Ai Cantieri della Zisa le idee sono circolari e creano comunità

Tre giorni di passeggiate di quartiere, urban game, video proiezioni e concerti per festeggiare la creazione di un nuovo luogo di comunità. I Cantieri Culturali alla Zisa proseguono il loro percorso per diventare sempre più spazio pubblico costruito insieme alla comunità locale

di Gilda Sciortino

Da “cittadella della cultura d’élite” a luogo accessibile a tutte e tutti. Così si sono trasformati i Cantieri Culturali alla Zisa dove, grazie al progetto “Piazza Bausch”, vincitore dell’avviso pubblico “Creative Living Lab – 3 edizione” promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, i cittadini hanno potuto pensare e realizzare uno spazio nel quale il concetto di comunità è espresso pienamente ed è in continuo divenire grazie a continui impulsi auto rigeneranti.

Insieme agli abitanti dei quartieri Zisa e Noce, infatti, l’area sulla quale si affaccia il Cre.Zi. Plus. – ex mensa delle Officine Ducrot trasformata in spazio di creazione collettico – è stata ripensata in un ottica di condivisione circolare che immette e veicola idee che diventano linfa vitale per tutti. A favore questo processo, l’apertura permanente di un nuovo ingresso all’area, su via Perpignano 100, che faciliterà l’accesso ai Cantieri Culturali a centinaia di persone che abitano nelle zone limitrofe.

«Sembra strano ma la banale apertura di un cancello dal qual possono accedere solo i pedoni – afferma Filippo Pistoia, fondatore di CLAC ETS, capofila del progetto "Piazza Bausch" – sta dando modo di riattivare il tessuto urbano di questa parte dei quartieri, riposizionando i Cantieri Culturali come area attraversabile e non più come un monolite invalicabile circondato da alte mura».

Un percorso che dal 10 aprile scorso vede gli abitanti dei due quartieri coinvolti in un progetto partecipativo che li ha condotti ad esprimere le loro idee. I "desiderata" degli abitanti, infatti, si sono focalizzati sugli elementi di arredo per la socializzazione, come panche e tavoli per pranzi sociali di quartiere, e sugli apparati di info-grafica per esplicitare e far conoscere a tutti la lunga storia, con le tante trasformazioni avvenute, dell’Ex Mobilificio Ducrot.

A realizzare le idee emerse dai laboratori di co-progettazione sono stati gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Palermo, una delle istituzioni protagonista della rinascita culturale dei Cantieri alla Zisa, che, condotti dai loro professori, hanno prodotto arredi urbani, elementi di segnaletica, apparati di comunicazione ambientale e video racconti del progetto.

Senza dimenticare che l’unione tra il progetto “Piazza Bausch” e il progetto educativo “Gesti Innovativi”, realizzato grazie al contributo dell’8 perMille della Chiesa Valdese, ha permesso a EDI Onlus, partner del progetto, di coinvolgere, per la sistemazione di panche e aree verdi, anche i ragazzi segnalati dall’Ufficio di Servizio Sociale per i Minorenni di Palermo.

«I ragazzi coinvolti – spiega Alessia Maso, pedagogista di EDI – hanno colto il valore del proprio compito mettendo grande impegno nell’imparare a usare attrezzi di falegnameria, ma anche nel lavoro sul campo, realizzando alcuni dei desideri della comunità locale. Questo ci permette di guardare al futuro con fiducia nella trasformazione di cui ognuno di noi può essere artefice».

E per dare ancora più forza a un processo che vuole costruire percorsi capaci di abbattere muri e rendere accessibili gli spazi, sino al 21 luglio i Cantieri Culturali alla Zisa saranno sede di una tre giorni di passeggiate di quartiere, urban game, video proiezioni e concerti. Un’occasione per festeggiare la creazione di un nuovo luogo di comunità.

Sarà, per esempio, possibile partecipare a un urban game progettato da "U’Game", uno dei partner del progetto. Nel gioco di Piazza Bausch si percorreranno le tappe dell’epopea della fabbrica Ducrot, fino allo smarrimento del suo ruolo produttivo e alla recente nuova incarnazione in luogo di produzione culturale. Grazie al suo gioco site specific, Piazza Bausch si propone come luogo ludico della città di Palermo e definisce un ruolo comunicativo ed educativo degli spazi pubblici che può diventare esemplare per l’intera città.

Un cluogo, quindi, del quale riappropriarsi pacificamente facendolo proprio per un percorso di ibridazione culturale che punta a cambiare il modo di vedere e considerare i contesti urbani nei quale essere cittadini attivi protagonisti dei cambiamenti.