Politica & Istituzioni

Energia, Legambiente presenta la sua agenda per il clima

Dal palco di Festambiente, il festival di Legambiente, l'associazione ambientalista presenta la sua agenda - da consegnare in dote al prossimo governo - per gestire in modo efficace la transizione energetica

di Redazione

Il taglio dei sussidi pubblici alle fonti fossili, la velocizzazione degli iter autorizzativi degli impianti a fonti rinnovabili, l'aggiornamento del Piano nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC) ai nuovi obiettivi europei di decarbonizzazione del RepowerEU, ma anche l'approvazione di un Piano nazionale sull'adattamento climatico – in standby dal 2018 –, l'urgenza di definire il quadro normativo per realizzare le comunità energetiche e di mettere a bando velocemente le risorse destinate all'agrivoltaico che produce energia in agricoltura senza consumo di suolo. Sono alcuni dei punti emersi nei 5 giorni di Festambiente, la festa nazionale di Legambiente che si è svolta a Rispescia, nel Grossetano, dal 3 al 7 agosto, sulle priorità in campo ambientale dei prossimi Governo e Parlamento, all'indomani delle elezioni politiche del 25. Una vera e propria agenda per la lotta alla crisi climatica.
«Siamo in piena emergenza climatica con risvolti evidenti e gravi anche sul territorio nazionale – ha dichiarato Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente – ma il tema è drammaticamente assente nel dibattito della campagna elettorale per le prossime elezioni politiche. La siccità in Pianura Padana, la tragedia della Marmolada, le continue ondate di calore e le distruzioni causate da eventi meteorici estremi sono facce della stessa drammatica medaglia su cui chi si candida a governare il paese per i prossimi 5 anni dovrebbe esplicitare quali soluzioni vuole mettere in campo».

«Invece di usare in modo pretestuoso il dramma dei migranti che fuggono dai loro paesi, spesso per responsabilità dei paesi occidentali, o di parlare di soluzioni al problema dei rincari in bolletta, proponendo un improbabile ritorno al nucleare, l'opzione tecnologica più costosa ormai fuori mercato grazie alla convenienza delle rinnovabili, ci aspettiamo nei prossimi 45 giorni proposte concrete per aiutare famiglie e imprese e per rendere finalmente libero l'Italia dalla dipendenza energetica dall'estero che alimenta tensioni e guerre – ha concluso Ciafani –. È il momento delle proposte sulla vera transizione ecologica che non abbiamo praticato finora. In autunno staremo col fiato sul collo ai nuovi governo e parlamento affinché dalle buone idee si passi ai fatti concreti».


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