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ArtXchange unisce artisti europei e africani

Cofinanziato dall’Unione europea e promosso dal Comitato Internazionale per lo sviluppo dei popoli (Cisp), il programma sostiene creativi e organizzazioni comunitarie, e promuove collaborazioni tra Kenya, Somalia, Italia e Svezia. CoopCulture è il partner italiano, e ha organizzato a Roma l’evento conclusivo del progetto, della durata di 2 anni e mezzo

di Cristina Barbetta

ArtXchange sostiene giovani artisti e organizzazioni della società civile, promuovendo lo scambio, la collaborazione e lo sviluppo di competenze tra 4 Paesi, in Europa e in Africa: Kenya, Somalia, Italia e Svezia.

Il progetto è cofinanziato dall’Unione europea e promosso da Cisp (Comitato Internazionale per lo Sviluppo dei Popoli), in collaborazione con CoopCulture (Italia), The GoDown Arts Center (Kenya), Nätverkstan Kultur (Svezia), The Somali Academy of Science and Arts (Somalia) e Unesco (Ufficio Regionale per l’Africa Orientale.

CoopCulture, il partner italiano, è una società cooperativa che si occupa della tutela, conservazione e valorizzazione del patrimonio artistico e culturale in Italia, affiancando enti pubblici e organizzazioni private nella gestione di alcuni tra i più importanti siti di interesse culturale. Fondata nel 2010, CoopCulture è impegnata a diffondere il valore della cooperazione come modello di impresa sostenibile e inclusiva. È presente in oltre 250 strutture tra musei, aree archeologiche, luoghi di cultura, biblioteche e borghi in 15 regioni in tutta Italia.

Il programma internazionale ha coinvolto 650 giovani artisti, 225 dei quali hanno beneficiato di borse di studio o workshop,1125 hanno partecipato a eventi artistici, e 50 rappresentanti di autorità locali hanno preso parte a momenti di formazione: come a Nairobi, che ha ospitato nei mesi scorsi un incontro fra decine di artisti provenienti da Kenya, Somalia, Italia e Spagna, per ribadire la necessità di rendere centrale la creatività nell’ambito della cooperazione allo sviluppo.

Perché è stato lanciato ArtXchange? Il settore culturale e quello creativo sono importanti per le opportunità di lavoro e l’impatto economico. L’Agenda 2030 rappresenta un passo avanti fondamentale per quanto riguarda la cultura, dal momento che è la prima volta che il quadro di sviluppo globale fa riferimento alla cultura in molti obiettivi di sviluppo sostenibile, come si legge anche in una nota del progetto internazionale ArtXchange. Il settore culturale e quello creativo, che danno lavoro a 30 milioni di persone in tutto il mondo, sono stati colpiti in modo particolarmente severo dalla crisi del Covid-19, quindi le azioni implementate dal progetto sono oggi ancor più rilevanti.

Il progetto si è da poco concluso a Roma, a Palazzo Merulana, con 3 giornate di incontri e performance, promosse da CoopCulture, che hanno visto come protagonisti 20 artisti provenienti dall'Africa e dall'Europa. CoopCulture promuove una cooperazione basata sulla creatività per lo sviluppo locale, in allineamento con gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell'Onu, valorizzando sia patrimoni materiali, sia nuovi modelli, approcci, forme di imprese dei beni culturali.

«Come nel Terzo Paradiso di Pistoletto sulla terrazza di Merulana, l'arte ha disegnato in questi tre giorni uno spazio universale di vita, co-creazione e dialogo multiculturale. Questo è il ruolo dell’arte e della cultura in un mondo complesso: unire, armonizzare, contaminare, gettare ponti tra creativi e tra luoghi di produzione artistica, seppure distanti geograficamente, per una grande rete rigenerativa di comunità e territori. Un ruolo che l'Italia, a partire da Roma, e l'Europa potrebbero assumere sempre di più, investendo su progettualità come questa e contando sulla sinergia tra cooperazione allo sviluppo e cooperazione culturale e sulla loro capacità di co-creare un nuovo modello di sviluppo sostenibile e di cittadinanza universale», così ha commentato Giovanna Barni, presidente di CoopCulture.

Fino al 22 maggio è in mostra a Palazzo Merulana Il Terzo Paradiso|Il Soffio del Vento, opera di Michele Marinaccio ispirata al simbolo ideato nel 2003 da Michelangelo Pistoletto. Marinaccio è stato coadiuvato nella realizzazione dell’opera da 20 giovani artisti, provenienti dall'Africa e dall’Europa, del progetto ArtXchange.

Foto di apertura: ArtXchange Roma. ©Cisp


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