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Il Papa e i volti vivi del Vangelo

Qualcosa di nuovo e imprevisto in tv: su RaiUno la sera di Pasqua va in onda un programma originale che racconta i personaggi incontrati da Gesù attraverso le parole di Francesco e le immagini spesso inedite e sorprendenti di opere scovate nel patrimonio vaticano. E ci sarà anche Roberto Benigni

di Giuseppe Frangi

Il cristianesimo è una questione di volti e di incontri. Lo ha ribadito tante volte papa Francesco, facendo leva, innanzitutto, sulla propria personale esperienza. Lo abbiamo sentito tante volte che dire che «non si può ridurre il cristianesimo a dottrina, a cultura a o modello di comportamento»: tutto questo se non è reso vivo da un incontro, non è credibile.

L’incontro è stato il metodo usato da Gesù e documentato dai Vangeli: a partire dagli apostoli, per finire con Disma, il buon ladrone, o con i due discepoli sulla strada per Emmaus, la relazione con Gesù scaturisce sempre dalla sorpresa dell’incontro con lui. Questo valeva allora ma vale anche oggi, a tanti possibili livelli. Uno dei livelli possibili è quello di calarsi nella narrazione del Vangelo, accogliendolo come racconto vivo, dando un volto ai personaggi. È questo l’obiettivo della trasmissione che verrà mandata in onda la sera di Pasqua su RaiUno e che vedrà proprio il Papa come guida.

Le sue parole tracciano le caratteristiche di queste persone che incrociano la storia di Gesù, mentre le immagini ricavate dall’immenso tesoro dei Musei ma anche della Biblioteca apostolica Vaticana daranno loro dei volti. Nel flusso si alterneranno la Samaritana, l’adultera, il buon ladrone, il figliol prodigo, ma anche chi come Pilato è un “nemico” di Gesù. Infatti l’incontro non è come un meccanismo che porta automaticamente ad un seguire e una conversione.

È un’esperienza aperta, è una libera adesione. Come quella di Disma sulla croce, che il Papa dipinge con parole piene di simpatia, quasi elogiandone la scaltrezza: «È vero, era ladrone, era un ladro: aveva rubato tutta la vita, ma alla fine si è pentito di quello che aveva fatto e guardando Gesù, così buono e misericordioso, è riuscito a rubarsi il cielo: è un bravo ladro questo!».

Il programma è stato realizzato da Andrea Tornielli e da Lucio Brunelli, con la fotografia e la regia di Renato Cerisola e le musiche di Michelangelo Palmacci. Come detto ogni personaggio che incontra Gesù viene raccontato dal Papa, che in presenza introduce i capitoli della narrazione, per la quale si è fatto ricorso a suoi interventi di repertorio; i volti invece sono ricavati da immagini famose ma anche meno note e inedite attraverso l’obiettivo del fotografo-regista che “entra” nei quadri, negli affreschi e nelle miniature e nei loro dettagli.

Ad aprire il programma è stato chiamato Roberto Benigni, che con l’esuberanza che gli conosciamo, fa vibrare le pagine dei Vangeli, come pagine vive. È un Roberto Benigni che si concede anche un excursus artistico, soffermandosi sulla Madonna Sistina, capolavoro di Raffaello e raccontandola attraverso le parole di Vasillij Grossmann, il grande scrittore di Vita e destino, nato in Ucraina. Sono parole che testimoniano a loro volta un “incontro”.

Come sottolinea Francesco, «se tu non hai un contatto giornaliero con la persona amata, difficilmente potrai amare. E questo vale anche per il Vangelo».


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