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Molinara, il comune del beneventano che accoglie i rifugiati ucraini

Fa parte della rete dei Piccoli comuni del Welcome, che insieme al consorzio Sale della Terra, ha lanciato il progetto di accoglienza "Pollicino fugge dalla guerra". Nel comune dell'entroterra campano sono arrivate due mamme, una nonna e cinque bambini

di Gabriella Debora Giorgione

«Il mio nome è Oksana, vengo dall’Ucraina, ho lavorato in un asilo con bambini da 3 a 7 anni. Mi stavo prendendo cura di mia nonna che è morta il primo giorno della guerra. Ho 2 ragazzi che amo, Mykhail 8 anni che ama la pesca e Maksym».

«Il mio nome è Tetiana, ho 34 anni, vengo dall’Ucraina. Ho lavorato come barista in un caffè nel centro della città. Ho 2 bambini, Xenia 13 anni che è impegnata in ginnastica e danza, e Vlad 1. Mio marito è un militare».

Tetiana e Oksana sono fuggite dalla guerra con i loro Pollicini. Tetiana ha con sé anche sua nonna Olga. E sono qui, adesso, a Molinara, piccolo comune welcome dell’entroterra campano, il Fortore, terra di olio, vento e di colline, di neve e di sole caldo d’estate.

Lungo il confine tra Polonia e Ucraina hanno incontrato Giovanni Calabrese e il Progetto “Pollicino fugge dalla guerra” del quale è responsabile per la Rete dei Piccoli Comuni del Welcome e la Rete “Sale della Terra”: da quella striscia di terra tra la morte e la vita, Calabrese le ha accompagnate fino a qui, dove oggi c’è la festa per la loro accoglienza, presente la comunità del paese, Sindaco e Giunta in testa.

Adesso per loro si apre una speranza qui in Italia, qui nel Sannio a Molinara dove sono state inseriti nel SAI (Sistema Accoglienza Integrazione) del Comune del Sindaco Giuseppe Addabbo.

Il Progetto “Pollicino fugge dalla guerra” nasce dalla Rete dei Piccoli Comuni del Welcome e dalla Rete “Sale della Terra” che fin dal primo sparo in Ucraina decidono che non si può stare a guardare e cercano contatti e collaborazione con chi è già al confine tra Polonia e Ucraina. Da lì, la partenza verso Kielce e il lavoro di accoglienza in frontiera.

In realtà, la cultura e il lavoro di accoglienza delle due Reti arriva da lontano: «Sale della Terra e la Rete dei Piccoli Comuni del Welcome sono impegnate dal 2014 nella realizzazione di pratiche di accoglienza diffusa basate su progettazione personalizzata – dice Mariaelena Morelli, che è la Coordinatrice di tutti i SAI della Rete Sale della Terra.

​La più emozionata è Samantha D’Ambrosio, che è la Responsabile del SAI di Molinara. «Sin da quando è cominciata la guerra – ha detto – ho sempre pensato che anche noi potessimo contribuire a fare la nostra parte. Il Progetto “Pollicino fugge dalla guerra”, in realtà potremmo anche chiamarlo “Progetto SAI per l’Ucraina”, mi piace pensare che questo momento e questo abbraccio si concretizzano anche grazie al fatto che il Comune di Molinara è in Rete con i Piccoli Comuni Welcome. La cosa più bella è che queste due famiglie accresceranno le diverse culture ormai presenti nella nostra comunità».

Il Sindaco ha firmato con Tetiana, Ocsana e Olga il “Patto di accoglienza”, un atto formale ma anche un impegno morale alla reciproca accoglienza: di chi apre una porta e di chi da quella porta entra.

Angelo Moretti, Referente della Rete dei Piccoli Comuni del Welcome, esorta: «Non possiamo fermare la guerra, ma possiamo far avanzare la pace anche e soprattutto con questi gesti. Siamo di fronte ad una tragedia più grande delle nostre forze, delle forze del paese Italia ma anche della stessa Unione Europea. Ma se è vero che questa tragedia ci supera tutti, è anche vero che ognuno può fare la sua parte e che nessuno può sottrarsi senza essere in parte responsabile».

Credit foto apertura Gianpaolo De Siena