico deposito bagagli in Italia aperto 24 ore su 24. Poi ho studiato il software e il sistema che gestisce l’interazione uomo-macchina e l’apertura e chiusura degli armadietti. La differenza principale rispetto agli altri depositi rimane la disponibilità del servizio H24, impossibile all’interno di una stazione che ha sempre degli orari di apertura e chiusura, oltre all’automatizzazione, una novità in Sardegna ma non rara nel resto d’Italia e d’Europa».

La società creata da Fabrizio si chiama Flamingo Services. Già, Flamingo: il fenicottero rosa è uno dei simboli di Cagliari, per il gran numero di esemplari che nidificano nelle zone umide del capoluogo isolano. Una delle principali attrazioni turistiche. Nel 2020 il giovane cagliaritano ha aperto un deposito bagagli di fronte alla stazione FFSS (denominato “Luggage Storage Cagliari”), attraverso il microcredito del Banco di Sardegna. Il mese scorso, invece, Fabrizio ha vinto un bando del Comune di Cagliari per la concessione del suolo pubblico di 6 anni più altri 6, nella spiaggia del Poetto. «Ho incaricato un tecnico, che in queste settimane sta lavorando alla pratica in Conferenza di servizi al SUAPE per il rilascio delle autorizzazioni definitive con la contestuale concessione del suolo pubblico al Poetto. Entro la fine di settembre verrà presentato il progetto definitivo ed entro 2-3 mesi si dovrebbe concludere l’iter. La speranza è di poter installare il deposito smart Poetto già entro la fine dell’anno, nel punto prescelto. Probabilmente un primo test verrà fatto negli spazi del porticciolo di Marina Piccola, proprio all’ingresso, non appena il fornitore completerà la produzione che verrà avviata a fine agosto e conclusa entro metà ottobre. Gli armadietti sono in materiale hpl, che assicura un’assoluta impermeabilità all'acqua, al vapore e alle infiltrazioni oleose oltre che una resistenza alle alte temperature (fino a +180°C). Il deposito del Poetto, in più, sarà ecosostenibile perché auto-alimentato con pannelli solari, e permetterà la scelta del codice di apertura personalizzato in modo tale da non stampare ticket cartacei e non dover ricevere sms, come invece avviene nel deposito bagagli delle Ferrovie, in pieno centro a Cagliari».

«Il progetto “Deposito Smart Poetto” è stato pensato per un target diverso rispetto ai turisti che si servono del deposito bagagli della stazione, che arrivano in città dall’aeroporto di Elmas o ripartono verso l’aeroporto. Vogliamo soddisfare il bisogno di sicurezza dei bagnanti che, nel lungomare di Cagliari, frequentano un tratto di spiaggia libera densamente occupato, e anche degli sportivi (runner, ciclisti, praticanti di sport da spiaggia e acquatici) di praticare il loro sport preferito tutto l’anno nella passeggiata e in mare senza pesi e potendo contare su un posto sicuro dove lasciare i propri oggetti. I prossimi armadietti saranno dotati, al loro interno, di un cavetto Usb per la ricarica degli smartphone: credo che risulterà molto utile per una larghissima fascia d’utenti».

Sono previste tariffe orarie. «Se viene sforata la fascia oraria, il sistema in automatico calcola il saldo da pagare al momento del ritiro, che avviene tramite il codice fornito dal sistema dopo il pagamento. Nel deposito Luggage Storage si può pagare sia in contanti che con carta di credito. Il deposito valori del Poetto è pensato per poter lasciare anche il portafoglio, perciò il sistema di pagamento sarà solo con carta di credito e con pre-autorizzazione, come avviene nei distributori di carburante: pre-autorizzo l’importo massimo e poi il sistema va ad addebitare l’importo legato alle ore effettive di utilizzo. L’assistenza è garantita praticamente a tutte le ore da remoto, con la possibilità di intervenire dal sistema o, in casi estremi (rarissimi), facendo utilizzare al cliente una chiave di sicurezza per lo sblocco. Il deposito è videosorvegliato H24 e collegato alla centrale di una società di vigilanza privata di grande esperienza».

Il progetto di Fabrizio Ariu è stato finanziato da MEDSt@rts. «La Sfirs SpA, in qualità di soggetto attuatore del Fondo Microcredito FSE, ha valutato circa 12mila progetti d’impresa ed erogato quasi 100 milioni di euro di finanziamenti a neo-imprenditori appartenenti a categorie a rischio di esclusione sociale», spiega Giuseppe Adamo, analista finanziario e project officer MEDSt@rs per Sfirs SpA. «MEDSt@rts, di cui la Sfirs è partner, mira alla creazione di una rete mediterranea di finanza inclusiva e rappresenta il proseguimento dell’attività di utilizzo del credito come strumento d’inclusione sociale. Finanziato con oltre due milioni e mezzo di euro dal Programma europeo ENI CBC Med, MEDSt@rts ha permesso agli startupper, tramite l’incubazione del loro progetto, il potenziamento della loro dotazione di conoscenze, capacità e risorse, necessario per la realizzazione delle loro imprese».