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Economia & Impresa sociale 

Brà, da capitale dello Slow Food a capitale NoSlot

di Marcello Esposito

Il progetto scuola, che ci sta portando in giro per l’Italia in queste settimane, ha fatto tappa oggi a Brà, nella splendida cornice della città che una volta all’anno ospita la manifestazione “Cheese” e per una settimana si trasforma nella capitale mondiale dello Slow Food.

Abbiamo incontrato i ragazzi di Brà nel centro polifunzionale Arpino in due turni:  400 + 400 studenti! Anche solo per la logistica, non è una cosa da poco: bravi veramente gli insegnanti (non ricordo i nomi di tutti, spero che nessuno si offenda se menziono soloIvano Paola con cui ho intrattenuto una fitta corrispondenza per il materiale didattico e i dettagli organizzativi), ma bravissimi soprattutto gli studenti del coordinamento dell’Istituto Mucci (Giulia Bignante, Stefano Morra, Alberto Giardino e Federico Astrua), che sono riusciti nell’impresa di organizzare un evento di queste dimensioni su un argomento difficile come quello del gioco d’azzardo.  Non potevamo d’altro canto aspettarci un risultato diverso dai ragazzi della città che ha dato i natali a moderni combattenti dei diritti della Terra e dell’Uomo, come Emma Bonino e Carlo Petrini.

Grazie ai giovani braidesi, stamattina Brà si è trasformata nella capitale NoSlot d’Italia. Un ringraziamento particolare anche al Sindaco, Bruna Sibille, all’assessore Gianni Fogliato, con cui abbiamo iniziato a parlare dell’evento davanti ad una birra durante l’ultimo Cheese, e ad Annamaria Esposito, la mia infaticabile zia che l’età ed un cuore ballerino non riescono a mettere a riposo.


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