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Tra la tua vita e la loro, c’è un filo sottile

Riparte la campagna di sensibilizzazione sui lasciti solidali della Lega del Filo d’Oro Onlus, che vede come protagonista Renzo Arbore. Un gesto in grado di vivere per sempre, capace di garantire alla Fondazione la possibilità di pianificare nel lungo periodo le proprie attività fornendo sempre più risposte ai bisogni delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali

di Redazione

C’è un “filo prezioso” che dal 1964 unisce le persone sordocieche al mondo esterno: è quello tessuto dalla Lega del Filo d’Oro, che con i suoi operatori e i suoi volontari ogni giorno è accanto alle persone con sordocecità e pluriminorazione psicosensoriale per condurle oltre il buio e il silenzio e promuovere il loro percorso verso la maggiore autonomia possibile. Per legarsi alle vite di queste persone e far sì che quel filo che le unisce al mondo continui ad essere forte, i lasciti solidali sono una bellissima opportunità. Nel lascito solidale infatti trovano una risposta concreta la volontà di dare un contributo per cambiare in meglio un pezzetto di mondo e il desiderio di lasciare traccia di sé. È un modo per esserci, per sempre.

Mai come in questi due anni la Lega del Filo d’Oro ha ricevuto tante richieste di informazioni in merito, anche grazie all’appello di Renzo Arbore che, nella campagna di sensibilizzazione, presenta il lascito come “la più bella delle opportunità”: «Ora posso legare per sempre la mia vita alla loro», dice riferendosi ai tanti bambini sordociechi incontrati alla “Lega”, «regalando loro anni d’oro». La campagna di sensibilizzazione sui lasciti testamentari “Tra la tua vita e la loro c’è un filo sottile”, che vede come protagonista Renzo Arbore, storico amico e testimonial dell’Ente, torna in questi giorni in tv, in radio e sui social. I lasciti testamentari rappresentano una delle principali forme di sostegno per la Fondazione: grazie ad essi ha potuto potenziare lo sviluppo dei servizi in favore dei propri ospiti, assicurando sempre un elevato standard qualitativo grazie alla professionalità dei suoi collaboratori e alla continua implementazione delle strutture. Dall’inizio degli anni Novanta ad oggi i lasciti sono in continua crescita e tutti sono importanti: quelli di poche centinaia di euro come quelli di entità maggiori.

«Il lavoro della Lega del Filo d’Oro necessita di tanta attenzione e cura, ma anche di progettualità a lungo termine perché la realtà, come ci ha insegnato l’esperienza della pandemia, ci pone ogni giorno davanti a nuove sfide. La più importante per noi è aumentare ulteriormente il numero di persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali di cui prenderci cura, per garantire loro il sostegno di cui hanno bisogno», dichiara Rossano Bartoli, Presidente della Lega del Filo d’Oro. «Grazie ai lasciti solidali negli anni abbiamo potuto realizzare progetti significativi, ma il più sfidante è il completamento del nuovo Centro Nazionale di Osimo che, una volta terminato, ci permetterà di fornire maggiori risposte ai bisogni di tanti bambini, ragazzi e adulti con sordocecità e pluriminorazione psicosensoriale provenienti da tutta Italia. Disporre un lascito solidale a favore della Lega del Filo d’Oro vuol dire pensare a loro, anche quando non ci saremo più. È un atto di generosità alla portata di tutti e anche un piccolo contributo può fare la differenza».

La pandemia ha sollecitato nuovi atteggiamenti di solidarietà, aumentando la fiducia verso il Terzo Settore. Come ha evidenziato l’ultima ricerca promossa dal Comitato Testamento Solidale – di cui la Lega del Filo d’Oro è una dei promotori – in Italia continua a crescere il numero di quanti hanno già predisposto un lascito testamentario o sono orientati a farlo: tra gli ultracinquantenni sono il 22%, con una crescita di ben 10 punti in 3 anni (erano il 12% nel 2018). Nel biennio 2020-2021 fra i donatori che hanno inserito la Lega del Filo d’Oro nel proprio testamento spiccano quelli della Lombardia (rappresentano il 28% dei casi), seguiti da Emilia-Romagna (12%), Piemonte (11%), Lazio (10%) Marche (9%), Toscana e Veneto (6%).

Un lascito solidale ha una triplice valenza per la Fondazione: per le persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali è la sicurezza di essere assistiti nel tempo, con le migliori competenze. Per chi lo fa è l’occasione di restare nella memoria non solo dei propri cari ma anche di persone sconosciute che avranno un futuro migliore. Per la Lega del Filo d’Oro è la possibilità di pianificare a lungo termine le proprie attività e realizzare i progetti più sfidanti, dando risposte ai bisogni di più persone.

Per maggiori informazioni: lasciti.legadelfilodoro.it