Attivismo civico & Terzo settore

La moda sostenibile dalla parte delle vittime di tratta

In occasione della Giornata Europea contro la Tratta, l’impresa sociale Quid ospiterà all’interno dei negozi di Verona e Milano un’installazione artistica e il lancio di un accessorio che celebrerà la chiusura del progetto europeo Crisalis per l’inclusione lavorativa di donne vittime di tratta

di Anna Spena

Venerdì 15 Ottobre dalle 16:30 a Verona, all’interno dello store Progetto Quid di Via Rosa 6, e lunedì 18 Ottobre a Milano dalle 17:00, nello store Progetto Quid di Corso Porta Ticinese 73, le vetrine ospiteranno un’installazione artistica CRISALIS – Crisalidi che sarà inaugurata in occasione della giornata europea contro la tratta. Una giacca, ridisegnata dalle beneficiarie del progetto, insieme alle stiliste, alle trainer e allo staff Quid, diventa una tela per raccontare con tratti e simboli il loro viaggio lavorativo, professionale, creativo e di trasformazione.

Quid è un’impresa sociale nata nel 2013. È un laboratorio sartoriale con sede a Verona ed occupa persone – prevalentemente donne – che si trovano in una condizione di svantaggio o di fragilità, creando per loro opportunità d’impiego stabile, di formazione e di crescita lavorativa. Durante le stesse giornate, le clienti che passeranno in store saranno invitate a personalizzare una giacca e durante l’inaugurazione verrà lanciato un accessorio speciale: un foulard, realizzato dalle protagoniste del progetto CRISALIS, inspirato da tutti i materiali artistici realizzati nei workshop di espressione creativa tenuti a Verona ed Amsterdam.

CRISALIS è un progetto co-finanziato dal Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione dell'Unione Europea e da Fondazione Marcegaglia. È è stato sviluppato da Quid insieme a Makers Unite, impresa sociale olandese, anche questa specializzata in moda etica e sociale, con The Language Project, un ONG greca per la mediazione culturale e linguistica per l'integrazione.

«CRISALIS», racconta Valeria Valotto, la vicepresidente di Quid, «nasce come programma pilota per l'inclusione lavorativa di donne sopravvissute alla tratta di essere umani a scopo di sfruttamento sessuale – una ferita per l'Europa e per il nostro Paese in particolare. Il punto di partenza è sempre stato quello di poter offrire opportunità di lavoro concrete, in un ambiente sicuro dove le beneficiarie potessero crescere ed essere indipendenti attraverso il lavoro ricostruendo la fiducia in se stesse e la loro dignità – a questa che è la visione di Quid si sono aggiunti grazie al progetto laboratori di espressione creativa e artistica e di co-desing che hanno accompagnato le beneficiarie e le loro trainer in un dialogo interculturale e hanno dato vita a un prodotto parlante – il foulard CRISALIS. Questo progetto ha rappresentato per le nostre colleghe l'opportunità di iniziare un nuovo capitolo ed in qualche modo di avere una nuova vita: attraverso il lavoro, hanno raggiunto l'indipendenza economica ed abitativa, ma allo stesso tempo hanno riscoperto la loro creatività, i loro talenti e la loro forza creativa ed espressiva, veicolati in un prodotto e in una vetrina attraverso la quale il progetto viene raccontato per creare empatia con le clienti e la comunità – trasformando temi difficili e dolorosi in una cornice di bellezza».

Il progetto è rivolto a donne vittime di tratta, in particolare tratta a scopo sessuale. «Si tratta di storie complesse», spiega la vicepresidente, «sulle quali pesano vincoli di riservatezza e tanto dolore. Ma anche storie dalle quali traspare coraggio, forza d'animo, resilienza. Le partecipanti sono state scelte in collaborazione con Na.Ve – Network Antitratta Veneto; Associazione Papa Giovanni XXIII e Caritas, attraverso i corridoi umanitari dell'UNHCR. Le 12 colleghe che si sono unite a noi grazie a questo progetto sono prevalentemente molto giovani, di nazionalità terza e in prevalenza nigeriana, in gran parte mamme single. Nella progettualità la nostra scelta è stata quella di concentrarci sul presente e sul futuro delle nostre nuove colleghe, costruendo con strumenti ibridi – dal fotovoice alla formazione on the job nel nostro stabilimento, dall'espressione creativa al moulage artistico con tessuti – un nuovo sguardo su di sé e sul mondo. Lo spazio che abbiamo costruito insieme a queste risorse in formazione è stato uno spazio di trasformazione, appunto una crisalide».

Dal 2022 in poi un inserimento lavorativo su 10 in Quid sarà dedicato a una donna sopravvissuta alla tratta grazie a una borsa di formazione che Quid ha deciso di istituire e che porta il nome del progetto, CRISALIS. «Inoltre», chiosa Valotto, «le buone pratiche sperimentate grazie a questo progetto sono diventate oggi strumenti di lavoro e di crescita professionale per tutto il team – che nei teambuilding abbraccia il potere trasformativo della creatività e dell'espressione creativa, che è anche quello della moda. Infine, il 25 Ottobre terremo a Cascina Cuccagna un workshop di condivisione di buone pratiche, così da garantire un futuro ai tanti insegnamenti maturati attraverso questo progetto (iscrizioni a istituzionale@progettoquid.it). Le risorse messe a punto e sviluppate in collaborazione con partner internazionali e locali che ci hanno supportato nella misurazione d'impatto e in tante altre attività saranno disponibili a partire dalla seconda settimana di novembre sul sito www.crisalisproject.eu e diventeranno parte dei materiali condivisi nel corso dei nostri tanti eventi di disseminazione e dei Quid Cafè – appuntamenti on-line di capacity building che organizziamo su richiesta proprio per diffondere le buone pratiche che quotidianamente sperimentiamo e testiamo».


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