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Nella Capitale nasce CasArché Roma, dove la speranza sarà di casa

Da sabato 4 settembre anche Roma avrà la sua CasArché. Ci vivranno le mamme e i bambini accolti nella comunità “Casa Marzia” e vi troveranno spazio anche gli uffici romani della Fondazione, replicando nella Capitale l’esperienza milanese di CasArché. Sono ormai trent’anni che la Fondazione è al servizio dei più fragili a Roma: l’esperienza è cominciata nel 1993 a fianco dei bambini e delle bambine sieropositivi e dei loro genitori ricoverati presso l’ospedale pediatrico “Bambin Gesù”.

di Sabina Pignataro

Anche Roma avrà la sua CasArché. Sarà inaugurata domani, sabato 4 settembre ed ospiterà la comunità mamma-bambino “Casa Marzia”, tre appartamenti di semi-autonomia, una sala polivalente aperta al territorio e a servizio del quartiere, e gli uffici della Fondazione.

Con l’apertura di questo nuovo spazio (in via Monte Pramaggiore 8, nel municipio 3), la Fondazione ripropone anche nella Capitale una delle attività che contraddistingue il suo operato secondo un modello già sperimentato nel quartiere milanese di Quarto Oggiaro: l’accoglienza a Casa Marzia di mamme con bambini in una strutturache, privi di una solida rete sociale intorno, sono più a rischio di emarginazione e violenza.
La comunità potrà ospitare sino ad un massimo di 6 mamme e 11 bambini all’interno di 6 camere. Le donne con figli, che vi accederanno su segnalazione dei servizi sociali, avranno la possibilità non solo di ricostruire la propria vita e la propria relazione ma anche di mettere le basi per un futuro più sereno con la possibilità di proseguire l’affiancamento in tre appartamenti di semiautonomia.

«Sarà un luogo bello, anche dal punto di vista estetico, in un quartiere elegante, uno di quei posti che respiri e senti tuo da subito: crediamo che la bellezza possa aiutare chi deve cominciare una nuova vita, chi magari non ha mai sentito di appartenere a nessun posto o ha sempre desiderato essere altrove», spiega p. Giuseppe Bettoni, fondatore e presidente di Arché. E poi sarà uno spazio polivalente per eventi, conferenze, un luogo di relazioni che alimenti lo scambio reciproco e aiuti a sviluppare quelle potenzialità che altrimenti rimarrebbero nascoste».
L’obiettivo, sottolinea, «non è solo accogliere e curare una sofferenza, ma anche generare e far germogliare tante nuove reti e nuove relazioni, che sono poi ciò che ci nutrono davvero».

Da 30 anni a Roma
L’inaugurazione
di CasArché a Roma è una tappa importante del percorso quasi trentennale che Fondazione Arché ha compiuto nella Capitale. Agli inizi, tra il 1993 e il 1994, i suoi volontari e operatori erano a fianco dei bambini e delle bambine sieropositivi e dei loro genitori ricoverati presso l’ospedale pediatrico “Bambin Gesù”; poi, sempre negli ospedali, hanno garantito sostegno alle partorienti e alle neomamme mentre nei Municipi I, V e VII con il Servizio per l'Integrazione e il Sostegno ai Minori in Famiglia hanno affiancato i ragazzi e le ragazze più in difficoltà.

L’inaugurazione è fissata per sabato 4 settembre, in via Monte Pramaggiore 8, a partire dalle 10, alla presenza della Sindaca di Roma, Virginia Raggi (in attesa di conferma), dell’Assessora alla Persona, Scuola e Comunità solidale del Comune di Roma, Veronica Mammì, del Presidente del Municipio III, Giovanni Caudo, e del Vicegerente della Diocesi di Roma, Monsignor Gianpiero Palmieri, e di varie personalità del mondo imprenditoriale e del Terzo Settore. Nel rispetto delle norme contro la diffusione del Covid-19, l’ingresso sarà possibile solo su invito.

L’opera è stata resa possibile grazie alla disponibilità delle Suore Francescane Missionarie del Bambin Gesù, proprietarie dell’edificio, e al sostegno di privati, aziende, fondazioni e realtà che hanno voluto dare il proprio contributo a fianco di mamme e bambini e delle famiglie in maggiore difficoltà. Un particolare ringraziamento va a Banca d’Italia, alla CEI, a Enel Cuore Onlus, a FBH, a Feidos, a Fondazione BNL, a Fondazione Mediolanum, a Fondazione Peppino Vismara, all’Istituto Italiano della Donazione, allo Studio Legale Giovanardi, a UniCredit Foundation. I materiali necessari per la ristrutturazione dell’edificio e gli elettrodomestici utili per rendere CasArché realmente casa sono stati gentilmente messi a disposizione da Altaeco e da Beko.

Per l’avvio della struttura fondazione Arché sta cercando educatori ed educatrici in possesso di laurea in scienze dell’educazione, disponibili a lavorare su turni. Per ogni informazione e per candidarsi scrivere a latella@arche.it