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Sanità & Ricerca

Apnee sonno, giovane biologa dimostra correlazione con micro-Rna

Alessia Mongelli, del Laboratorio di epigenetica dell'IRCCS Maugeri Pavia, premiata al recente meeting scientifico "CardioRNA COST Action CA17129". Questi specifici disturbi respiratori del sonno colpiscono 6 milioni di italiani, con costi sociali enormi. L'Associazione Apnoici a convegno il 18 giugno

di Giampaolo Cerri

Sono circa 6milioni gli italiani che soffrono di apnee notturne, secondo l'Associazione apnoici italiani (che organizza il proprio congresso nazionale il prossimo 18 giugno) . Un disturbo che colpisce anche i giovani e che spesso rende la vita difficile a chi ne soffre, con costi sociali importanti.

E una ricerca sulla correlazione fra apnee e microRNA, di cui è autrice una giovane ricercatrice del Laboratorio di Epigenetica dell'IRCCS Maugeri Pavia, presentata al recente III Incontro internazionale CardioRNA COST Action CA17129, svoltosi proprio nella città pavese, ha suscitato un notevole interesse, fino a essere premiata nel contest organizzato durante la tre giorni.

È stato l’incontro di un network europeo multidisciplinare che coinvolge i ricercatori, medici e partner industriali al fine di aggiornare sulle conoscenze sulla trascrittomica, ovvero la totalità di RNA prodotto a livello cellulare, e produrre e comparare risultati solidi.

A essere premiata è stata Alessia Mongelli, biologa molecolare, da quattro anni operativa presso il Laboratorio di Epigenetica dell’IRCCS Maugeri di Pavia, diretto dal professor Carlo Gaetano.

Lo studio condotto da Mongelli, supervisionato da Maria Teresa La Rovere, direttore del Dipartimento di Cardiologia, in collaborazione con Francesca Fanfulla, responsabile del Servizio di Medicina del Sonno, riguarda la modulazione di piccole molecole di RNA (microRNA) che hanno una funzione regolatoria della sintesi delle proteine all’interno delle cellule. I soggetti di questa ricerca sono pazienti affetti da apnea ostruttiva del sonno (Osa) con, associata o meno, una placca aterosclerotica a livello delle carotidi. Nel dettaglio, nei soggetti patologici si osserva una significativa riduzione di uno specifico microRNA rispetto i soggetti sani.

"Tuttavia, Mongelli", si può leggere in una nota della Maugeri, "ha dimostrato che, dopo sei mesi di trattamento dei pazienti attraverso l’applicazione del dispositivo medico che migliora la respirazione durante il sonno, non solo migliorano i parametri clinici ma anche i livelli del microRNA vengono ristabiliti tanto da essere indistinguibili dai soggetti sani. La ricerca ha indagato inoltre sull’espressione genica di fattori correlati al rischio cardiovascolare. Anche in questo contesto, il trattamento durante il sonno, migliora i parametri molecolari tanto da raggiungere i livelli dei soggetti sani".

Lo studio è stato condotto grazie ai contributi della Ricerca Corrente della Rete Cardiologica degli IRCCS. Il risultato ottenuto, salutato con entusiasmo dai colleghi, porterà adesso la dott.ssa Mongelli a proseguire lo studio al fine di comprendere meglio la dinamica ed i meccanismi molecolari associati ai disturbi dell’apnea ostruttiva del sonno e della placca carotidea.

La foto in apertura è di engin akyurt on Unsplash


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