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Cesare Cremonini: “Io con gli street artists per rigenerare periferie”

L'artista bolognese col progetto #IOVORREI, sostenuto da Intesa Sanpaolo ed altri partners, percorre l'Italia per rendere più belli alcuni scorci urbani e coinvolgere giovani e scuole

di Barbara Polidori

Due volti di bambine, Gaia e Diana, spuntano da alcuni giorni sulle facciate delle scuole di Palermo e Ostia.

Sono “le ragazze del futuro” ma anche due murales realizzati dallo street artist Giulio Rosk, ingaggiato da Cesare Cremonini per il progetto #IOVORREI che, dando volto alle nuove generazioni, vuole raccontare un futuro inclusivo via opere di rigenerazione urbana.

Il filo conduttore del progetto #IOVORREI è la creatività come forma di riscatto sociale, che si esprime attraverso i laboratori didattici organizzati dall’associazione “Sperone167” di Igor Scalisi e dal collettivo “a.DNA project” di Mirko Pierri all’interno delle scuole di periferia.

Le associazioni hanno coinvolto così Rosk e diversi studenti di Palermo e Ostia, chiedendo loro di esprimere i propri sogni, idee e valori per riportarli al centro delle città. Tantissimi i lavori degli studenti del Pertini di Palermo e dell’Anco Marzio di Ostia, che hanno ispirato poi la realizzazione dei murales.

“Essere contattato da Cesare Cremonini è stato incredibile, tanto più per un progetto che coinvolgerà tutta Italia e che avrà una risonanza futura importantissima” – racconta Rosk – “Il valore sociale del progetto #IOVORREI non si limita a riqualificare le aree di determinati quartieri ravvivandole con un po’ di colore, ma aiutando concretamente le periferie con servizi, risorse e partendo dalle scuole, che sono vere e proprie palestre delle generazioni future”.

“Quello che ho potuto vivere e condividere con migliaia (più di 3000) piccoli e grandi ragazzi delle vostre scuole non ha valore” – ha commentato Cremonini – “La consapevolezza che le scuole siano l’unico luogo in cui la parola ‘futuro’ oggi viene non solo difesa, ma argomentata e giustificata con coraggio ogni giorno, è la testimonianza che il mondo che ci circonda, confuso, impaurito, diviso, abbia moltissimo da imparare e su cui riflettere grazie a tutti voi. Se solo rivolgesse lo sguardo in modo nuovo verso gli occhi dei vostri ragazzi, tutti vedrebbero l’infinito potenziale su cui possiamo fare grande affidamento. Tra le strade dimenticate, rotte, sporche all’inverosimile e i palazzi in serie delle periferie che ho raggiunto, queste scuole sono isole splendenti che traboccano di vita e nuovi valori, sono rotte ideali di speranza, trincee di vera bellezza, quella che rinuncia all’ipocrisia di facciata per offrire un contenuto”.

Palermo, Ostia, Napoli, Firenze e Bologna: street art per l’inclusione sociale

Prima tappa del progetto di rigenerazione urbana è stata appunto Palermo col quartiere Sperone, di cui è originario Giulio Rosk, a cui poi è seguita Ostia con il volto di Diana, ritratta all’interno del cortile scolastico del Liceo Classico Statale Anco Marzio di Ostia. Ed è qui che si è presentato a sorpresa Cesare Cremonini tra lo stupore degli studenti, sedendosi tra i banchi e consigliandoli sull’importanza dell’istruzione.

“Abbiamo tentato di tenere tutto nascosto, ma i ragazzi sono più furbi di noi e qualcuno ha persino portato una chitarra” – racconta spiega Maurizio Durante, dirigente scolastico dell’Anco Marzio – “Il nostro istituto ha aderito perché è tra i più grandi del X Municipio di Roma e accoglie tantissimi alunni con fragilità”. Molte di queste sono emerse in pandemia e il preside ha ritenuto così che il progetto #IOVORREI potesse aiutare i suoi studenti a esprimere il disagio psicologico di questi anni. “Solo nel 2021 lo sportello psicologico della nostra scuola ha avuto 180 accessi, la dad ha completamente destabilizzato i ragazzi e i laboratori ci hanno aiutato a riavvicinarli alla convivialità. La scelta della scuola non è stata casuale: Anco Marzio è il fondatore della colonia di Ostia e agli studenti è stato chiesto proprio di raffigurare gli aspetti salienti della loro città”. Al laboratorio scolastico di Ostia per il progetto #IOVORREI hanno partecipato 60 alunni con disabilità, che si sono cimentati con attacchi d’arte e reinterpretazioni della cittadina del litorale romano.

“Dopo Palermo abbiamo scelto Ostia perché pur essendo di fatto in carico a Roma, è pur sempre una città di mare, bellissima ma dimenticata. Con il mio lavoro voglio ricordare che i graffiti e i murales non nascono per coprire le brutture delle città, gli street artist non sono paladini delle periferie: se si fa una riqualificazione, la street art dev’essere un punto di partenza, sono le amministrazioni che poi devono fornire un’alternativa agli abitanti”, spiega Giulio Rosk.

Il valore aggiunto dell’iniziativa però, si traduce anche nel sostengo economico che molte realtà. Tra i main partner del progetto c’è anche Intesa Sanpaolo che, attraverso il piano “Intesa Sanpaolo Assicura”, ha aderito a #IOVORREI per sviluppare progetti di inclusione educativa nelle scuole selezionate dall’artista.

“Siamo lieti di sostenere questa nuova iniziativa che vuole utilizzare il linguaggio della creatività per trasmettere, ancora una volta, un messaggio di attenzione verso le persone e il Paese. Oggi, con ‘Io Vorrei’ di Cesare Cremonini condividiamo l’obiettivo di prenderci cura del miglioramento del contesto urbano delle nostre città, pensando soprattutto alle generazioni più giovani, che in quel contesto vivono e costruiscono il loro futuro. In accordo con i territori coinvolti, definiremo dei progetti di inclusione educativa per sostenere il percorso di crescita dei ragazzi”, dicono da Intesa Sanpaolo.

Non solo murales

“Oltre ai murales e agli esempi di rigenerazione urbana degli edifici coinvolti, il bello di questo progetto è che Intesa Sanpaolo finanzierà la riqualificazione degli istituti scolastici e assegnerà delle borse di studio. Pochi giorni fa invece la Fercam, multinazionale della logistica, ha accettato di aiutarci per ricavare delle aree relax da dei pallet e creare delle nuove aree di socialità all’interno della scuola: così aiuteremo i nostri ragazzi a rivivere quei momenti che credevano di aver dimenticato in pandemia”, spiega il preside dell’Anco Marzio.

Dopo Palermo e Ostia, #IOVORREI toccherà altre città italiane, tra cui Firenze e Bologna, mentre in queste settimane arriva anche a Napoli dove Rosk è già alle prese con una nuova opera. Laddove un’alternativa sociale può venir meno, l’arte e la cultura sono davvero fari in mezzo al deserto.

“Spesso mi sono trovato a fare street art in aree dove non c’era un ponte tra le istituzioni e le persone, ero percepito come un intruso dagli abitanti, ed è proprio lì che devono intervenire le amministrazioni: fornendo un’alternativa, rendendo gli ambienti vivibili per tutti, per questo abbiamo scelto i volti di due bambine per le opere: rappresentano storie di straordinaria inclusività dentro alle città”, conclude l’artista.

La foto in apertura è di Daiano Cristini/Agenzia Sintesi


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