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Tutori volontari per minori non accompagnati, finalmente il nuovo bando in Lombardia

A fronte di 1.202 minori stranieri non accompagnati presenti in Lombardia, scarseggiano i tutori volontari. Anche per via del fatto che l'unico bando per candidarsi e formarsi risale all'estate 2017. Finalmente oggi sul Burl c'è il nuovo bando

di Sara De Carli

A quattro anni e mezzo dal bando precedente, in Lombardia arriva un nuovo bando per selezionare cittadini che si candidino a diventare tutore volontario di un minore straniero non accompagnato. A darne notizia è stato il Garante Regionale per l’Infanzia e l’Adolescenza, Riccardo Bettiga, nell’ambito nel webinar di presentazione dei dati lombardi dell’ultimo rapporto di monitoraggio sull’attuazione della Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza del Gruppo CRC. L’avviso è stato pubblicato sul Bollettino ufficiale regionale del 23 febbraio (Serie Avvisi e concorsi).

Nell'aprile 2017 è stata approvata la legge quadro sull'accoglienza dei minori stranieri non accompagnati (la legge 47/2017, detta “Legge Zampa”) che introduce la figura dei tutori volontari e istituisce gli albi di questi tutori. L'incarico di promuovere e facilitare la nomina di tutori volontari è affidato dalla legge ai Garanti regionali per l'infanzia e l'adolescenza. Le domande di partecipazione devono essere inviate esclusivamente mediante raccomandata con avviso di ricevimento o mediante PEC all'indirizzo garanteinfanziaeadolescenza@pec.consiglio.regione.lombardia.it (la PEC deve essere intestata al candidato). Seguirà il percorso formativo.

Sono 12.284 (dato al 31.12.2021) in MSNA censiti e presenti in Italia, di cui 1.202 in Lombardia (il 9,8%): la Lombardia così è la terza regione per presenze di minori non accompagnati dopo Sicilia e Calabria. Maria Carla Gatto, presidente del Tribunale per i Minorenni di Milano e Cristina Maggia, presidente del Tribunale per i Minorenni di Brescia, nell’incontro di ieri hanno sottolineato la disponibilità «drammaticamente bassa» di tutori volontari in Lombardia a fronte di presenze in crescita di MSNA. Basti pensare non solo che nel 2018 i MSNA iscritti negli elenchi del Tribunale per i minorenni di Milano erano 346 mentre nel 2021 sono stati ben 823, ma che in questo inizio 2022 da gennaio a metà febbraio le nuove iscrizioni sono già 220. I tutori iscritti sono poco più di 300, a fronte – ha detto la presidente Gatto – di circa 1.100 pendenze, con territori come quello pavese e del lodigiano «completamente sguarniti».

D'altra parte, fra le criticità c'è anche qualche problema nelle nomine se è vero – come ha testimoniato una persona collegata ieri online – che ci sono alcuni tutori formati a seguito del primo bando regionale che una chiusa la prima tutela per raggiunta maggiore età del ragazzo non hanno più avuto nuovi incarichi, nonostante la rinnovata disponibilità e il fatto che siano passati ormai due anni dalla prima tutela. Un altro tema da affrontare riguarda la possibilità di seguire in qualche modo questi ragazzi anche dopo il compimento della maggiore età, viste le loro situazioni di fragilità.

Proprio su Vita Carla Garlatti, Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, a ottobre diceva che «nel sistema dell’accoglienza la figura del tutore volontario rappresenta ancora oggi l’incarnazione di un approccio innovativo. Ma ora è arrivato il momento di fare un passo in avanti per assicurare la tutela più ampia possibile ai ragazzi che arrivano in Italia da soli: un primo strumento da valorizzare è l’affidamento familiare, un istituto già previsto dalla legge che va ora promosso attraverso un’opera di sensibilizzazione e sostegno».


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