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Guide delle competenze si diventa

Si è tenuto il primo incontro formativo per gli “emersori” di Asc: guideranno gli operatori volontari in servizio civile a far emergere le competenze civiche, di cittadinanza e trasversali che ogni ragazzo acquisisce nell’anno di Scu. In 200 entreranno a far parte del progetto “I giovani, il Terzo Settore: le competenze civiche e trasversali per un futuro più coeso”

di Redazione

Ha preso il via il progetto “I giovani, il Terzo Settore: le competenze civiche e trasversali per un futuro più coeso” che ha riunito i 25 emersori di terza generazione che hanno aderito al progetto di Asc (Arci servizio civile) aps per formarsi e diventare “guide”. Si tratta di professionisti che hanno accettato di accompagnare i 200 operatori volontari nel percorso di emersione delle competenze civiche, di cittadinanza e trasversali che ogni ragazzo acquisisce durante l’anno di servizio civile.

«Li vediamo crescere, diventare adulti ma spesso loro stessi non riescono a rendere visibile il valore aggiunto acquisito nell’anno di servizio civile», dichiara Paola Santoro, responsabile formazione ASC asp. «Abbiamo capito che è necessario affiancare loro una figura che li guidi in questo percorso: gli emersori, ossia le figure che li accompagneranno nella messa in trasparenza di queste competenze, attraverso un mix di colloqui in presenza e online. Si tratta di una figura centrale per rendere funzionante il meccanismo di validazione delle competenze che i giovani impegnati nel servizio civile universale acquisiscono nel corso del loro impegno a favore della comunità».

Saranno 200 i giovani impegnati in progetti di servizio civile che entreranno a far parte del progetto “I giovani, il Terzo Settore: le competenze civiche e trasversali per un futuro più coeso”, provenienti da 17 regioni che esprimono la varietà delle situazioni territoriali, con profili differenti, fra l’altro, per età, genere, livello di istruzione formale, tipologia di progetti a cui partecipano.
Al termine del progetto i 200 operatori volontari in servizio potranno fare domanda di validazione di queste competenze, centrate su un referenziale validato dal Comitato di indirizzo e valutazione.

«Abbiamo la responsabilità di dotare le nuove generazioni di competenze di cittadinanza, indispensabili per ricostruire la partecipazione sociale, e di competenze trasversali o strategiche (soft skills). Sono sempre di più le imprese e le pubbliche amministrazioni italiane che richiedono e valorizzano questo tipo di competenze, come del resto avviene in Europa già da tempo», dichiara Licio Palazzini, presidente nazionale Asc aps. «A noi “adulti” spetta il compito di saperle riconoscerle nei processi formativi e professionali e accettare la scommessa delle tre transizioni, sociale, ecologica, digitale, quelle che ci possono dare un futuro di pace e coeso. Contiamo sull’interesse della Ministra Dadone in una tematica che trova anche nel Pnrr specifica attenzione».


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