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Blog = biglietti da visita?

Invece dei soliti bigliettini da visita scambiamoci i blog, come negli States. Si é tenuta a Milano la prima Blog Conference italiana.

di Riccardo Bagnato

E così si è tenuta a Milano la prima Blog Conference italiana, al secolo Blog Age, organizzata dal sito Quinto Stato e da il manifesto. Passata la buriana dei primi commenti a caldo, critici nei confronti dell?organizzazione e della qualità del dibattito, non sono pochi i motivi di riflessione. Da un lato l?idea, più o meno condivisa, che il blog rappresenti una sorta di ?biglietto da visita? espandibile e virtuale da cui, col solito italiota cipiglio di chi la sa lunga, “in America”, qualcuno ha detto, “i manager ormai si scambiano il proprio blog invece del biglietto da visita”. Suggestivo; ma quel che conta, vero. Di fatto il blog, evoluzione della vetusta personal homepage in html con ribbon (fiocchetti) d?ogni gusto o colore, scritte sbalestrate e sfondi improponibili, è anzitutto una piattaforma tecnologica che ha permesso a migliaia di persone di aggiornare il proprio sito senza sapere quasi nulla di linguaggi informatici. Ad accorgersi di tutto ciò, niente di meno che il super motore di ricerca Google, il quale a gennaio ha acquistato il più grande aggregatore di blog: Blogger.com Come mai? Per due motivi. I blog, da un lato, sovrabbondano di link esterni, sono molto attivi e attenti al sottobosco di internet, e pertanto aumenterebbero la potenzialità che il motore di ricerca mette a disposizione, garantendo un progressivo miglioramento della mappatura del web. Ma, soprattutto, perché i blog sono a tutti gli effetti microcosmi individuali in cui sono organizzati gusti, temi, indicazioni del futuro consumatore in senso lato. Possedere i biglietti da visita di migliaia di persone non è poca cosa. Conoscerne e monitorarne le abitudini men che meno. A questo si aggiunge che da qualche anno, il guru del web, Tim Berners-Lee, promuove un nuovo progetto. Dopo aver permesso a ognuno di noi, potenzialmente, di avere un luogo, una casa nel cyberspace, ora spinge perché si perfezioni l??architettura d?interni? e parla di web semantico. Cos?è? Cliccare per credere: L’architettura del nuovo web


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