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“CineAriaAperta”, una piattaforma di cinema per i detenuti pugliesi

“CineAriaAperta” è la prima piattaforma gratuita digitale in Italia di cinema messa a disposizione agli istituti penitenziari di Puglia. L’iniziativa, che punta sviluppare riflessioni e dibattiti attraverso il cinema tra detenuti e detenute, è sviluppata dalla cooperativa Nuovo Fantarca e cofinanziata dal Garante Regionale dei diritti delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà

di Emiliano Moccia

C’è il film “Le invisibili”, che affronta il tema delle donne senza dimora. O “Capitain Fantastic”, che aiuta a riflettere sull’educazione dei figli e della famiglia. “Babylon Sisters”, che parla di solidarietà, di immigrazione, di diritto alla casa. E tante altre pellicole cinematografiche, dieci lungometraggi ed altrettanti corti, a disposizione dei detenuti e delle detenute degli istituti penitenziari di Puglia che potranno avvicinarsi al cinema, alla sua magia, alle sue storie. Merito del progetto “CineAriaAperta”, la prima piattaforma gratuita digitale in Italia di cinema destinata alle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale all’interno degli istituti penitenziari di Puglia. La piattaforma è stata sviluppata dalla cooperativa Nuovo Fantarca e cofinanziata dal Garante Regionale dei diritti delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà – Puglia. Uno strumento per diventare finestra sul mondo fuori, contribuendo ad allargare le visioni, a favorire momenti di riflessione e dibattiti per trasformare un tempo morto in tempo vivo e produttivo.

«Si tratta di film che con approccio leggero ma ricco di contenuti, vogliono stimolare percorsi culturali diversi rispetto a quelli a cui magari sono abituati i detenuti e le detenute, e far riflettere su queste tematiche offrendo un cinema di qualità» spiega Rosa Ferro, presidente della cooperativa Il Nuovo Fantarca. «Quello che abbiamo attivato con gli istituti penitenziari è un esperimento. Abbiamo chiuso i contratti con le case di distribuzione cinematografiche fino al mese di gennaio 2023 per vedere gli sviluppi dell’iniziativa, per capire se il progetto è utile alla popolazione carceraria, in modo da valutare se implementarlo o meno. Nelle carceri non mancano le offerte audiovisive, ma in questo caso quelle che proponiamo sono delle scelte un po’ guidate, che spaziano su generi diversi che vanno dall’avventura al fantasy, dal romanticismo al razzismo, dalla commedia sociale all’identità di genere».

Le direzioni delle carceri pugliesi che aderiscono al progetto, dunque, potranno accedere direttamente alla piattaforma www.cineariaperta.it e proporre la visione dei film all’interno della propria struttura attraverso una password che viene loro fornita dalla cooperativa. In base agli spazi a disposizione, come alle aule informatiche, auditorium o sale teatro, ogni penitenziario potrà organizzare al meglio la visione dei film al momento in catalogo. «L’intento sarà quello di consentire l’accesso strutturale al bello che c’è “fuori”. Non sarà solo svago» chiarisce Pietro Rossi, Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà di Puglia «semmai divertimento nel senso vero del suo etimo: diversione dalla realtà del momento ma attraverso la riflessione stimolata anche da chi accompagnerà la visione e la lettura delle opere facilitando il dibattito». Oltre alla visione dei film, infatti, «abbiamo immaginato anche dieci incontri in presenza con i detenuti e le detenute per parlare con loro, per creare un’occasione di dibattito, per riflettere su ciò che hanno visto o che vedranno» sottolinea Ferro.

“CineAriaAperta” segue l’innovativo progetto che da due anni il Nuovo Fantarca porta negli istituti pediatrici italiani per garantire ai piccoli malati la possibilità di accedere a produzioni cinematografiche di un certo livello, anche per vivere al meglio il periodo di degenza, in alcuni casi anche piuttosto lungo tra ospedale e cure domiciliari. Ora anche questa iniziativa si amplia attraverso il progetto europeo “Cinema in Ospedale”, cofinanziato da Creative Europe in rete con altre sei associazioni attive a livello europeo. «Nodo centrale di questa attività è quello del cinema e dell’educazione all’immagine di qualità per bambini e ragazzi, che si muove in un contesto speciale come quello ospedaliero e incontra così ambiti come quello del Welfare e della Cultura, garantendo al tempo stesso i diritti dei bambini» aggiunge Ferro.

Oltre alla Puglia, hanno aderito al progetto anche il Bambin Gesù di Roma e l’ospedale pediatrico di Monza a cui si aggiungerà da settembre la Rete Nazionale di Scuola in ospedale. La nuova programmazione 2022–2024 prevede anche il coinvolgimento dell’Università Cattolica di Milano – Settore disciplinare Media Education. Sulla piattaforma www.cinemainospedale.it sono disponibili 92 titoli, in 12 lingue diverse sia con film di animazione che documentari e di finzione, destinati a fasce d’età comprese fra i 3 e i 15 anni. Anche in questo caso, la visione dei film è lasciata all’organizzazione dell’ospedale aderente.