Economia & Impresa sociale 

Per la Festa della Mamma si coltiva il far bene

Celebrare le mamme volgendo lo sguardo all'ambiente e al sociale. Una "Festa della Mamma" veramente speciale, quella proposta da "Piantando" e dalla cooperativa sociale "Soleinsieme". Abbinato a una piantina grassa un foulard realizzato dalle donne di una realtà del tessile che ha sede a Reggio Calabria, in un bene confiscato alla 'ndrangheta

di Gilda Sciortino

Scegliere una superpiantina per proteggere chi ne ha bisogno. Niente superpoteri, solo l’enorme energia che viene dall’ambiente e che, grazie alla collaborazione tra due realtà del territorio calabrese, si fa moltiplicatrice di buone prassi. E in vista dell’imminente “Festa della Mamma”, che la cooperativa “Soleinsieme” e “Piantando” hanno deciso di condividere la propria sinergia, generando un’opportunità concreta laddove c’è bisogno.

«È da un po’ di tempo che stiamo collaborando con questa società benefit che avvia progetti di impatto sociale e ambientale nel mondo – spiega la presidente di “Soleinsieme” Giusy Nuri – con l'obiettivo di avvicinare le persone a progetti di valore. Proprio in occasione della “Festa della Mamma” abbiamo voluto offrire la possibilità di acquistare una piantina alla quale abbiniamo un foulard realizzato dalla nostra sartoria. Un’iniziativa nella quale crediamo fortemente perché l’ecosostenibilità ha bisogno di esprimersi attraverso diverse forme di espressione».

Ecco, dunque, come trasformare la “Festa della Mamma” in un’opportunità per fare del bene stando vicino alle donne. Acquistando una piantina grassa, per esempio, si riceverà un albero di giada, un cactus o una haworthia, tre specie semplici da coltivare e perfette da tenere in casa. Il vaso in ceramica è realizzato e dipinto a mano dagli artigiani di Castelli, un borgo con una centenaria tradizione ceramista in provincia di Teramo.

Insieme alla piantina si potrà ricevere un foulard, selezionato nella colorazione che si desidera. A cucirli sono le donne della sartoria sociale "Soleinsieme", che hanno trasformato in accessori i tessuti donati da aziende tessili, favorendo un’economica circolare e sostenibile.

Due realtà che raccontano un territorio. Una fashionrevolution, quella avviata da “Soleinsieme”, che fa la differenza in quanto le produzioni nascono in un bene confiscato alla ‘ndrangheta, dando modo a donne vittime di violenza, mamme sole e donne in difficoltà, donne straniere di riconquistare un proprio spazio nel mondo producendo abbigliamento etico e manufatti sartoriali.

Diverse le sinergie attivate nel tempo anche con altre realtà non solo calabresi. Con la cooperativa Al Revés – società cooperativa sociale, per esempio, ha partecipato al progetto "Fibra Etica – tessuto sociale, inclusivo e sostenibile", con la cooperativa MEET Project come capofila, sostenuto dal Fondo di Beneficenza Intesa Sanpaolo, per promuovere l’acquisizione di competenze nell’ambito della sartoria e l’occupabilità di donne con fragilità, oltre che la sensibilizzazione delle comunità coinvolte (Catanzaro, Reggio Calabria e Palermo) sul tema della moda etica e sostenibile. "Soleinsieme" fa anche parte della grande famiglia del Consorzio Macramè. rete composta da 30 organizzazioni non profit dalla cui collaborazioe nascono interventi e servizi di welfare territoriale che puntano all'inserimento socio-lavorativo di persone svantaggiate.

Altrettanto semplice il modello di “Piantando”, per la quale fare del bene deve essere semplice. Una realtà che nasce subito dopo il viaggio di lavoro che Andrea Evangelista, uno dei suoi fondatori, fece nel 2018 e durante il quale conobbe un’associazione di cittadini che, senza secondi fini, recuperava aree degradate per creare nuovi boschi.

«Tornato in Italia – questo il racconto – insieme a Chiara Riente, decise di aiutare quell’associazione a piantumare più alberi, trovando i fondi attraverso a vendita di piccole piante grasse come simbolo dei nuovi alberi piantumati. Da lì, l’idea si è espansa e oggi “Piantando” sposa diversi progetti come quello in corso».

Anche in Calabria, dunque, prende corpo un nuovo modo di fare del bene al pianeta e alle persone.

«Perché – dicono i soci di Piantando – il cambiamento è un germoglio da coltivare con piccoli gesti quotidiani. Ogni piantina, infatti, è il simbolo vivente dell’impegno e la dimostrazione che cambiare in meglio il Pianeta è possibile».

Dopo la “Giornata mondiale della Terra”, la “Festa della mamma” è sicuramente l’occasione giusta per fare un gesto che può dare ossigeno al Pianeta. Simbolo del nutrimento e della fertilità, è la donna che, anche in questo caso, diventa protagonista realizzando piccole opere di sartoria che vanno a impreziosire chi le indossa. Abbinate alle piante grasse, affermano e confermano la capacità di resistere, indipendentemente dalle prove che la vita le chiama ad affrontare.