Famiglia & Minori

Caffo: “Far comunità perché il digitale sia a misura di bambino”

Iniziata a Milano la due giorni di Telefono Azzurro sulla sicurezza della Rete che proseguirà domani a Roma. Il fondatore e presidente richiama alla necessità di un coinvolgimento di tutti gli attori che operano su infanzia e adolescenza per rendere la Rete e il gaming opportunità sicure. Diretta streaming sui social dell'associazione

di Redazione

“Il metaverso è una grande opportunità per tutti e questo è il motivo per cui oggi siamo qui a discutere”. Domani vorremmo però che le tematiche che emergeranno in queste due giornate possano essere portate alle istituzioni e al legislatore perché questo tema è centrale per il futuro del nostro Paese”.

Parla chiaro, come suo solito, Ernesto Caffo, fondatore e presidente di Telefono Azzurro, la storica associazione per la tutela di minori e adolescenti, aprendo stamane la due giorni dedicata, all'Internet Safer Day, la mobilitazione in occasione della Giornata della sicurezza della Rete, in corso a Milano e che proseguirà domani a Roma, giorno della ricorrenza voluta dalla Unione europea (streaming dalla pagina Facebook dell'associazione).

Bisogna investire in educazione e formazione, creare una forte alleanza tra ricerca, mondo accademico, società civile, associazioni come Telefono Azzurro e aziende”, ha detto ancora Caffo, “e bisogna creare una comunità che guarda al digitale in positivo, ma si impegna a individuare e attivare le misure di protezione che, in parte, devono essere già integrate negli strumenti del mondo digitale. Le regole ce le dobbiamo dare come comunità, ascoltando i bambini”.

Telefono Azzurro è nato 33 anni fa per l’ascolto dei bambini in difficoltà e stato di disagio. “La capacità di ascolto dei più piccoli è sempre stata centrale nella nostra attività e già da molto ci siamo accorti che la presenza del digitale nella vita quotidiana dei giovanissimi stava acquisendo sempre più importanza, mentre la situazione tendeva a essere sottostimata dagli adulti”, ha ricordato il presidente e fondatore.

Caffo anche parlato della ricerca con Doxa Kids che Telefono azzurro presenta stamane e che mostra come, negli ultimi due anni, si sia molto intensificato l’uso della Rete da parte dei più giovani. Molte delle attività condotte online sono volte alla conoscenza, ma gran parte di esse si svolgono in solitudine da parte del bambino.

“E’ importante porre attenzione a tematiche come il gaming,", ha osservato, "e che attrae i giovani in quanto rappresenta un’occasione per acquisire esperienze sempre più immersive. Allo stesso tempo però rappresenta una grande sfida e porta nuovi rischi”.

Il tempo che i ragazzi passano in rete è elevato, giocano, chattano, guardano video…nel farlo conoscono altri coetanei, condividono valore e codici di riferimento che vanno conosciuti dai genitori per capire dove e come si formano i processi cognitivi dei loro figli.

“Il gaming però può diventare anche strumento molto interessante per agganciare i ragazzi da parte delle scuole. il gioco è uno strumento positivo se usato bene e gli adulti devono essere accanto ai ragazzi in questo percorso”, ha concluso Caffo.


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