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XVI Premio “Vito Scafidi”, i premiati per le buone pratiche a scuola

Sul podio dell'iniziativa di Cittadinanzattiva i quattro progetti vincitori (Istituti comprensivi “Fratelli Bandiera” di Roma, Sylos di Bitonto, Chiarelli di Martina Franca e l’asilo nido “L’Astrolabio” di Prato) e le cinque scuole meritevoli di menzione (la secondaria di I grado “P. Valussi” di Udine, l’Istituto di Istruzione Superiore “Rosina Salvo” di Trapani, l’Istituto Comprensivo “Don Lorenzo Milani” di Borgosatollo, il Nido Albero azzurro di Roma e il Nido d’Infanzia Ranocchio di Prato)

di Redazione

Il XVI Premio Buone Pratiche Vito Scafidi, promosso da Cittadinanzattiva all’interno della campagna nazionale Impararesicuri, ha visto quattro scuole salire sul podio della ventesima edizione, nel corso della giornata conclusiva che si è tenuta ieri al Teatro Palladium di Roma. Si tratta degli Istituti comprensivi “Fratelli Bandiera” di Roma (Area sicurezza a scuola e sul territorio), del Sylos di Bitonto (Bari) per l’Area educazione alla cittadinanza attiva, del Chiarelli di Martina Franca (Taranto) per l’Area educazione al benessere, e dell’asilo nido “L’Astrolabio” di Prato (Sezione “Gli 0-3 al tempo del Covid-19”). Altre cinque scuole hanno ricevuto una menzione speciale: la secondaria di I grado “P. Valussi” di Udine, l’Istituto di Istruzione Superiore “Rosina Salvo” di Trapani, l’Istituto Comprensivo “Don Lorenzo Milani” di Borgosatollo (Brescia), il Nido Albero azzurro di Roma e il Nido d’Infanzia Ranocchio di Prato.

Il Premio Buone Pratiche Vito Scafidi è promosso da Cittadinanzattiva, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e il Dipartimento della Protezione Civile, con il sostegno non condizionato di Federchimica – Assosalute.

«Il sistema di istruzione, come dimostrano i progetti presentati, continua a fare la sua parte, nonostante le difficoltà, credendo fermamente nel proprio ruolo educativo e riaffermando così la centralità della scuola per la crescita dei ragazzi e dell’intero Paese», ha detto Adriana Bizzarri, coordinatrice nazionale Scuola di Cittadinanzattiva. «In contraddizione con quanto dichiarato all’inizio del suo operato, il Governo prevede di tagliare la spesa all’istruzione, da qui al 2025, dal 4% al 3,5% del PIL, giustificandolo con il calo demografico, quando ancora tanti, troppi sono i problemi irrisolti sui quali occorra investire, come le classi in sovrannumero, la costruzione o messa in sicurezza di edifici, mense e palestre che resteranno fuori dagli investimenti del Pnrr, la lotta alla dispersione scolastica, la formazione dei docenti, solo per citarne alcuni. Occorre coinvolgere gli stessi studenti nella revisione, ormai necessaria, degli organismi di rappresentanza scolastici e nella co-progettazione dei nuovi spazi di aggregazione e di ascolto interni ed esterni alla scuola. Bisogna rivedere i piani di evacuazione, riprendere ad effettuare le prove di emergenza. In vista delle elezioni politiche del 2023, è necessario trovare sedi alternative alle scuole dotando le amministrazioni, soprattutto per le città di medie e grandi dimensioni, di sostegni finanziari adeguati. Inoltre, bisogna rendere operativo, all’interno del Ministero dell’Istruzione, un apposito ufficio per coordinare il grande lavoro che si va sedimentando nei servizi 0-3 e rendere effettiva l’integrazione del servizio educativo dei nidi nel sistema dell’istruzione. Per quanto riguarda il Pnrr, fino ad oggi non è stata prevista la partecipazione né delle scuole né delle comunità educanti al processo di progettazione dei nuovi spazi scolastici e servizi 0-6 e di ristrutturazione di quelli esistenti (tranne che per le nuove scuole). Da qui in poi il coinvolgimento delle comunità locali non solo va previsto ma favorito dalle amministrazioni locali per rappresentare esigenze fondamentali per progettare, ripensare gli spazi educativi e dare sostanza e sviluppo ai patti educativi di comunità».

«Sono trascorsi sedici anni dall’istituzione del Premio Vito Scafidi, un appuntamento che ricorda a tutti quanto sia fragile la sicurezza di ciascuno, spesso per la scarsa importanza che si attribuisce al tema della prevenzione», ha sottolineato Fabrizio Curcio, capo Dipartimento della Protezione Civile. «Per questo il Dipartimento da diciannove anni ha scelto convintamente di collaborare con Cittadinanzattiva per promuovere la diffusione, quanto più capillare possibile, della cultura di protezione civile. Il nostro Paese, che per sua natura è costantemente esposto a tutti i rischi naturali, ha bisogno di cittadini preparati ad affrontare e gestire nel modo corretto le possibili emergenze. Ancora una volta questo Premio ha creato nelle coscienze di giovani e giovanissimi, grazie alla sensibilità dei docenti, l’interesse e la partecipazione attiva verso i temi della sicurezza. Giochi di ruolo, produzione di video, rappresentazione teatrale e uso delle nuove tecnologie hanno reso possibile fare protezione civile in una dimensione propria dei giovani. Aiutarli a mettere al centro delle loro abitudini la salvaguardia della vita e la tutela del territorio, garantirà un Paese più sicuro per tutti».

«Anche quest’anno ha detto Salvatore Butti, presidente di Assosalute, che fa parte di Federchimica siamo orgogliosi di essere a fianco di Cittadinanzattiva in questo importante evento dedicato alla sicurezza e alla salute nelle scuole. In oltre dieci anni abbiamo realizzato con Cittadinanzattiva molti progetti: “La Salute vien clicc@ndo?”, “10@ Lode in Salute”, “La Salute va a Teatro” e il manuale “A Scuola di Salute”. Ora li mettiamo ufficialmente a disposizione delle istituzioni della scuola e della sanità, auspicando che possano diventare un patrimonio comune nei programmi didattici nelle scuole, coinvolgendo sempre di più docenti e studenti su questi temi così importanti».

Alle varie annualità del Premio Scafidi hanno concorso in totale 2.381 progetti. Un patrimonio di esperienze che spesso sono svolte nelle ore di educazione civica e che andrebbero messe a sistema, realizzando l’Albo delle nuove pratiche, come previsto dalla stessa legge istitutiva dell’educazione civica, la n. 92/2019, che prevede tra l’altro una valutazione sistematica, finora mancata, in termini di impatto e modalità, criteri e assi tematici. Il dettaglio dei progetti di questa edizione è disponibile sul sito di Cittadinanzattiva. www.cittadinanzattiva.it


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