Solidarietà & Volontariato

Donne per le donne, un esercito rosa per le pazienti operate al seno

Analisi di Pwc sugli enti aderenti a Europa Donna Italia: dei 4.533 soci attivi in 142 associazioni, otto su 10 sono volontarie, età media 54 anni. Sono la parte più impegnata, quasi militante, di una base di oltre 100mila associati. Hanno svolto 285mila ore a supporto di chi è colpito da tumore alla mammella e 2,8mila per la formazione in materia di advocacy, accoglienza, contabilità, fundraising, innovazioni terapeutiche. E raccolto più di 9.201.000 euro

di Giampaolo Cerri

Sono 4.533, con un’età media di 54 anni, donne in oltre otto casi su 10 e nel 2021 hanno dedicato al volontariato oltre 285 mila ore: è la fotografia delle persone che si impegnano maggiormente nelle associazioni dedicate alle donne colpite dal tumore al seno, su 101mila iscritti.

Dati che emergono dall'analisi che PwC ha fatto delle associazioni che aderiscono a Europa Donna Italia e presentata nei giorni scorsi a Milano da Gaia Giussani, ESG director PwC Italia. Un'analisi che fa riferimento all'anno 2021 e alla quale ha partecipato il 79,8% degli enti aderenti della rete di Europa Donna Italia (nel 2020 il tasso di risposta ai questionari era stato del 58,5%) inclusi 22 comitati Associazione Nazionale Donne Operate al Seno – Andos, che anche quest’anno hanno contribuito all’analisi.

"Lo scorso anno", spiega una nota, "il 62% dei volontari ha dedicato 2,8mila ore alla formazione in materia di advocacy, accoglienza, contabilità, management del terzo settore, fundraising, innovazioni terapeutiche e sperimentali, bisogni e problemi dei familiari e ruolo del caregiver, restituendo un quadro di volontarie professionali e preparate, in altre parole un interlocutore qualificato per contribuire alle scelte di istituzioni e società scientifiche. Nel 2021, le 142 associazioni che hanno partecipato all’analisi hanno raccolto più di 9.201.000 euro. Il 5% di questi fondi è rappresentato dalle quote associative (quest’anno la rete conta 101.403 soci iscritti), ovvero quote che persone fisiche o altre associazioni versano per aderire all’associazione stessa".

Per Rosanna D’Antona, presidente di Europa Donna Italia: "La voce delle pazienti è diventata parte del sistema sanitario, ma non faremmo un buon lavoro se, concentrandoci solo sulle pazienti, non ci impegnassimo nel consolidare le relazioni con tutti gli altri stakeholder del sistema sanitario per comprendere cosa si attendono dalla collaborazione con le associazioni pazienti presenti in tutte le regioni italiane. Le loro voci", racconta D'Antona, "raccolte nell’Analisi 2021 ci restituiscono la qualità e l’importanza di quello che facciamo e ci aiutano a capire come possiamo essere sempre più integrate ed utili per fare scelte giuste e appropriate".

Francesco Ferrara, partner PwC Italia e ESG Leader spiega che “PwC ha supportato Europa Donna Italia su quattro aree di lavoro: l’ampliamento del perimetro di rendicontazione, le attività di engagement degli stakeholder, l’analisi della qualità dei dati e la valorizzazione e il consolidamento delle informazioni. Il supporto offerto nella misurazione del valore generato è coerente con il nostro purpose: rappresenta il nostro modo di contribuire all’individuazione di soluzioni virtuose in contesti complessi, mettendo a disposizione le nostre competenze e accompagnando le organizzazioni in un percorso di consapevolezza del proprio operato, attraverso metodologie strutturate e consolidate, a beneficio di tutta la società”.

La foto in apertura è di Rebekah Vos su Unsplash


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