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Il tour che a Catania sancisce la nascita di “Sicilia che cambia”

Festeggerà i suoi primi 10 anni di vita a Catania dove, dal 20 al 24 settembre, "Italia che cambia" rifletterà insieme alle tante realtà che in questo primo decennio hanno dimostrato di volere costruire un mondo migliore, un nuovo modello di vivere e di agire. Sarà anche l'occasione per ufficializzare la nascita della redazione siciliana e di una cooperativa che darà ancora più vita a idee, impulsi, progetti

di Gilda Sciortino

Un viaggio lungo 10 anni che nasce diciamo pure da un sogno, quello del giornalista Daniel Tarozzi che voleva scoprire e mettere in rete persone che, di fronte alle difficoltà, non si piangono addosso o di arrendono, ma trovano soluzioni capaci di costruire un mondo migliore attraverso buone prassi e un nuovo modello di vivere e di agire.

Un viaggio durato sette mesi e sette giorni, raccontato nel libro “Io faccio così” ma che ha anche dato vita a un progetto editoriale una cooperativa e la redazione diItalia che cambia”, scrigno di storie, narrazioni, progetti, percorsi rappresentativi di un Paese veramente unico dal punto di vista delle energie che lo portano avanti.

Un portale nato per raccontare, mappare e mettere in rete chi produce un cambiamento positivo dal basso del nostro Paese, andando in direzione di una maggiore sostenibilità ed equità economica, sociale, ambientale, culturale.

«Dieci anni sono una tappa importante – spiega Selena Meli, responsabile di “Sicilia che Cambia”, che lo scorso 14 giugno ha aperto ufficialmente la sua redazione a Catania dove ha ora anche sede una cooperativa sia perché per un progetto non è così scontato arrivarci, sia perché questo ha messo in moto negli ultimi mesi cambiamenti strutturali e profondi che riguardano anche la Sicilia, sviluppando il progetto che rimane sempre giornalistico. Così come quando è partito volendo raccontare la rete dell’Italia del cambiamento, fatta da imprese italiane che si assumono la responsabilità della loro vita. Un progetto che parla di economia solidale, di difesa del territorio e di tutto quello che contribuisce a costruire un mondo equo sostenibile».

Più di tremila i progetti dei quali “Italia che cambia” ha parlato in questi dieci anni, tracciando una mappa che ha messo in rete persone, associazioni, progetti capaci di fare la differenza.

«Ci piace parlare non solo di associazionismo e di terzo settore, ma anche d’imprese perché sono fatte dai cittadini e se cambiano le imprese cambia in qualche modo anche la società civile. Il nostro è un giornalismo costruttivo che parla di problemi ma sempre cercando di trovare le soluzioni e costruire alternative possibili, non fermandoci al mero problema».

Un portale pietra miliare nel racconto di un Paese che vuole ripartire dalla Sicilia per dimostrare di sapere essere protagonista del proprio cambiamento.

L’innovazione si fa davvero al sud: in Sicilia, in Sardegna, in Puglia, in tutto il Sud – scrive la redazione – Che si faccia anche al Nord, lo sappiamo già. Molte delle storie più innovative e vincenti raccontate in questi anni nascono proprio nel Sud”.

Un percorso di crescita anche e soprattutto per chi la narrazione deve farla sua prima di poterla condividere con gli altri. Ecco perché era importante celebrare questi primi 10 anni ripercorrendo nuovamente l’Italia con il camper di Daniel Tarozzi e quello di Cocovan. Partenza il 9 da Alto, in provincia di Cuneo, come nel 2012, per dedicare un giorno ad ogni anno della storia di "Italia che Cambia", intrecciandola con l’analisi dei macro cambiamenti attraversati, osservati e raccontati in questi anni.

Ma è a Catania che il camper con tutto il suo staff darà fuori alle polveri festeggiando dal 20 al 24 settembre questi due primi decenni di vita. Lo farà sancendo l’ufficialità dell’apertura della redazione siciliana e della nascita della cooperativa che faranno base a “Isola Catania”, Hub di innovazione sociale che ha sede a Palazzo Biscari, uno dei più antichi e importanti beni storici di Catania. Un luogo, una sede dalla quale lo slogan “Sicilia capitale d’Italia”, vuole essere la “provocazione” di "Italia che Cambia" per mettere il sud in alto, rompere lo stereotipo che vuole che tutti parlino di sud mentre vivono al nord.

Cinque giorni di riflessioni, dibattiti, incontri e confronti su temi che chiamano in causa i più disparati attori della nostra società.

Giusta conclusione di questo viaggio dove lo staff di “Italia che Cambia” parlerà e si confronterà suoi suoi primi “10 anni attraverso l’Italia che Cambia” (alle 18 di martedì 20 settembre) attraverso un dialogo sulle sfide del nostro tempo come anche sul ruolo dell’informazione nei prossimi dieci anni. Al confronto sull’”Impresa che cambia l’Italia e il mondo” (alle 10 di mercoledì 21 settembre) prenderanno parte dieci tra i protagonisti di un altro modo di fare impresa in Italia per confrontarsi con la redazione sulle sfide, le prassi, le possibilità e le difficoltà dei nostri tempi. “Perché cambiare l’economia è davvero “un’impresa”, ma insieme possiamo farcela!”. Saranno presenti: Isola Catania, Federculture – Confcooperative, Banca Etica, Tara Facilitazione, Sardex spa, Tea Natura, InVento Innovation Lab, ènostra, Addiopizzo Travel.

Sicilia capitale di Italia” è il tema dell’incontro in programma alle 18 di giovedì 22 settembre, grazie al quale ripercorrere le tappe di un viaggio in camper alla scoperta dell'Italia che Cambia che sin dall’inizio ha rivelato la Sicilia come territorio straordinariamente ricco di esperienze di cambiamento concreto e tanto all'avanguardia da ribaltare l'immaginario e permettere di sognare un futuro diverso. Partendo dalla certezza che, se cambia la Sicilia cambia il mondo, parteciperanno all’incontro Isola Catania, Addiopizzo Travel, Le Galline Felici, Trame di Quartiere, Zero Waste Italy, Farm Cultural Park, L’Arcolaio, Valdibella, Palma Nana, I Briganti di Librino.

Momento clou di questa avventura tutta siciliana, l’incontro di venerdì 23 tra il team di Italia e15 partner nazionali con i quali discutere a porte chiuse dei prossimi 10 anni e dellaa costruzione di un modello di giornalismo davvero indipendente.

Grande festa al "Giardino delle Biodiversità" di Augusta, il 24 settembre, per concludere in bellezza e leggerezza queste intense settimane di viaggio e di eventi riunendo tutte le persone che sono sulla strada del cambiamento, sognatori desiderosi di realizzare quanto immaginano.

Un grande appuntamento Catania.

«Non volevamo dare semplicemente un messaggio simbolico – conclude Selena Meli . perché ci siamo resi conto che il Sud può essere il motore del cambiamento. Proprio nel Meridione abbiamo raccontato i progetti più belli, consapevoli che c'è tanto lavoro da fare. Vogliamo creare nuovi linguaggi per il Sud perchè le parole sono fondamentali per raccontare i territori in modo più profondo attraverso sinergie con chi abita i territori e sta provando a cambiarli amandoli».