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Burundi, i progetti di Avsi su accesso all’energia e sicurezza alimentare

Una delegazione di alti rappresentanti dell’Unione Europea ha incontrato i beneficiari dei progetti di accesso all’energia, eliminazione della violenza contro le donne e sicurezza alimentare dell’ong Avsi in Burundi. «La visita di una delegazione di alti rappresentanti dell’Unione Europea», dice Giampaolo Silvestri, segretario generale della fondazione, «è espressione dell’impegno che insieme stiamo portando avanti nel Paese su alcuni temi specifici dell’Agenda 2030»

di Redazione

Il 18 e il 21 maggio una delegazione di alti rappresentanti dell’Unione Europea composta da Didier VERSE, Capo dell'Unità Africa orientale e centrale (INTPA – Direzione generale per i partenariati internazionali della Commissione europea); Aude MAIO-COLICHE, Capo della Divisione Africa centrale (SEAE – Servizio europeo per l'azione esterna); Claude Bochu, Ambasciatore dell’UE in Burundi, ha incontrato a Kayanza e Ngozi alcuni beneficiari coinvolti in progetti sostenuti grazie a fondi della stessa Unione Europea.

AVSI, presente nel paese dal 2001 con in corso 11 progetti, ha accompagnato la delegazione sul terreno presentando le attività in corso. Il primo progetto visitato, dal titolo “UMUCO W'ITERAMBERE”, è rivolto a circa 115.000 persone e mira a garantire l'accesso a sistemi di energia sostenibili ed economici nelle zone rurali del paese dove meno del 2% delle persone ha accesso a sistemi di energia moderni. La fornitura di soluzioni energetiche sicure e a prezzi accessibili a livello domestico ha aumentato la sicurezza e il risparmio economico delle famiglie; negli ospedali e nei centri sanitari ha permesso di illuminare gli edifici ma anche di utilizzare le attrezzature essenziali per garantire un'adeguata assistenza ai pazienti; nelle scuole ha contribuito a migliorare gli edifici frequentati da più di 20.000 alunni e 400 insegnanti. Il progetto sta contribuendo anche alla riduzione del consumo di legname e carbone e alla diffusione del consumo di energia rinnovabile.

La delegazione ha poi incontrato i partner locali che stanno lavorando con l'ONG AVSI al progetto sviluppato in collaborazione con l'ONG Terres des Hommes per sradicare la violenza contro donne e bambini e per sviluppare attività di protezione della popolazione carceraria durante la crisi sanitaria causata dal COVID-19.

Infine la missione è proseguita con una visita al progetto “TUBEHONEZA” che mira a migliorare il livello di sicurezza alimentare di più di 230.000 persone grazie all’attuazione di buone pratiche agricole e zootecniche, attività di prevenzione e lotta alla malnutrizione acuta nei bambini, corsi di alfabetizzazione per gli adulti e accesso al risparmio e al credito.

“La visita di una delegazione di alti rappresentanti dell’Unione Europea – rileva Giampaolo Silvestri, segretario generale di Fondazione AVSI – è stata particolarmente significativa perché è espressione dell’impegno che insieme stiamo portando avanti nel paese su alcuni temi specifici dell’Agenda 2030 come l’accesso all’energia pulita, la lotta contro il cambiamento climatico e la parità di genere. Questi tre obiettivi permettono infatti azioni integrate, e sono condizione indispensabile per innescare un processo di crescita socio-economica di intere comunità”.