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Nuove regole per i DSA nei concorsi pubblici

È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto che prevede la possibilità di utilizzare strumenti compensativi, di sostituire la prova scritta con una orale o di avere più tempo in tutti i concorsi delle amministrazioni pubbliche

di Redazione

È in Gazzetta Ufficiale il decreto che stabilisce le modalità di partecipazione ai concorsi pubblici per le persone con disturbi specifici dell'apprendimento.

Nelle prove scritte dei concorsi pubblici indetti da Stato, regioni, province, città metropolitane, comuni e dai loro enti strumentali, a tutti i soggetti con disturbi specifici di apprendimento (DSA) sarà data la possibilità di sostituire tali prove con un colloquio orale o di utilizzare strumenti compensativi per le difficoltà di lettura, di scrittura e di calcolo, nonché di usufruire di un prolungamento dei tempi stabiliti per lo svolgimento delle prove (i tempi aggiuntivi non possono eccedere il cinquanta per cento del tempo assegnato per la prova). La mancata adozione di tali misure comporta la nullità dei bandi.

Nella domanda di partecipazione, il candidato che ha una diagnosi di DSA dovrà fare esplicita richiesta della misura dispensativa, dello strumento compensativo e/o dei tempi aggiuntivi necessari in funzione della propria necessità, così che l’amministrazione possa giungere preparata alla prova.

Le necessità del candidato devono essere documentate con apposita dichiarazione resa dalla commissione medico-legale dell'ASL di riferimento o da equivalente struttura pubblica. La sostituzione delle prove scritte con un colloquio orale è concessa sulla base della documentazione presentata, che attesti una grave e documentata disgrafia e disortografia.

Foto di Daria Shevtsova da Pexels


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