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L’abitare e il senso del luoghi al centro del prossimo “Festival dell’Ospitalità”

È il più grande evento del Mezzogiorno dedicato al settore dell’Ospitalità e del Turismo che, dal 30 settembre al 2 ottobre, animerà Nicotera, comune tra Reggio Calabria e Vibo. Giunto alla settima edizione, il "Festival dell'Ospitalità" quest'anno rifletterà su come le trasformazioni tecnologiche riflettono i cambiamenti dell’abitare, ma anche se il tradizionale concetto di turismo è ancora valido per la vita dei territori

di Gilda Sciortino

Sarà “Abitare Connessi” il tema su cui si svilupperà la settima edizione del “Festival dell’Ospitalità” che, anche quest’anno, animerà l’ultimo fine settimana di settembre di Nicotera, cittadina ponte tra due province e due riviere, Reggio Calabria e Vibo.

Dal 30 settembre al 2 ottobre, infatti, professionisti, cittadini, imprese e realtà appartenenti al mondo del turismo si ritroveranno per costruire insieme percorsi dinamici, economici e socio-culturali. Confronti condivisi e costruttivi sulle relazioni umane, snodate tra l’abitare e il senso dei luoghi, il rapporto tra genius loci e trasformazione tecnologica, tra l’idea di spazi e la loro transitorietà, che trasforma i luoghi da turistici in abitabili; le persone in arrivo da semplici visitatori in cittadini temporanei: il tutto in una prospettiva turistica in cui la sfida diventa far coesistere questi modi d'essere e di vivere in modo che si sostengano a vicenda nel rispetto dell’ecosistema e dei bisogni di tutti.

Considerato ormai il più grande evento del Mezzogiorno dedicato al settore dell’Ospitalità e del Turismo, il Festival nasce in Calabria, nel 2015 come risposta ragionata a un’esigenza maturata negli anni ed esplosa d’impeto che era quella di creare un momento di incontro in cui discutere e riflettere su un settore in rapida evoluzione. Un progetto autofinanziato, volto a creare valore per il territorio che lo ospita e valore professionale e personale per chi parteciperà.

«Così come sostiene Giorgio Agamben, filosofo e accademico del nostro tempo – affermano Francesco Biacca e Danilo Messineo, founder di Evermind Società Benefit e ideatori del "Festival dell’ Ospitalità" insieme al gruppo di professionisti della comunicazione e del digitale che animano l’APS Progetti Ospitali -, abitare significa creare, consolidare e intensificare abiti e abitudini, modi di essere e di vivere. Un punto di partenza consapevole delle dinamiche del nostro tempo – continuano – che innesca relazioni tra gli spazi liquidi del virtuale e la reale esigenza di abitare i luoghi come spazi funzionali alla vita lavorativa e sociale».

Un team che si è negli anni rafforzato, quello che promuove il Festival e per il quale era inevitabile dotarsi anche di un Manifesto, un decalogo di principi che animano le buone pratiche per un turismo più consapevole, sostenibile, partecipativo e incentrato sull’uomo e le relazioni.

L’ospitalità, la reciprocità, il viaggio, l’identità di un luogo, la capacità di creare valore, il benessere, la consapevolezza, l’arte e la tecnica, il cambiamento: sono i i valori che fanno parte di un libretto di istruzioni che racchiude una filosofia che vuole ispirare e guidare operatori del settore e le comunità alla riflessione su una parola così densa ma spesso inflazionata.

«La chiave del Festival – concludono Biacca e Messineo – rimane la prospettiva turistica e di sviluppo economico e sociale dei luoghi con al centro le persone».

Tante le domande in campo per questa settima edizione del “Festival dell’Ospitalità”, alle quali si cercherà di dare risposta per capire tutti insieme quanto le trasformazioni tecnologiche riflettono i cambiamenti dell’abitare i luoghi e quanto queste influenzano le relazioni umane e la scelta del tornare e del restare nei luoghi di origine. Ma anche per riflettere su quanto, il tradizionale concetto di turismo, sia ancora valido per la vita dei territori.

Scontato da dire, epicentro di tutto rmane il Sud dell’Italia, la Calabria in particolare, cuore del Mediterraneo, che fa costantemente i conti con spopolamenti e contaminazioni.


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