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Al Maxxi “Ukraine: Short Stories”

Dal 10 al 20 marzo al museo nazionale delle arti del XXI secolo, in collaborazione con la Fondazione Imago Mundi, un fuori programma della stagione espositive 2022 presenta le opere di artisti ucraini contemporanei. Gli incassi (ingresso prezzo simbolico d i5 euro) saranno devoluti al fondo per l’emergenza umanitaria costituito da Unhcr, Unicef e Croce Rossa. «L’arte e la cutura parlano un linguaggio universale, che unisce i popoli nel segno del dialogo e rifiuta ogni forma di violenza», ha ricordato Giovanna Melandri presidente della Fondazione Maxxi

di Redazione

«L’arte e la cutura parlano un linguaggio universale, che unisce i popoli nel segno del dialogo e rifiuta ogni forma di violenza. Per questo il Maxxi Museo nazionale delle arti del XXI secolo, in collaborazione con la Fondazione Imago Mundi, ha scelto di aprire la stagione espositiva 2022, giovedì 10 marzo, con la mostra Ukraine: Short Stories. Contemporary artists from Ukraine, testimonianza di vicinanza alla popolazione e alla comunità artistica del Paese colpite dall’aggressione di Putin». Con queste parole Giovanna Melandri, presidente Fondazione Maxxi, ha annunciato il fuori programma della stagione espositiva 2022 del museo, la mostra Ukraine. Short Stories, ricognizione sulla scena artistica ucraina contemporanea attraverso le opere realizzate appositamente per la Imago Mundi Collection da 140 artisti nel formato tipico – 12 per 10 centimetri – che la caratterizza.

La mostra sarà ospitata al Corner Maxxi dal 10 al 20 marzo con un biglietto simbolico di 5 euro. Gli incassi saranno devoluti al fondo per l’emergenza umanitaria in Ucraina costituito da Unhcr, Unicef e Croce Rossa, come pure gli incassi del museo di domenica 27 febbraio e domenica 6 marzo (oltre 34.600 euro).

Nata 10 anni or sono da un’idea di Luciano Benetton, la Imago Mundi Collection è un insieme di collezioni tematiche che oggi raccoglie le opere di oltre 26mila artisti, affermati ed emergenti, di 163 Paesi e comunità native, con l’obiettivo di realizzare una mappatura, la più ampia possibile, delle diverse esperienze artistiche contemporanee del nostro mondo. Ogni singolo Paese è rappresentato dalle creazioni di artisti affermati e di nuovi talenti che vengono commissionate con la massima libertà espressiva con l’unico vincolo del formato 10 per 12 centimetri.

Ukraine: Short Stories, a cura di Solomia Savchuk, Head of Contemporary Art al Mystetskyi Arsenal di Kiev, è una delle collezioni tematiche che – in coerenza con la sensibilità ai temi urgenti della contemporaneità che orienta le scelte della Fondazione e della Imago Mundi Collection – ha preso vita in un particolare momento storico per le vicende del Paese. I lavori sono fortemente legati agli eventi del 2014 con cui l’Ucraina è stata costretta a misurarsi, e ai profondi cambiamenti che questo Paese, delicato incrocio tra il Mar Baltico e il Mar Nero, ha attraversato negli ultimi anni.

La mostra presenta 140 opere realizzate da artiste e artisti giovani ed emergenti e autori affermati già presenti nei più importanti musei e gallerie internazionali che, con forza e passione, riflettono una società che sta reinventandosi, attraverso instabilità, cambiamenti ideologici e sociali, crudeli conflitti, alla continua ricerca di nuove strade per affrontare la storia e affermare una nuova libertà artistica. Con una gamma di stili e tecniche che spaziano dagli effetti ottici ai paesaggi-sculture alle magie del 3D, i racconti individuali degli artisti diventano le tessere creative di un grande racconto dell’Ucraina di oggi. La collezione dà conto della complessità artistico-culturale ucraina, offrendone un interessante spaccato, rappresentativo e sintomatico, ancora attuale.

«In questi giorni terribili la Fondazione Imago Mundi esprime solidarietà al popolo ucraino, ai suoi artisti, alla comunità artistica e al mondo della cultura in generale. Si ricorda spesso che l’Ucraina esprime nel nome il fatto di essere una terra di confine, un paese “tra”, che contiene più culture. E proprio la cultura deve essere oggi più che mai spazio di dialogo e inclusione, nonché libertà di espressione e di creazione», commenta Enrico Bossan, direttore artistico della Fondazione Imago Mundi «La nostra volontà è quella di contribuire ad ampliare questo spazio, dando voce ad artiste e artisti ucraini raccolti in questa collezione. La Fondazione Imago Mundi ha accettato con grande piacere l'invito a costruire questo progetto insieme al Maxxi per testimoniare la vicinanza che tutti proviamo nei confronti degli ucraini».

In apertura l'opera di Taras Kovach – Immagine da Ufficio stampa


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