Comitato editoriale

Cives ad Curam. Prendersi cura del bene comune

A partire da quest’anno AISM, con la partnership di Prioritalia, rilascia l’attestato delle competenze civiche raggiunte dai ragazzi in servizio civile universale. Un titolo che attesta il risultato di un percorso di apprendimento e di crescita

di Redazione

A partire da quest’anno AISM, con la partnership di Prioritalia, rilascia l’attestato delle competenze civiche raggiunte dai ragazzi in servizio civile universale. Un titolo che attesta il risultato di un percorso di apprendimento e di crescita maturato attraverso l’esperienza di un anno di servizio civile durante il quale l’impegno verso il bene comune e la difesa della patria costituisce occasione unica di acquisizione e potenziamento di competenze personali.

Un percorso che si colloca nel quadro dei principi cui si ispira il Servizio Civile: “rispondere al dovere costituzionale di “solidarietà” (art 2) e di difesa della patria (art.52) che ogni cittadino ha come individuo che appartiene ad una collettività”

A conseguire questo attestato sono stati ad oggi 144 ragazzi uscenti dal servizio civile e lo riceveranno i 267 ragazzi appena entrati in AISM.

Questo modello di attenzione delle competenze civiche rientra in un progetto più ampio di AISM sul servizio civile universale calandosi negli obiettivi dell’Agenda SM e patologie correlate 2025 e nella rinnovata Carta dei Diritti delle persone con SM che include il diritto all’educazione ed alla formazione, declinato anche nel diritto ad accedere al sistema di competenze e conoscenze civiche e trasversali e a esperienze di servizio civile e cittadinanza attiva.

Un servizio civile che risponde pienamente, allargando ulteriormente lo sguardo, all’obiettivo 16 dell’Agenda ONU 2030: promuovere società pacifiche, istituzioni solide, giustizia vera.

Come richiama il nome del progetto, Cives ad Curam, il progetto forma e riconosce “cives”, cittadini, che hanno a cuore la costruzione concreta di una comunità fatta di legami solidi e di coesione sociale, scegliendo di non restare passivi davanti alle infinite sfide che viviamo ogni giorno e di mettersi in gioco in prima persona per l’interesse generale (“ad curam”).

Ad accompagnare il rilascio dell’attestato di competenze civiche, AISM, insieme a Fondazione Prioritalia e con il contributo di ASVIS, hanno redatto un booklet che ha lo scopo di disseminare una cultura di cittadinanza attiva e responsabile proprio attraverso la condivisione del modello di messa in trasparenza, emersione, attestazione delle competenze civiche. Uno strumento informativo già disponibile sul sito di AISM, di Prioritalia e di ASVIS, che verrà distribuito alle istituzioni, a tutti gli stakeholders e ai ragazzi in servizio civile in AISM e sarà presente nelle 98 sedi AISM sul territorio, oltre ad essere messo a disposizione nelle diverse occasione a tutti gli interessati, incluse università, enti di ricerca, etc.

Il booklet racconta l’ispirazione, i valori, ma anche i processi e i metodi attraverso cui AISM arriva oggi a riconoscere, valorizzare e attestare per i giovani che svolgono servizio civile in associazione, le competenze di “cittadini che sanno prendersi cura del bene comune”.Per dare il giusto valore all’esperienza di servizio civile in AISM sono state identificate quattro aree fondamentali di riferimento: relazioni interpersonali, autonomia, appartenenza associativa, cittadinanza attiva. Le competenze che vengono valutate nelle quattro aree sono: empatia, intelligenza culturale, ascolto attivo, lavoro di gruppo; responsabilità e affidabilità; problem solving; flessibilità, capacità organizzative; condivisione dei valori associativi e senso di appartenenza ad AISM; senso civico e partecipazione attiva.

Il servizio civile per AISM è un investimento di cultura e un esercizio di sostenibilità che nasce dal coinvolgimento dei cittadini. Il PNRR lo ha rilanciato ed ora, dopo anni di richieste, esiste una stabilità nei finanziamenti. “Dobbiamo dare l’opportunità a tutti i giovani di fare questa esperienza. Come ente del terzo settore dobbiamo preservare questo istituto. In questa fase di ricostruzione dopo la pandemia, in una fase in cui abbiamo un conflitto alle porte dell’Europa ma anche tanti conflitti nel resto del mondo, anche con il servizio civile possiamo supportare l’emergenza e lavorare su quella fase di ricostruzione e riconquistare la fiducia del nostro Paese ed essere portori di pace, difendendo la patriadichiara Paolo Bandiera Direttore Affari Generali e Relazioni Istituzionali AISM. E aggiunge “Sussidiarietà e solidarietà sono le parole-chiave del servizio civile. Il cittadino è una persona capace di solidarietà, parte di un sodalizio, attore di corresponsabilità. Noi tutti, non solo i giovani in servizio civile, ma anche coloro che come noi ogni giorno vivono e animano il servizio civile dentro gli Enti, con diversi ruoli e responsabilità, abbiamo questa sfida davanti: diventare sempre più corresponsabili della cosa pubblica, anche attraverso il servizio civile ed esercitare concretamente-forme di coprogrammazione e coprogettazione e partecipare alle sfide del nostro paese”.

L’intero percorso di certificazione e il booklet sono stati realizzati con il contributo essenziale di Fondazione Prioritalia, nata nel 2017 da parte di Manageritalia e Cida, per promuovere l’impegno civile e sociale della comunità manageriale in una logica di restituzione di valori e competenze a supporto di progettualità innovative e concrete a beneficio del territorio.

Questo progetto innovativo, questa sperimentazione con AISM ha lo scopo di rendere consapevoli e responsabili le giovani generazioni alla vita civile e lavorativa per un futuro più equo e inclusivo anche attraverso forme di democrazia partecipata. Ed è questo l’impatto che questo progetto avrà sulla collettività. L’attestazione delle competenze maturate che daremo a ogni ragazzo alla fine del suo percorso consegna al giovane uno strumento potente di autoconsapevolezza sul cammino percorso e sui risultati raggiunti. Questo strumento non è solo patrimonio per i giovani ma può diventare un modello di rigenerazione per tutti gli attori del volontariato. Modello per far riflettere sulle competenze chiave e sui valori distintivi che sono alla base del loro agire collettivo. Ci auguriamo che i risultati di questa sperimentazione AISM e Prioritalia siano incoraggianti e che possano favorire la replicabilità da parte di altre associazioni”, dichiara Marcella Mallen Presidente Prioritalia e ASVIS.