Sezioni

Attivismo civico & Terzo settore Cooperazione & Relazioni internazionali Economia & Impresa sociale  Education & Scuola Famiglia & Minori Leggi & Norme Media, Arte, Cultura Politica & Istituzioni Sanità & Ricerca Solidarietà & Volontariato Sostenibilità sociale e ambientale Welfare & Lavoro

Comitato editoriale

Peccioli Working Village: i nove giorni dei “villagers” tra condivisione, smart working e quotidianità

“Imparare” è stata la parola chiave della prima edizione di Peccioli Working Village: nove giorni all’insegna dello scambio proattivo di stimoli, ispirazioni e competenze professionali nel borgo Bandiera Arancione della provincia di Pisa che ha visto protagonisti sette professionisti selezionati grazie al bando lanciato a giugno dal Comune di Peccioli e Belvedere Spa, in collaborazione con Touring Club Italiano

di Redazione

L’obiettivo principale dell'esperimento-Peccioli, conclusosi la scorsa settimana, sembra raggiunto: la comunità locale di Peccioli ha registrato positivamente gli stimoli arrivati dai sette working villagers che, in nove giorni, portando avanti la propria attività grazie allo smart working, hanno potuto godere sia delle esperienze legate alla quotidianità di un territorio rurale e di un piccolo borgo, sia di quelle derivate dalla condivisione con altri professionisti del settore, creando così un meccanismo virtuoso in grado di rilasciare sul territorio le proprie competenze e creando un nuovo modello di turismo partecipato.

Dal 18 al 26 settembre i sette working villagers Elisa Pizza (fotografa specializzata nella comunicazione digitale), Marinella Censi (esperta di cicloturismo), Sara Lucchi (digital content creator per l’enoturismo e responsabile ufficio informazioni turistiche), Elisabetta Nardelli (esperta di marketing territoriale), Simone Tinelli (educatore ambientale e operatore di fattoria didattica), Annalisa Misceo (giornalista del settore viaggi) e Roberto Vitali (esperto di turismo accessibile) sono stati ospiti del borgo toscano immerso nelle colline della Valdera dividendo il proprio tempo tra smart working, workshop, incontri con la comunità professionale locale, esperienze sul territorio, tra cui degustazioni, sedute di hata yoga e passeggiate in bicicletta.

«Uno degli obiettivi della nostra Associazione, attraverso l’iniziativa Bandiere Arancioni, è quello di accompagnare i territori meno noti nel percorso di miglioramento continuo. Pensando questo progetto abbiamo voluto andare in questa direzione e fare qualcosa che fosse innovativo: un laboratorio di nuovi strumenti e modalità di azione, con una formula diversa, partecipata, fatta di incontri modellati sulle esigenze degli operatori locali» conferma Isabella Andrighetti, responsabile Certificazioni e programmi territoriali di Touring Club Italiano.

Il punto di forza del progetto è stato certamente l’incontro diretto e lo scambio continuo. Un dare avere che è risultato vincente. «Fin da subito quello che mi ha attratto è stata la possibilità dell’incontro con altri esperti che lavorano nell’ambito turistico, ma con diverse specializzazioni ed esperienze. La cosa bella è che tutti hanno dimostrato di volersi metter in gioco con molta umiltà e voglia di stare a sentire» spiega Elisa Pizza, fotografa specializzata nella comunicazione digitale.

È proprio dalla condivisione e dall’esperienza in prima persona che sono scaturiti consigli, spontanei e immediati: «in questi giorni sono uscite molte suggestioni e suggerimenti utili che ci fanno riflettere. Alcuni vanno nella direzione di quel che stiamo facendo qui a Peccioli, mentre altri sono del tutto nuovi e interessanti» commenta Arianna Merlini, responsabile comunicazione e marketing di Belvedere Spa.

«Siamo convinti che Peccioli abbia un grande potenziale turistico – dice il sindaco, Renzo Macelloni –. Noi abbiamo fatto tanto per svilupparlo e creare il contesto, le motivazioni di visita. Ma ora bisogna fare un passo ulteriore, e per farlo serve aprirsi all’esterno, far vedere tutto questo a qualcuno che non ti conosce, stare a sentire i suoi consigli e anche le sue critiche. Farci aiutare, da persone con sensibilità diverse, a stabilire connessioni tra tutte le cose che abbiamo introdotto, per insegnarci a guardarle con occhi nuovi» prosegue Macelloni.

Anche gli operatori locali – dalle cantine ai gestori di b&b fino ai ristoratori – in questi nove giorni di progetto hanno dimostrato il bisogno di confrontarsi tra loro, così come con gli esperti selezionati, per capitalizzare il più possibile da questo esperimento innovativo.

«Ero curioso di capire a cosa sarebbe servita questa esperienza» spiega Alberto Baldini, 21 anni, studente di ingegneria alla guida – da agosto – del b&b che si trova proprio nella Via di Mezzo, l’istallazione permanente di case colorate opera di David Tremlett. «Gli spunti pratici sono stati moltissimi, inoltre è stata l’occasione per conoscere le altre realtà del borgo che fanno turismo. Questo è il modo migliore per costruire quella famosa rete territoriale, senza la quale – ho imparato – non si va tanto lontano» racconta.

La prima edizione di Peccioli Working Village si conclude quindi con la certezza di aver gettato le basi di una community di esperti e operatori locali in grado, nel tempo, di fare rete e proseguire il progetto di collaborazione con l’obiettivo di trovare nuove possibili letture del territorio in chiave turistica.

Nonostante le sue dimensioni contenute – il territorio comunale conta poco meno di 5.000 abitanti – Peccioli fa parte già dal 2003 dei borghi selezionati e certificati dal Touring Club Italiano con il marchio di eccellenza Bandiera Arancione ed è stato scelto per rappresentare tutte le“Comunità Resilienti”alla Biennale di Architettura 2021 a Venezia perché nel tempo la comunità locale ha fatto e sostenuto una serie di scelte che le hanno permesso di trarre vantaggio dai cambiamenti, senza mai perdere la propria identità.

Da queste scelte è nato il “Sistema Peccioli”: una sinergia continua fra l’Amministrazione Comunale con le sue strategie di sviluppo, la Fondazione Peccioliper con le sue proposte culturali e la Belvedere S.p.A., società a capitale misto pubblico e privato che, con le sue iniziative di business, genera le indispensabili risorse economiche. Tutto il “Sistema Peccioli” lavora costantemente per lo sviluppo del territorio e il miglioramento della qualità della vita della comunità, con iniziative mirate a migliorare la visibilità e l’appetibilità turistica di Peccioli su scala nazionale ed internazionale.

In questo contesto si inserisce il bando “Peccioli Working Village”, sviluppato in collaborazione con il Touring Club Italiano, associazione privata senza scopo di lucro che da 127 anni si prende cura dell’Italia come bene comune.

Belvedere S.p.A., già celebre per aver adottato soluzioni innovative per la gestione delle risorse (un esempio emblematico è il modello virtuoso ideato per il trattamento dei rifiuti) e Touring Club Italiano oggi testimoniano come l’integrazione tra turismo, ambiente e comunità sia in grado di generare ricchezza, disegnando un nuovo futuro per il territori