Economia & Impresa sociale 

FattorMia, un nuovo progetto green per le aziende agricole

Presentata a Milano una startup innovativa che permetterà a tutti di avvicinarsi ai valori della natura e della campagna attraverso esperienze reali e virtuali

di Redazione

È stata presentata, presso il 21 Way of Living di Milano, la startup innovativa FattorMia. Il nuovo progetto green permetterà a persone, scuole e aziende di avvicinarsi ai valori della natura e della campagna attraverso esperienze reali e virtuali e, grazie a diverse tipologie di adozioni, sostenere le aziende agricole d’eccellenza che fanno parte della rete FattorMia.

«Costruisci la tua fattoria: adotta, segui, visita, ritira». Un procedimento semplice e intuitivo che abbraccia la tradizione dei produttori agricoli e i tempi della natura. FattorMia permette a chiunque, in qualsiasi città si trovi, di costruirsi il proprio orto o la propria fattoria e vivere l’esperienza di veder crescere e poi gustare prodotti freschi e genuini. Il tutto sostenendo il territorio e portando in tavola la genuinità della campagna. Anche se si vive in un centro cittadino.

Il progetto si fonda su 4 principi fondamentali: sostenibilità, tradizione, cultura e innovazione. Un canale diretto che parte dal passato e abbraccia il futuro. Il cliente potrà andare sul portale, www.fattormia.com, e scegliere le piante (ulivi, vigna, alberi da frutto, frutti di bosco, caffè, grano) e gli animali (mucca, pecora, capra, ape, gallina) più adatti alle proprie esigenze, optando tra le diverse aziende agricole presenti, vivere esperienze dirette nelle aziende agricole e portare in tavola i frutti del lavoro.

Le adozioni hanno durata annuale. In questo modo chiunque potrà creare la propria fattoria, direttamente dal computer, controllando da remoto lo sviluppo e la crescita, rimanendo aggiornato e in contatto diretto con le aziende agricole, attraverso il racconto costante dei cicli naturali della produzione, partecipando in prima persona ai lavori nei campi e nelle stalle, fino al ritiro del prodotto direttamente dalle mani del produttore.

Alla conferenza stampa di presentazione hanno partecipato Paolo Massobrio, giornalista enogastronomico e autore de Il Golosario, Maria Sanvito, direttore generale FattorMia (nella foto di apertura), Moreno Baggini, titolare degli Orti Sociali – Voghera Solidale GROUP, Tiziana Villa, preside del Liceo Alberghiero Don Carlo Gnocchi di Carate Brianza (MB). L’incontro ha permesso di svelare i punti salienti che caratterizzano questa nuova iniziativa.

«Sono onorato di battezzare l’esordio di FattorMia – ha affermato Paolo Massobrio -, iniziativa innovativa che permette a chiunque di potersi creare una vera e propria azienda agricola virtuale. Questo progetto tuttavia ha un'interfaccia reale: dietro un abbonamento annuale, dal sito vedi crescere la tua pianta di ulivo o di melo o il tuo animale, per poi andare presso l’azienda a prendere il raccolto, proporzionato all'investimento. Quello che sembra un gioco, in realtà è un efficacissimo modo per creare quell'alleanza fra città e campagna che significa condividere anche le problematiche che vive un agricoltore contemporaneo».

Un progetto oltre che sostenibile, anche culturale. Gli utenti di FattorMia, infatti, sostengono le aziende agricole del proprio territorio con un impegno concreto e consapevole, promuovendo la sostenibilità e la qualità dietro la catena di produzione agricola. Questo rapporto diretto, tra il produttore e il consumatore, elimina qualsiasi intermediazione e consente di poter godere di prodotti genuini di qualità.

«FattorMia nasce con il duplice desiderio di poter creare la possibilità per tutti di riscoprire i valori e i tempi della campagna e di sostenere in maniera concreta quelle realtà che si prendono cura del nostro territorio – ha commentato Maria Sanvito, “anima” di Fattormia – abbiamo pensato ad un patto di reciproco sostegno nel quale aziende agricole da una parte e privati, scuole e aziende, dall'altra chiedono di volersi impegnare in maniera attiva. Nel progetto è implicata non solo la difesa del pianeta, per cui basterebbe una qualsiasi buona azione green in chissà quale parte del mondo, ma la tutela di valori e tradizioni che ci costituiscono. FattorMia è un impegno concreto, in cui ci si implica in prima persona, che si coniuga, però, con le tempistiche e i ritmi di una vita urbana moderna. Con FattorMia mi prendo cura delle mie piante e animali…insomma mi rendo partecipe di quella storia e di quella passione che concorrono alla realizzazione di prodotti genuini e di alta qualità che saranno i miei prodotti».

Tra i soci della start up Fattormia figura anche Rosella Ciccone che, con la sua Magica Compagnia, è una realtà consolidata nell’ideazione e gestione di progetti educativi e ricreativi nell’ambito di scuole, aziende e grande distribuzione. L’educazione” rappresenta infatti uno degli aspetti caratterizzanti del progetto, con una forte attenzione da parte dei promotori al mondo della scuola.

«Il contatto diretto con le aziende agricole – ha spiegato Tiziana Villa, preside del Liceo Alberghiero Don Carlo Gnocchi di Carate – consentirà ad un giovane di formarsi una mentalità a un tempo tecnica, sociale e culturale; occorre sempre più superare quella separazione tra materie teoriche e pratiche così fuorviante e dannosa all’apprendimento, offrendo invece l’opportunità di operare nel mondo dell’impresa, che oggi si presenta come un ambiente complesso e notevole. FattorMia può dare un contributo originale alla conoscenza dell’ambiente naturale, così da far crescere negli studenti più piccoli quelle capacità di osservazione, descrizione, analisi dei fenomeni della natura, che sono condizione attitudinale per poi articolare un pensiero scientifico ordinato e complesso».

Ed infine, anche per le stesse aziende agricole, FattorMia è un nuovo modo di presentarsi e raccontarsi, una piattaforma innovativa attraverso cui costruire quel rapporto di fidelizzazione oggi sempre più necessario per “coccolare” i propri clienti, per far di loro gli “ambassador” più efficaci delle proprie peculiarità.

Sul “ruolo sociale” delle imprese agricole è la conclusione di Moreno Baggini, titolare degli Orti Sociali di Voghera: «Sono orgoglioso di rappresentare in questa sede il lavoro silenzioso delle tante aziende, cooperative ed enti del terzo settore, che in un periodo come questo svolgono nei territori un lavoro prezioso e fondamentale nell'accogliere chiunque abbia un bisogno. Voglio ringraziare, anche a nome dei tanti colleghi che non hanno potuto essere presenti quest'oggi tutte le persone che vorranno conoscere e sostenere il nostro lavoro, e in questo modo, i progetti di vita delle persone che sono la vera ragione di esistere delle nostre aziende».


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