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Necessario il rifinanziamento del fondo aiuti alimentari agli indigenti

La povertà alimentare purtroppo è una realtà nel nostro Paese, e la pandemia ha fatto esplodere situazioni di disagio. Va rifinanziato in legge di bilancio il fondo sugli aiuti alimentari agli indigenti, Maria Chiara Gadda illustra un emendamento presentato da Italia Viva in legge di bilancio

di Redazione

“La povertà alimentare purtroppo è una realtà nel nostro Paese, e la pandemia ha fatto esplodere situazioni di disagio. Va rifinanziato in legge di bilancio il fondo sugli aiuti alimentari agli indigenti, confido che ci sia massima convergenza sull’emendamento presentato da Italia Viva in legge di bilancio”, lo afferma la deputata di Italia Viva Maria Chiara Gadda, capogruppo di Italia Viva in commissione Agricoltura alla Camera e promotrice della legge cosiddetta “antispreco”.
“Al momento si stanno portando a compimento i bandi utilizzando i 340 milioni di euro straordinari stanziati dall’allora ministra Bellanova, ma è necessario dare continuità anche per il 2022. Si tratta infatti di un fondo intelligente, perché coniuga il sostegno a comparti agricoli in crisi con la necessità di supportare la distribuzione delle derrate alimentari da parte del terzo settore. Al Senato abbiamo presentato un emendamento che chiede il rifinanziamento del fondo con 12 milioni per concretizzare un impegno assunto con gli enti e con le imprese della filiera agroalimentare” aggiunge Gadda.
“Il Fondo, istituito presso il MIPAAF e rafforzato con la legge 166 del 2016, detta “antispreco”, è un sostegno essenziale per le famiglie e le persone più fragili. Non a caso durante la pandemia il paniere dei beni a bando è stato ad esempio esteso agli alimenti per l’infanzia e ai prodotti ittici”.
“Si dovrà poi pensare ad un ulteriore passo in avanti nella direzione della semplificazione burocratica e dei tempi di erogazione. La procedura del bando, infatti, è molto lunga e complessa per le imprese partecipanti e per il terzo settore. Confido che le diverse forze politiche possano sostenere questo emendamento, come è avvenuto anche in passato. E sono certa che il ministro Patuanelli sarà sensibile a queste richieste”. conclude Gadda.


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