Education & Scuola

«La crisi? La risolvo rimboccandomi le maniche»

di Serena Carta

«Ho fatto ingegneria ambientale a Bologna, poi dopo la laurea sono andato in Danimarca a fare un dottorato. Sono stato a zonzo per l’Europa per qualche anno; e quando mi sono reso conto che il paradiso non esiste da nessuna parte, mi è venuta voglia di tornare a casa, per mettermi in gioco e restituire quello che avevo imparato». Stefano Parmeggiani ha 32 anni e vive a Riccione. Di professione, oggi, fa il divulgatore scientifico: una passione diventata lavoro (e viceversa) che è anche un po’ il suo modo di cambiare il mondo.

Sosteniamoci è il progetto che ha creato per sensibilizzare ragazzi ed adulti sul tema della sostenibilità ambientale. «L’obiettivo? Conoscere i problemi globali di oggi per capire cosa può fare ognuno di noi, nel suo quotidiano, per risolverli. Ma soprattutto, per capire che possiamo risolverli. Perché, come dico sempre, conoscere è sapere di potere».

Nonostante la determinazione, il percorso non è privo di ostacoli: nell’ultimo anno Stefano ha sperimentato format, luoghi, audience diversi per testare la sua idea e trovare feedback positivi. Da freelance si sta muovendo tra Rimini e Riccione, dove propone percorsi nelle scuole insieme a una cooperativa sociale che si occupa di educazione ambientale e ha un programma su Riccione Web Radio. «Sto seminando, spero di fare aprire gli occhi alla gente e di diffondere una coscienza ambientale. Quello che cerco e provo a favorire è la creazione di opportunità per me e per altri nel territorio in cui vivo, a partire da un lavoro capillare di divulgazione e sensibilizzazione scientifica e culturale».

Stefano si fa guidare da una grande fiducia nella conoscenza e nella consapevolezza del mondo che ci circonda. Crede fortemente che la crisi finanziaria sia il risultato di una crisi innanzitutto culturale e ambientale, di un modo di pensare che ci vede “dissociati dalla natura”. «Il mio lavoro deve partire da qui – spiega – non dal mandare il mio cv alle ditte di ingegneria. Ho intitolato il mio progetto Sosteniamoci perché penso che ci sia da rimboccarsi le maniche, senza aspettarsi che qualcuno combatta la crisi, ma per risolverla noi stessi. Io ho scelto di mettermi in gioco e di accettare di rischiare in prima persona».

Abiti in Emilia Romagna e stai andando nella stessa direzione di Stefano? Contattalo!

[Vuoi sentire la storia di Stefano raccontata “a viva voce”? Ascolta il podcast su Capital week-end, minuto 37]

 

 


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