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Cooperazione & Relazioni internazionali

Vaccini, se lasciamo indietro l’Africa restiamo indietro tutti

In Africa solo il 9,8% della popolazione è stata vaccinata, eppure il continente africano ospita il 17% della popolazione mondiale. «Il numero di dosi che arriva nel continente sta aumentando. Ma rimane comunque insufficiente», spiega Gugliemo Micucci, direttore di Amref health Africa-Italia. «E non è solo una questione di approvvigionamento: dobbiamo lavorare anche su tutta la catena della conservazione, inoculazione e formazione del personale sanitario»

di Anna Spena

L’azienda farmaceutica Pfizer ha annunciato che entro marzo sarà disponibile un vaccino capace di contrastare anche la variante omicron e fermare il contagio. Ma omicron, intanto, impazza. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità infatti oltre il 50% delle persone che vivono in Europa saranno contagiate dalla nuova variante nelle prossime 6-8 settimane. Intanto nei Paesi occidentali si rincorrono misure su misure. Ogni Paese fa un po’ il bello e il cattivo tempo. Spagna e Gran Bretagna, ad esempio, negli ultimi giorni hanno più volte sottolineato di voler trattare il Coronavirus come un’influenza. In Francia i casi giornalieri hanno superato i 300mila al giorno. In Italia si attestano sui 200mila e il 12 gennaio abbiamo superato i 300 decessi in un giorno. Qui andiamo avanti a Green pass e super green pass e il da poco introdotto obbligo vaccinale per gli over 50. E per chi non lo rispetta? Una sanzione di 100 euro una tantum. Una piccola minaccia, quella dei 100 euro, che lascia davvero il tempo che trova.

Non sembra ci sia una strada chiara e condivisa all’intero dei Paesi e tra gli stessi per uscire da questi ormai quasi due anni di pandemia. Solo su una cosa sembra che la direzione sia, tacitamente, condivisa: non guardare con la dovuta attenzione ai Paesi più poveri. Non impegnarsi per vaccinare i Paesi più poveri. Ma perché? Eppure è chiaro: dalla pandemia o ne usciamo insieme o non ne uscirà nessuno. La variante Delta è nata in India; la variante Omicron è stata sequenziata la prima volta in Sudafrica. Ad oggi, è stato vaccinato il 50,48% della popolazione mondiale. L’Europa è al 69,2%, gli Usa al 61,5%. E l’Africa?

Nel continente africano si contano 10.066.092 contagi e 231.445 decessi legati al Covid19. Il Sudafrica rappresenta il Paese più colpito con oltre 3,5 milioni di casi e 92.312 decessi. A seguire, Marocco (1.017.560 casi e circa 14.935 decessi), Tunisia (727.797 casi e 25.588 decessi), Etiopia (424mila casi e circa 6.069 decessi) e Libia (389mila casi e 5.727 decessi). Secondo l’Africa CDC, al 13 gennaio, il continente africano ha ricevuto 563,6 milioni di dosi di vaccino anti-COVID-19, e ne ha somministrate circa 341 milioni (60,5% della fornitura).

«Il 9,8% della popolazione è stata vaccinata», spiega Gugliemo Micucci, direttore di Amref health Africa-Italia, «una percentuale ancora irrisoria. C’è stato sicuramente qualche miglioramento nelle ultime settimane, il numero dei vaccini che sta arrivando nel continente è in aumento. Ma rimane comunque un quantitativo insufficiente». Ricordiamo che l'Africa ospita il 17% della popolazione mondiale, ma sopporta oltre il 24% del carico globale di malattie, e solo il 3% del personale sanitario.

«Non è solo una questione di dosi di vaccino», sottolinea Micucci. «Ma anche di distribuzione, conservazione, inoculazione, formazione del personale sanitario e sensibilizzazione sul territorio. E questa non è una banalità». Alcuni Paesi sono più avanti di altri: «Sudafrica, Egitto, Marocco hanno livelli vaccinazione paragonabili ad alcuni Paesi occidentali. Ma ci sono altri Paesi, soprattutto quelli dove sono in atto conflitti, come il Sud Sudan, il Congo o il Burkina Faso dove la percentuale di popolazione vaccinata si ferma tra il 2 e il 5 percento». Amref è la più grande organizzazione non profit africana impegnata nella vaccinazione di massa nel continente. L’ong supporta i governi nella complessa gestione della distribuzione e conservazione dei vaccini. «Abbiamo già formato», dice Micucci, «migliaia di operatori sanitari, in particolare di comunità, sulla corretta somministrazione del vaccino; lavoriamo per mobilitare la comunità, informarla e sensibilizzarla sull’importanza del vaccino; facciamo pressione sulle istituzioni per rendere i vaccini, insieme alle cure anti-pandemiche, un bene pubblico globale».

Per raggiungere l’obiettivo di vaccinare almeno il 60% della popolazione (circa 780 milioni di africani) l’Africa avrà bisogno di circa 1,5 miliardi di dosi di vaccino che, secondo le stime attuali, potrebbero costare tra gli 8 miliardi e i 16 miliardi di dollari, con costi aggiuntivi del 20-30%, per il programma di distribuzione vaccinazione.


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