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Giacomo Spissu è il nuovo presidente della Fondazione di Sardegna

Subentra ad Antonello Cabras, che era in carica da 9 anni. L'ente isolano, nel corso del 2021, ha erogato 18,5 milioni a favore dei tradizionali settori di intervento in ambito sociale. Attivati 1.269 progetti, per un importo complessivo di 25,2 milioni di euro

di Redazione

Ieri sera a Cagliari si è insediato il nuovo Comitato di indirizzo della Fondazione di Sardegna, che resterà in carica per i prossimi quattro anni. Nella sua prima seduta, il Comitato ha eletto Giacomo Spissu presidente della Fondazione. Spissu, classe 1950, in passato ha ricoperto diversi ruoli di prestigio in ambito politico e sindacale, tra cui: segretario confederale della Cgil dal 1980 al 1990, segretario generale della stessa Confederazione dal 1984 al 1990, sindaco di Sassari dal 1994 al 1995, consigliere regionale, presidente del Consiglio regionale sardo dal 2004 al 2008.

Questo è il primo Comitato di indirizzo nominato con le nuove regole statutarie. Resterà in carica fino al 2026 ed è composto da 20 membri, con una prevalenza del genere tradizionalmente meno rappresentato. Oltre Spissu, i componenti sono: Francesca Broglia, Omar Chessa, Francesca Maria Crasta, Ugo Collu, Carla Frigau, Vittorio Gazale, Antonio Giua, Monica Maleddu, Reginamaria Masala, Pasquale Mereu, Micaela Morelli, Daniele Pacifico, Maria Passino, Gianuario Poddighe, Antonina Ruiu, Alessandra Ruzzu, Nadia Secchi, Giulio Steri e Valeria Sipala.

Nella seduta di ieri il Comitato ha ringraziato il presidente uscente, Antonello Cabras, per il lavoro svolto nei 9 anni del suo mandato e per i risultati raggiunti, tra cui il consolidamento e l’incremento del patrimonio dell’ente e la costante e progressiva crescita della capacità erogativa a favore dei settori di intervento della Fondazione.

Nelle scorse settimane il Comitato aveva approvato il bilancio consuntivo per l’anno 2021, anno segnato dalla pandemia ma anche della messa in atto di politiche espansive mai osservate in passato, che hanno alimentato una ripresa dei consumi delle famiglie e migliorato lo stato di salute delle imprese. «In questo contesto», si legge in una nota, «la Fondazione di Sardegna ha operato per proseguire nel processo di diversificazione del patrimonio, al fine di migliorarne la redditività attesa e tutelare al tempo stesso il valore reale del patrimonio. Questo ha consentito di incrementare la capacità erogativa e, al netto della complessità del contesto, di confermare anche per il triennio 2022-2024 il proprio ruolo istituzionale di sostegno attivo alle esigenze delle diverse comunità che compongono la Sardegna».

Le erogazioni sono passate da una gestione fatta con un bando omnicomprensivo a una con bandi specializzati e anche a carattere pluriennale: questo ha permesso ai beneficiari di fare programmazione e di poter fare più attività con flussi di risorse costanti. La Fondazione di Sardegna ha perseguito i propri obiettivi finanziari ed economici conseguendo risultati significativi: la situazione economico-finanziaria dell’esercizio 2021 ha evidenziato proventi totali pari a 55,7 milioni, a fronte di un totale dell’attivo patrimoniale superiore al miliardo (1.092 milioni di euro). Ciò ha consentito per l’anno in corso di destinare ai fondi per le attività di erogazione a favore del territorio regionale per un importo complessivo pari a 34 milioni di euro, costituito da 28,9 milioni di euro del risultato di gestione, cui vanno aggiunte risorse per 5,1 milioni di euro accantonate per finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale: 18,5 milioni sono ripartiti tra i tradizionali settori di intervento (arte, attività e beni culturali; ricerca scientifica e tecnologica; volontariato, filantropia e beneficienza; salute pubblica, medicina preventiva e riabilitativa; sviluppo locale ed edilizia popolare; educazione scolastica). Nel 2021 sono stati attivati 1.269 progetti, per un importo complessivo di 25,2 milioni di euro.

Il risultato, superiore alle previsioni iniziali, consentirà di confermare, ed eventualmente incrementare, gli impegni erogativi per il triennio 2022-2024 che sono pari a oltre 67 milioni di euro. La Fondazione ha inoltre destinato 7,5 milioni per l’istituzione di un fondo riservato a erogazioni strategiche e multisettoriali da utilizzarsi nel triennio 2022-2024.


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