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Confine

di Marco Sessa

A mio parere la parola che riassume al meglio il 2014 è proprio ‘confine’. I confini sono delle linee che limitano il nostro spazio dell’agire. Sono stati inventati dall’uomo e hanno alla base il significato della diversità. I confini sono dunque culturali. Sono a geometria variabile (possono estendersi, ridursi, modificarsi), possono essere valicabili a volte vengono anche abbattuti. Tuttavia ogni volta è un cambiamento traumatico

Quando pensiamo ai confini subito ci vengono in mente quelli geografici (o comunque fisici) che ci separano dai vicini. Mai come questo anno abbiamo sentito e letto purtroppo di quanti confini  a causa dei vari fronti bellici siano stati modificati. Ma i confini geografici in realtà sono solo la parvenza dei confini interiori, quelli che ci si crea per proteggersi dagli altri (il pregiudizio) o da sé stessi e tra questi in modo particolare a mio parere è la mancanza di coraggio di osare.

L’augurio che mi sento di fare per il nuovo anno è che ci si riesca a stupire di sé stessi.

E quindi perché non provarci….

 

 


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