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Milano, sgomberati i sottopassi della Stazione Centrale

Rifugio storico per clochard e senza fissa dimora, dove soprattutto in inverno numerosi trascorrevano la notte, sono stati “bonificati” scacciando le persone e buttando via i loro giacigli. È questa la città che vogliamo? La spiegazione dell'Assessore alla sicurezza Marco Granelli

di Lorenzo Maria Alvaro

Ne avevamo parlato su Vita.it in un articolo che già allora si chiedeva dove Milano volesse andare in riferimento all’apertura del Mercato Centrale. In quel caso era il sottopasso Mortirolo, il primo (cioè il più vicino al centro) dei sottopassi della Stazione Centrale, i tunnel che collegano le due parti della città tagliate dai binari.

Sono storicamente il rifugio per i clochard e si senza tetto che rifiutano i piani freddo, che sfuggono le associazioni come Progetto Arca Onlus o Croce Rossa e il loro servizi dedicate. Sono i più emarginati, spesso con tanti problemi.

Ieri sera sono stati “bonificati” i tunnel più nascosti e meno di passaggio rispetto al Mortirolo, in particolare quello che collega Via Sammartini con Via Ferrante Aporti i concomitanza con via Raffaele Pallavicini. È quello che porta alle porte del quartiere di Nolo.

Intorno alle 19 di ieri la Polizia Locale e l’Amsa sono entrate nei tunnel e li hanno sgomberati e puliti. Alle porta del Natale al nascere di una delle notti rigide del dicembre milanese. Pulite i tunnel ha significato prelevare e gettare tutti i giacigli di queste persone, quindi gli unici loro averi: materassi e coperte.

Già qualche settimana fa Vita.it aveva cercato di intervistare l’assessore alla sicurezza del Comune, Marco Granelli. Non sappiamo se la scelta sia stata presa da uno zelante funzionario della questura o da chi altro. Ma la responsabilità, non solo politica di certe scelte, è certamente del Comune.

Volevamo chiedere all'assessore se la sicurezza a Milano potesse essere solo securitaria e dipendente dalle forze dell’ordine o dovesse andare anche di pari passo con politiche sociali in grado di rammendare il tessuto sociale. Oggi vorremmo chiedergli se era necessario tutto questo. Dove siano state mandate queste persone, se sono state prese in carico da qualcuno e perché buttare via loro, in questo modo, quelle quattro cose che avevano. In una parola se è questa la città che il Comune e la giunta Sala vogliono perseguire.

Il decoro urbano è certamente qualcosa di importante. Ma il decoro umano lo è di più.

Nel pomeriggio su Facebook la voce di Marco Granelli, che spiega: “Questo intervento ha evitato a numerose persone che ogni notte dormono nei tunnel una situazione inaccettabile. Questa mattina sono stati invitati a recarsi al Centro Sammartini per l’ammissione in uno dei centri che il Comune ha allestito per l’inverno, all’interno dei quali ci sono ancora tanti posti liberi. Attualmente sono accolte nei centri oltre 1300 persone e continueremo ad attivare strutture anche nei prossimi giorni per avere sempre la garanzia di poter dare un posto a tutti quello che ne chiedono uno”.


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