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Testamento solidale, una scelta per lasciare il segno

Sempre più italiani indicano come eredi enti non profit. Il testamento solidale non è più un’opzione che riguarda solo le famiglie con grandi patrimoni o senza eredi, ma l’occasione alla portata di tutti per "fare la differenza". Da oggi online gratuitamente lo speciale realizzato in collaborazione con Comitato Testamento Solidale: per conoscere meglio questo strumento, per emozionarsi leggendo le motivazioni di chi l'ha già scelto e per scoprire il cambiamento che si può generare

di Sara De Carli

Mauro ha lasciato tutto per i bambini, visto che lui e suo marito di figli non ne hanno potuti avere. Simone invece ha scelto la ricerca, vent’anni dopo che una leucemia si è portata via la sua fidanzata. L’eredità di Alba si è trasformata in un reparto per la presa in carico di pazienti con una grave cerebrolesione acquisita, mentre quello di Emilia ha permesso di avviare in Guatemala uno screening sui neonati per diagnosticare la retinopatia del prematuro ed evitare a tanti bambini la cecità.

Sono alcune delle storie che raccontiamo in un numero speciale di Vita dedicato ai testamenti solidali, realizzato in partnership con il Comitato Testamento Solidale e scaricabile dallo store di Vita.it gratuitamente. Una copertina ad alto impatto firmata da Jacopo Riva e 48 pagine per scoprire tutto sui lasciti solidali: cosa sono e come si fanno, perché per le organizzazioni non profit sono tanto importanti, le risposte dei notai alle principali FAQ, ma soprattutto 13 interviste a persone che hanno già scritto il loro testamento solidale e il racconto di 12 interventi già realizzati.

Dinanzi alle sfide cruciali che ci attendono, dalle emergenze ai diritti, dalle nuove povertà alla transizione ecologica, il Terzo settore è chiamato a dare risposte innovative: in questo contesto il testamento solidale non è più un’opzione che riguarda solo le famiglie con grandi patrimoni o senza eredi, ma l’occasione concreta, alla portata di tutti, per lasciare un segno, generare un cambiamento, fare la differenza. “Siamo tutti filantropi”, è il titolo che abbiamo scelto: proprio a voler sottolineare il passaggio culturale – già in atto e sempre più consistente – verso il testamento come atto di libertà: libertà di destinare una parte dei nostri beni alle cause che ci sono sempre state a cuore, di essere utili agli altri anche quando non ci saremo più, di lasciare in eredità ai nostri cari anche un messaggio che parla dei nostri valori senza privarli di nulla di quanto gli spetta per legge. È un modo per costruire quella friendly society basata sulla sicurezza sociale che – come ci ricorda l'antropologo francese Marcel Mausse – genera molta più sicurezza della sicurezza personale: detto altrimenti, e ormai lo abbiamo tutti compreso, "non ci si salva da soli".

«Il testamento solidale ha a che fare con la vita, non con la fine della vita. Significa prendere decisioni importanti per il futuro di chi resta. Inserire tra i beneficiari anche un’organizzazione con finalità sociali permette di dare continuità a ciò in cui abbiamo creduto e contribuisce a creare condizioni di vita migliori per chi verrà dopo di noi», afferma Rossano Bartoli, presidente della Fondazione Lega del Filo d’Oro e portavoce del Comitato Testamento Solidale, il network nato nel 2013 per informare e sensibilizzare sulla possibilità di lasciare i propri beni o una parte di essi ad un’organizzazione non profit, che riunisce oggi 25 fra le principali realtà non profit del nostro Paese.

«Noi siamo quello che lasciamo», aggiunge in una bella intervista la psicologa, psicoterapeuta e scrittrice Maria Rita Parsi: «Un testamento solidale è un modo per sconfiggere la morte, non perché tutti così ricorderanno il nostro nome ma perché noi attraverso quello che lasciamo apriamo il futuro per altri, mettiamo una strada possibile nelle mani dei più giovani. Questo significa esattamente vivere, perché il futuro dei vecchi è dare futuro ai giovani».

Vita Plus è un nuovo prodotto editoriale di Vita, che replica i punti di forza alla base delle copertine del nostro mensile: approfondire un argomento in maniera verticale, affiancando inchieste, dati, best practice e visioni di futuro, con l’ambizione di offrire ai nostri lettori un prodotto “da conservare”. Lo speciale dedicato ai lasciti solidali è allegato al numero di marzo di Vita e verrà distribuito anche in allegato al settimanale Oggi (dal 17 marzo), a Io Donna (dal 19 marzo, nelle edicole di Milano e Roma) e al Corriere della Sera (servizio OreSette su Milano e Roma, il 19 marzo).

Un italiano su cinque, fra gli over50, dice di aver già fatto un testamento solidale o di essere intenzionato a farlo: si tratta di oltre 5 milioni e mezzo di persone. E tu, ci hai mai pensato? Scarica lo speciale Vita Plus Testamenti Solidali cliccando qui.


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