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Milano, da Comune esenzione Imu per immobili in uso al non profit

Il consiglio comunale ha approvato ieri all'unanimità due integrazioni alla disciplina dell'Imu approvata nel 2021, volte in primis a evitare che i padroni di casa di immobili dichiarati inagibili per cause di forza maggiore debbano comunque pagare la tassa sulla casa e per esentare da tassazione anche gli immobili concessi in comodato agli altri enti territoriali o a enti non commerciali, Le voci dell'assessore Conte e di Matteo Forte

di Redazione

Il consiglio comunale di Milano ha approvato ieri all'unanimità due integrazioni alla disciplina dell'Imu approvata nel 2021, volte in primis a evitare che i padroni di casa di immobili dichiarati inagibili per cause di forza maggiore debbano comunque pagare la tassa sulla casa e per esentare da tassazione anche gli immobili concessi in comodato agli altri enti territoriali o a enti non commerciali. La delibera, prima di essere votata è stata esposta dall'assessore al bilancio del Comune, Emmanuel Conte. "Per legge – ha spiegato l'assessore – l'esenzione dall'imposta Imu per l'abitazione principale avviene se sussistono i requisiti di possesso, residenza e domicilio abituale. Sempre per legge, qualora l'abitazione principale fosse dichiarata inagibile e quindi si perdesse il domicilio, decadrebbe uno dei prerequisiti per avere l'esenzione Imu e il padrone di casa sarebbe costretto a pagare la tariffa seppur in versione scontata, quindi al 50 per cento. Di fatto è un vulnus della regola generale nazionale che ha avuto un caso pratico alla fine del 2021 a Milano con l'incendio della "Torre dei Moro" laddove i proprietari di casa che avevano il normale domicilio all'interno delle proprie abitazioni, avendo perso il domicilio perche' l'immobile è stato dichiarato inagibile, sono stati costretti, una beffa alla fine del 2021, a corrispondere l'Imu per il periodo settembre-dicembre. A valere sul 2022 il Comune di Milano, indipendentemente dalle scelte nazionali, ha deciso di portare a zero l'aliquota relativa a questa casistica quindi non facendo pagare l'aliquota Imu a chi ha avuto un danno per cause di forza maggiore quali per esempio un incendio alla propria abitazione".

"La seconda modifica – ha aggiunto Conte – relativa all'articolo 5 comma 2 del regolamento Imu – è l'esenzione per gli immobili concessi in comodato agli altri enti territoriali e enti non commerciali. Con questa modifica qualora un altro ente territoriale desse in comodato d'uso gratuito al comune di Milano il proprio immobile non sarebbe tenuto a pagarne l'Imu, e lo stesso vale se l'ente e' di natura non commerciale, per cui quando un ente non commerciale cede in comodato gratuito un altro ente non commerciale l'immobile per il perseguimento del proprio scopo statutario è esente dal pagamento dell'Imu".

"Ringrazio l'assessore Conte che ha pubblicamente riconosciuto il lavoro di squadra che è stato fatto per arrivare alla delibera approvata oggi dall'aula di Palazzo Marino". Lo afferma Matteo Forte, capogruppo di Milano Popolare del Comune di Milano, citato dal titolare del bilancio nell'illustrazione della delibera sull'Imu. La delibera "Finalmente recepisce quanto proposto dal sottoscritto e votato dall'aula con un ordine del giorno a fine luglio 2020. Con quel documento proponevo di esentare dall'Imu quegli enti, come per esempio le parrocchie e gli oratori, che mettono a disposizione immobili per attività con finalita' educative e sociali, benchè erogate a fronte di tariffe. Questa misura non sottrae nulla, poiche' si tratta di continuare ad esentare dal pagamento quegli enti che già non lo pagherebbero. Al tempo stesso pero' si offrono strumenti per moltiplicare spazi e iniziative della società organizzata in risposta ai bisogni. In tal modo – conclude Forte – le istituzioni sono davvero vicine ai cittadini, non solo in termini di maggiori servizi ma anche in termini di valorizzazione della loro stessa iniziativa".


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