Cooperazione & Relazioni internazionali

Continuano gli sbarchi a Lampedusa, e si apre la rotta Jonica

Al 14 ottobre 2021 sono 49.234 i migranti sbarcati sulle coste italiane, 2739 nei primi 14 giorni. Nella prima metà del mese in Calabria sono arrivate 529 persone, i migranti sono di nazionalità iraniana, irachena e anche afghana

di Redazione

Al 14 ottobre 2021 sono 49.234 i migranti sbarcati sulle coste italiane, 2739 solo nei primi 14 giorni del mese. Nel 2020 erano stati 25.920, nel 2019, 8.154. Cinque sbarchi sono avvenuti la notte tra il 12 e il 13 ottobre a Lampedusa, dove in poche ore sono giunte 164 persone su piccole imbarcazioni di fortuna, con un minimo di 12 persone e un massimo di 63 a bordo. Sono stati intercettate dalle motovedette della Guardia costiera e della Guardia di finanza. La maggioranza sono tunisini e ci sono anche donne e minori.

Sbarchi anche in Calabria, a Roccella Jonica, dove al 13 ottobre sono arrivate 529 persone, i migranti sono di nazionalità iraniana, irachena e anche afghana. «Nelle ultime settimane, subito dopo la caduta dell'Afghanistan in mano ai talebani, i trafficanti turchi sembrano aver incrementato le partenze sulla rotta ionica verso l'Italia», scrive Alessandra Ziniti su Repubblica.

In troppi muoino o vengono catturati dalla guardia costeira libica. Lo scorso 11 ottobre Alarm Phone, contatto di emergenza in supporto alle operazioni di salvataggio con l’obiettivo di prevenire i decessi dovuti a ritardi nel salvataggio e nella mancata assistenza, ha ripetutamente segnalato che una barca con 105 persone a bordo, a pochi chilometri al largo della costa di Zuwara (Libia), stava per naufragare.

«Eppure», dicono da Alarm Phone, «ci sono volute circa 10 ore perché le autorità libiche raggiungessero raggiungessero. Le autorità italiane, invece, hanno solo continuato a negare la responsabilità e si sono rifiutate di sostenere un intervento di ricerca e soccorso. In questo lasso di tempo, la barca stava imbarcando acqua e almeno 15 persone, intrappolate sul ponte inferiore della barca di legno, hanno perso la vita – probabilmente a causa dell'inalazione di fumi tossici. Un filmato pubblicato dall’osservatorio libico mostra come i 15 corpi venissero estratti al basso dagli altri migranti. Il video è stato girato dalla cosiddetta guardia costiera libica, che evidentemente non stava aiutando a recuperare i corpi o a controllare le condizioni di salute dei soccorsi – alcune persone potevano essere ancora vive. Invece hanno solo guardato e filmato».

Credit Foto Sintesi


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