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Un Def senza “pace” e senza “Terzo settore”

Analisi delle ricorrenze delle parole nel primo Documento di economia e finanza firmato dell'esecutivo guidato da Giorgia Meloni: i termini "pace" e "Terzo settore" non compaiono mai. Così come "solidarietà" e "sostenibilità sociale"

di Redazione

Zero, sette, 162. Tenete a mente questi numeri. Il primo si riferisce alla ricorrenza della parola “Terzo settore” nel Def 2023 (in allegato), il Documento di economia e finanza approvato in Parlamento dopo lo scivolone della maggioranza sullo scostamento di bilancio. Cifra tonda: il principale dossier di programmazione politica dello Stato firmato da Giorgia Meloni e dal suo Governo non cita mai il Terzo settore. Il secondo numero si riferisce alla ricorrenza del termine “cooperazione”, che compare sette volte (una nelle note) ed esclusivamente con riferimento alla cooperazione internazionale e allo sviluppo, mai nell’accezione della cooperazione sociale. Centosessantadue infine è il numero delle pagine che compongono il Def.

Altre ricorrenze su parole chiave che spesso fanno bella mostra di sè nei discorsi dei politici e degli esponenti di governo:

  • “solidarietà” compare esattamente nella stessa misura di “Terzo settore”, ovvero mai;
  • “sociale” appare nel testo 17 volte (incluse le tre apparizioni nelle note e le tre nelle appendici). Per fare un raffronto “economico” appare 92 volte, oltre cinque volte di più;
  • “civile” viene scritto in una sola occasione, a pagina 18 in accoppiata con “bellico”;
  • la parola “pace” non compare mai, mentre “guerra” nel Def ricorre 24 volte, la prima volta alla terza riga e sempre in riferimento alla guerra in Ucraina;
  • “ambiente” compare tre volte, la prima nelle note a pagina 67, le altre due volte in altrettante tabelle. Mai nel testo del documento;
  • Molto più usato il termine “sostenibilità” (69 ricorrenze), ma quasi esclusivamente inteso come sostenibilità economica o del debito. Una sola volta si parla di “sostenibilità ambientale” e mai di “sostenibilità sociale”;
  • “lavoro” compare 73 volte;
  • si parla di “povertà” in appena 4 passaggi;
  • il termine “inclusione” ricorre 5 volte;
  • di “giovani” infine si parla sette volte, mentre “minori” ricorre 13 volte, 11 volte come aggettivo (minori entrate, minori spese) e solo due volte come sostantivo, una delle quali in riferimento ai minori non accompagnati a pagina 140;
  • “Sud” e “Meridione” per il Def non esistono, mentre “Mezzogiorno” compare due volte in tabella e una sola volta nel testo a pagina 132.


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