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Il nuovo anno è femmina! Dal carcere una poesia per tutte le donne del mondo

di Elisabetta Ponzone

Per quelli che stanno dentro il 2013 è femmina. In carcere, non è facile parlare di donne. Ancora meno lo è con i detenuti, tutti maschi, della casa di reclusione di massima sicurezza di Milano-Opera.

A fine anno ho portato loro la fotografia di una bambina indiana che reggeva, a occhi chiusi, un cartello con scritto: “Criminals should be punished” (i criminali dovrebbero essere puniti). La stessa immagine campeggiava sulle prime pagine di tutti i giornali nei giorni seguenti la morte della ragazza stuprata da sei uomini il 16 dicembre a New Delhi. L’hanno chiamata Amanat (tesoro), aveva 23 anni, era una studentessa e aveva un fidanzato. Le autorità indiane, dopo una serie di gaffe e silenzi, hanno annunciato che i sei stupratori, in cella, sono stati formalmente incriminati per omicidio. Ora rischiano la condanna a morte.

«Una violenza bestiale che difficilmente potrà essere perdonata. – Afferma Tropi – Le donne non vanno toccate. Mi fanno schifo quegli uomini che lo fanno». Non l’ho mai visto così indignato. Ha continuato a guardarmi fisso negli occhi; non si è rimesso subito a cucire. «Non capisco come possa un uomo pestare una donna, e magari la sua. Per non parlare di chi molesta i bambini. Per quelli va buttata via la chiave!»

Da quasi vent’anni, ogni settimana nel carcere di Opera, si tiene un laboratorio di lettura e scrittura creativa, grazie alla volontà e alla perseveranza della brava Silvana Ceruti e di Alberto Figliola. Per Tropi Silvana è un angelo. Lei è una ex insegnante elementare premiata con l’Ambrogino d’Oro e in carcere ci va da volontaria. Niente guadagni, poca fama, tanto impegno. Anche lei donna. Donna come le protagoniste della poesia che ha scritto Tropi.

Uomo nato da una donna,non puoi mai esser come una donna. Loro sanno amarti con i loro occhi marroni come le castagne, azzurri come il cielo; occhi verdi che chiamano amore, desiderio. Occhi che piangono lacrime.

(…) se una donna non ti ama più è perché non ti accorgi di lei a causa del tuo maschilismo.

Donne che vengono picchiate, violentate, trattate come oggetti di piacere e poi assassinate e gettate in un canale. Abbandonate in un casolare. Per strada.

Vorrebbero gridare al mondo intero Pace e Amore, con le braccia tese verso il cielo.

Buon anno a tutti!


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