Sezioni

Attivismo civico & Terzo settore Cooperazione & Relazioni internazionali Economia & Impresa sociale  Education & Scuola Famiglia & Minori Leggi & Norme Media, Arte, Cultura Politica & Istituzioni Sanità & Ricerca Solidarietà & Volontariato Sostenibilità sociale e ambientale Welfare & Lavoro

Media, Arte, Cultura

Un premio fotografico per raccontare i diritti delle donne

Il prestigioso Premio Amilcare G. Ponchielli dedicato alla fotografia arriva alla sua XVIII edizione e si amplia con una partnership insieme a WeWorld. Novità di quest’anno è la “Menzione speciale WeWorld" per il miglior progetto fotografico sul tema dei diritti delle donne e della parità di genere

di Redazione

Il prestigioso Premio Amilcare G. Ponchielli dedicato alla fotografia arriva alla sua XVIII edizione e si amplia con una partnership insieme a WeWorld, organizzazione che da 50 anni lavora in Italia e nel mondo con progetti di Cooperazione allo Sviluppo e Aiuto Umanitario per garantire i diritti delle comunità più vulnerabili a partire da donne, bambine e bambini.

Il premio, istituito in ricordo del primo photo editor italiano, è ideato, organizzato e promosso dal GRIN (Gruppo Redattori Iconografici Nazionale APS-ETS), associazione professionale nata nel 2002, premierà il miglior progetto fotografico pensato per la pubblicazione su un giornale, un sito web o un libro. Novità di quest’anno anche la “Menzione speciale WeWorld" per il miglior progetto fotografico sul tema dei diritti delle donne e della parità di genere.

“La menzione speciale – sostiene Anna Acquistapace, presidente del GRIN – nasce dalla volontà condivisa insieme a WeWorld, di dar luce a queste tematiche che, da tempo stanno a cuore ai fotografi che hanno sempre più bisogno di visibilità e riconoscimento".

“Raccontare le ingiustizie, le disparità sociali e la lotta per i diritti è parte stessa del cambiamento necessario per costruire un mondo più equo – spiega Andrea Comollo, responsabile comunicazione di WeWorld – Come organizzazione siamo abituati a raccontare su nuovi e vecchi media i nostri interventi sul campo. Siamo convinti che – grazie al lavoro profondo e ricercato di chi sa catturare la potenza di un istante – la fotografia riesce a restituire al pubblico la complessità delle storie che incontriamo. È per questo che siamo orgogliosi di essere al fianco del GRIN nel Premio Ponchielli, per valorizzare sempre di più il ruolo fondamentale di fotografi e fotografe in Italia e nel Mondo”

Il Premio della XVIII edizione sarà attribuito da una giuria presieduta per la prima volta nella storia del Premio da un editore, Claudio Corrivetti, Postcart Edizioni e composta da: Paolo Woods, fotografo e direttore artistico di Cortona On the Move, Andrea Comollo, responsabile comunicazione di WeWorld, Mariuccia Stiffoni Ponchielli, Nicolò Filippo Rosso vincitore del Premio Ponchielli 2021 e tre membri del GRIN, Manila Camarini, Antonio Carloni, Simona Ongarelli.

Il progetto vincitore del Premio Ponchielli verrà premiato con un riconoscimento di 5.000 euro (cinquemila//00 euro) e una mostra che si terrà nel 2023. Il progetto vincitore della menzione speciale WeWorld sarà esposto durante il WeWorld Festival che si terrà nel mese di maggio a Milano.

Il Premio è aperto a fotografe e fotografi i italiane/i o residenti in Italia. La/Il candidata/o potrà presentare massimo due progetti, anche già pubblicati. La partecipazione è gratuita e la scadenza per presentare i lavori è lunedì 19 settembre 2022. QUI tutte le informazioni e le modalità di partecipazione.

Credit Foto Apertura Nicolò Filippo Rosso vincitore del Premio Ponchielli 2021. Una bambina osserva dal finestrino di un autobus in Honduras, vicino al confine occidentale con il Guatemala, il 15 gennaio 2021. Nonostante la chiusura delle frontiere dovuta al COVID-19, i rifugiati e i migranti dall'America centrale hanno continuato a fuggire dai loro paesi e a dirigersi a nord durante il 2020 e il 2021. Nel novembre 2020, gli uragani Eta e Iota hanno colpito l'America Centrale e inondazioni e smottamenti hanno causato 9,3 milioni di vittime, alimentando un aumento del flusso migratorio verso gli Stati Uniti.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA