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Qui Cuneo, cercasi mediatori che parlino ucraino o russo

Al via due azioni sostenute da Fondazione CRC per rispondere all'Emergenza Ucraina. Verrà offerto un servizio di mediazione linguistica gratuita per facilitare l'inserimento di bambini e ragazzi a scuola e nei campi estivi, oltre che per facilitare la fruizione dei servizi sanitari. La seconda azione fornirà gratuitamente libri e supporti didattici per l'apprendimento dell'italiano

di Redazione

La Fondazione CRC dà il via al progetto “Emergenza Ucraina – Incontrarsi e Comprendersi”: la prima misura del progetto vuole mettere a disposizione del territorio della provincia di Cuneo un servizio di mediazione linguistica gratuita che faciliti l’inserimento dei bambini ucraini nelle attività scolastiche e nei centri estivi e migliori la fruizione da parte di queste persone dei servizi sanitari e sociali. L’azione sarà realizzata in collaborazione con LVIA.

Alla pagina https://lvia.it/emergenza-ucraina/ è già online l’annuncio di ricerca di mediatori e facilitatori linguistici parlanti ucraino o russo per l’inserimento professionale nelle attività del progetto. LVIA mette inoltre a disposizione uno sportello informativo presso la propria sede (via Mons. Peano 8/b a CUNEO – tel. 0171696975 – azionilocali@lvia.it) con due operatori che potranno incontrare i candidati e le realtà territoriali interessate al servizio e rispondere alle richieste. Lo sportello è attivo nei giorni di lunedì, mercoledì, venerdì dalle 9 alle 12 e il martedì dalle 14,30 alle 17.

Nella provincia di Cuneo sono oggi ospitate quasi 900 persone provenienti dall’Ucraina, per la maggior parte (750 circa) accolte nelle famiglie. Sono state circa 500 famiglie che si sono rese disponibili ad accogliere. Le scuole coinvolte nell'accoglienza sono 66 e 215 gli alunni inseriti.

«La Fondazione CRC ha deciso di fronteggiare la gravissima crisi umanitaria causata dalla guerra in Ucraina con un progetto che vuole offrire un supporto concreto per l’integrazione nella nostra comunità di coloro che arrivano nella nostra provincia e in particolare i più giovani: una scelta maturata grazie al confronto con le Istituzioni regionali, per evitare duplicazione di interventi e per favorire l’inserimento delle persone accolte, in particolare in età scolastica, attraverso un servizio di mediazione linguistica», dichiara Ezio Raviola, presidente della Fondazione CRC. «Per questa azione abbiamo deciso di rinnovare la collaborazione con LVIA, partner con un’esperienza pluriennale nelle attività di inclusione sociale delle fasce più vulnerabili della popolazione».

LVIA si occuperà di agevolare l’incontro tra mediatori e facilitatori linguistici e le realtà del territorio, per facilitare l’inclusione di famiglie e bambini ucraini nelle scuole e nei centri estivi, insieme all’accesso ai servizi territoriali. L’Associazione seguirà la selezione e la formazione delle figure professionali e l’incontro con gli enti interessati, per i quali, grazie al sostegno della Fondazione CRC, il servizio verrà offerto gratuitamente. «Per LVIA servire la pace significa costruire ogni giorno percorsi che rafforzano la tutela dei diritti umani, con una speciale attenzione per gli ultimi: i più deboli, le vittime. Questo impegno ha portato LVIA negli anni a uno speciale impegno in Africa e in Italia, e richiede continua attenzione a riconoscere i cambiamenti, anche quelli repentini e scandalosi provocati dalla guerra, insieme alle nuove esigenze che essi generano. Per questo – dice Riccardo Moro, Segretario Generale di LVIA – avviamo, ancora una volta insieme alla Fondazione CRC, una iniziativa che promuove opportunità di cittadinanza per i bambini, le vittime della guerra più innocenti, convinti che favorire e irrobustire relazioni di inclusione e cittadinanza è servire la dignità di tutti, quella delle vittime come quella di tutti i membri della comunità».

La Fondazione CRC sta lavorando a una seconda azione progettuale dedicata a fornire materiale didattico utile per la prima alfabetizzazione e l’apprendimento della lingua italiana. Il materiale sarà messo a disposizione di progetti estivi per ragazzi e istituti scolastici dal mese di giugno. La misura è realizzata grazie al supporto tecnico della professoressa Franca Bosc dell’Università degli Studi di Torino e al proficuo scambio con le istituzioni scolastiche locali.


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