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Orlando: dobbiamo investire sulla formazione, reddito di cittadinanza migliorabile

Il ministro è intervenuto con un videomessaggio al 53° Incontro nazionale di Studi delle Acli. Ecco cosa ha detto

di Redazione

Il vostro contributo di idee è quantomai prezioso, soprattutto in questa fase di ripartenza per l’Italia del domani. Il trade d’union è il termine bellezza, e la sua ricerca attraverso il lavoro e l’essere comunità, anche guardando al futuro, un futuro che si apre dopo mesi dopo il buio della pandemia” Inizia così il video messaggio che il Ministro per il Lavoro e le Politiche Sociali, Andrea Orland,o ha inviato alle Acli in occasione del 53° Incontro nazionale di Studi che si sta svolgendo a Roma.

“Avete ragione: per troppo tempo formazione e lavoro non hanno dialogato abbastanza ecco perché molti sforzi del Governo stanno andando in questa direzione e cioè di far dialogare mondo produttivo e formazione. Nel PNRR abbiamo posto le basi per sviluppare un piano sulle nuove competenze, sia con vecchi che nuovi strumenti ,come la Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori. Proprio su quest’ultima voce stiamo dialogando con le Regioni e con ANPAL per una riforma che sia condivisa e che possa trovare la massima efficacia nella sua declinazione territoriale. E proprio per questo è importante il metodo di coinvolgimento sia con gli enti locali che con i corpi intermedi e il Terzo settore ed è il motivo per cui ho istituito, qualche settimana fa, un tavolo per discutere di ammortizzatori sociali e politiche attive: il lavoratore deve avere l’opportunità di formarsi sempre, non si deve aspettare la crisi d’impresa o la disoccupazione, anche perché rinnovare le competenza è sempre un punto di forza. La persona deve rimanere sempre al centro, anche di fronte alle misure di contrasto alla povertà. Oggi sul Rdc si è polarizzata una certa retorica: che lo strumento abbia limiti e che abbia margini di miglioramento è innegabile. Ma la povertà esiste ed è bene che ci sia uno strumento che la contrasti e anche i dati numerici vanno guardati con la massima attenzione perché si tratta sempre di persone, pensiamo ad esempio che una grossa fetta della platea di beneficiari non ha neanche la licenza media. Ecco quindi, riflettiamo insieme su come migliorarlo, consapevoli che le difficoltà per milioni di persone ci sono e che non bisogna assecondare una sorta di stereotipo che sta prendendo piede, e cioè che essere poveri sia una colpa. La pandemia ci ha dimostrato che ci vuole davvero poco per essere risucchiati nel vortice dell’indigenza e come paese, come sistema sociale, abbiamo bisogno di avere strumenti che siano efficaci. Per tornare al tema del vostro Incontro di Studi, le strade per la bellezza sono quelle che riescono ad accompagnare le persone alla propria realizzazione, che non lasciano nessuno sul ciglio della strada: spesso possono essere sterrate, piene di curve, sconnesse, per questo spetta ad ognuno di noi, in particolare le istituzioni. Renderle, nel rispetto dei dettami costituzionali, per quanto più è possibile, percorribili e che comunque abbiano ben visibili le indicazioni di un futuro migliore. Spero pertanto che questo proficuo confronto possa proseguire, – ha concluso il Ministro Orlando – come è avvenuto in questi mesi, su tutti i fronti del complesso e articolato mondo del lavoro perché abbiamo bisogno di una sana collaborazione e di un opportuno confronto che è l’unica strada utile per accompagnare questo tempo, che non avverte la necessità di una conflittualità, ma di una coesione per guardare al futuro”.


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