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Offida, il Comune che ha accolto una famiglia siriana grazie ai corridoi umanitari

di Paolo Iabichino

Offida, piccolo comune in provincia di Ascoli Piceno, è il primo comune italiano ad aver attivato e siglato il partenariato che ha permesso di rendere operativo e attivo il programma dei corridoi umanitari facendo sì che la comunità locale potesse accogliere, nelle scorse settimane, una famiglia siriana composta da padre, madre e un bimbo piccolo di soli quattro anni.

I corridoi umanitari, che rientrano nel più ampio progetto Mediteranean Hope, hanno lo scopo di rendere possibile il trasferimento e l’integrazione di migranti che versano in condizioni di particolare vulnerabilità facendoli arrivare nel nostro paese in modo sicuro riconoscendo il diritto di asilo politico.
Un forte intento umanitario quello che sta alla base di questa scelta e che, nel caso di Offida, è ancora più prezioso perché nato dal basso, da un gruppo di cittadini che stanchi di sentirsi circondati da tante cronache negative di cui si scrive e si parla ogni giorno e stanchi di respirare la costante campagna di odio e pregiudizio che si fa sulla vita e la pelle di chi è diverso ha sentito la necessità di attivarsi suggerendo qualcosa di concreto. Un segnale importante che dimostra quanto le persone possano essere speciali, un segnale colto dall’amministrazione comunale di Offida che si è adoperata per coinvolgere la Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia e l’associazione On the Road Onlus dando vita a un percorso lungo e non semplice che ha avuto bisogno di tempo per essere costruito e progettato ma che, lo scorso giugno, ha portato alla stipula della convenzione ufficiale per cui ora, a Offida, c’è una nuova famiglia che ha trovato una comunità pronta ad accogliere, integrare e aiutare. Una comunità che ha fatto propria la parola umanità dandole un significato e un valore profondi tanto che c’è chi ha donato dei mobili per rendere confortevole un appartamento, chi ha dedicato tempo per insegnare l’italiano, chi si è occupato di rendere possibile l’inserimento lavorativo mentre On The Road garantisce sostegno burocratico, la Federazione delle Chiese Evangeliche è in grado di coprire eventuali costi grazie alle proprie donazioni e il comune ha messo a disposizione i servizi scolastici comprensivi di mensa e trasporto per il piccolo di casa.

Offida insegna che tutto è possibile se si hanno volontà e determinazione perché una nuova integrazione si può fare nonostante possa sembrare complesso e difficile, insegna che l’unione fa la forza, che le istituzioni e la società civile possono collaborare insieme in modo positivo e virtuoso, insegna che il cambiamento può e deve partire dalle piccole cose e che una famiglia accolta che si sente parte di una famiglia più grande è il vero valore aggiunto al di là del colore della pelle e delle differenze.

Offida è l’esempio di come l’integrazione non sia solo un sogno ma un sogno che diventa realtà.

I corridoi umanitari rappresentano un modello pilota di “patrocinio privato” volto a utilizzare gli strumenti legislativi a disposizione degli stati membri dell’Unione Europea garantendo ingressi regolari e scongiurando quelli che tutti conoscono per essere i “viaggi della speranza”.

Da febbraio 2015 sono arrivate regolarmente più di 1000 persone provenienti, per la maggior parte dei casi, da Libano ed Etiopia.

Il rinnovo del protocollo di collaborazione è stato definito a fine 2017.

Le istituzioni coinvolte sono il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, il Ministero dell’Interno, Caritas Italiana, Comunità di Sant’Egidio, Federazione delle Chiese Evangeliche e Tavola Valdese insieme alla società civile.

Il modello è stato applicato anche in Francia, Belgio e Andorra.

Storia raccolta da Rossana Cavallari


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