Sostenibilità sociale e ambientale

Ha senso bere acqua in bottiglia?

di Sara Bragonzi

Il calcio contenuto nell’acqua fa bene alle ossa, le analisi chimiche sulla qualità di quello che esce dai nostri rubinetti domestici sono molto frequenti, la composizione dell’acqua non varia dal rubinetto alla bottiglia ma in base alle caratteristiche del terreno o della falda da cui proviene.
Nel paese, il nostro, che è il secondo consumatore di acque in bottiglia al mondo, dove ognuno in media ogni anno ne beve 208 litri, c’è da chiedersi dunque se abbia senso scegliere l’acqua imbottigliata perché non ci si fida di quella dell’acquedotto.

Come ricorda il Consorzio Acqua Potabile CAP “ l’acqua dura è una fonte di minerali, in particolare Calcio e Magnesio, essenziali per la salute dell’uomo. Diversi studi scientifici hanno infatti evidenziato che la durezza dell’acqua destinata all’uso umano è una caratteristica protettiva nella prevenzione dello sviluppo di diverse problematiche, non solo la più nota osteoporosi ma anche le malattie cardiovascolari.”.

Oltre a questo c’è il tema delle microplastiche che si trovano nell’acqua confezionata e lasciata sotto il sole, il consumo energetico per il trasporto delle bottigliette, argomenti che dovrebbero farci preferire l’acqua dell’acquedotto. Comperare e bere acqua confezionata, in bottiglie che siano di plastica o di vetro, solleva anche il tema dell’accaparramento di un bene comune, sancito come diritto universale.

E’ del 2010 la risoluzione ONU che dichiara per la prima volta nella storia il diritto all'acqua "un diritto umano universale e fondamentale".

Per tutti questi motivi è stata lanciata recentemente la campagna Stop acqua in bottiglia come raccontano gli ideatori

Il consumo d’acqua in bottiglia è un enorme business solo per poche multinazionali, ma non per i nostri territori e per la nostra salute. Quasi sempre superfluo, con impatti ambientali e di salute importanti e spesso anche un fastidioso fardello da portare a casa.
L’Italia è il secondo consumatore di acque in bottiglia al mondo: ognuno di noi, in media, ogni anno ne beve 208 litri. Un litro di acqua in bottiglia purificata di bassa qualità costa circa 1000 volte più dell’acqua del rubinetto. Per imbottigliare, un’azienda paga canoni di uso alle regioni italiane che raggiungono al massimo i 2 millesimi di euro al litro. Troppo pochi per un bene comune, scarso e prezioso.
Ogni secondo inoltre, in tutto il mondo si producono 200.000 bottiglie di plastica per acqua e bibite, con impatti ambientali elevati
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Water Grabbing Observatory

Cosa possiamo fare:

  • Usare la borraccia: anche in inverno una borraccia sempre piena da tenere nella borsa è utile per mantenersi idratati tutto il giorno
  • Controllare la qualità dell’acqua del tuo rubinetto. Molte società di gestione dell’acqua pubblicano le analisi dettagliate. Gli abitanti dei 200 Comuni del milanese serviti dal CAP possono controllare il sito
  • Chiedere l’acqua in brocca anche nei ristoranti, alcuni locali si sono attrezzati grazie alle continue richieste da parte di alcuni clienti, vale la pena di chiedere
  • #stopacquainbottiglia seguire e partecipare alla campagna sui social

Leggi altri suggerimenti per uno stile di vita più sostenibile, perché non c’è solo il tema dell’acqua

La campagna è stata ideata dal Water Grabbing Observatory, un osservatorio italiano sui temi di sicurezza e accaparramento idrico legati ai cambiamenti climatici, servizi ambientali del pianeta e diritti umani. E’ una delle prime esperienze di osservatorio su temi ambientali globali, in Italia. L’Osservatorio è stato fondato da un gruppo di giornalisti, geografi ed esperti in mappe e infografiche.

Tra le prime produzioni si fa notare l’Atlante geopolitico dell’acqua, edito da Hoepli dove in 14 capitoli si intrecciano foto di reportage d'autore, infograffche e mappe per raccontare in chiave geopolitica le maggiori criticità legate ai sistemi idrici: il ciclo dell'acqua; l'acqua intorno a noi; i grandi fiumi; i grandi laghi; mari e oceani; i cambiamenti climatici; l'acqua virtuale; agricoltura e sicurezza alimentare; una goccia elettrica; i grandi sbarramenti; l’accaparramento dell’acqua e i diritti umani; salute e igiene e non ultimo il tema appunto dell'acqua in bottiglia.

Gli autori sono Emanuele Bompan Giornalista ambientale e geografo. Federica Fragapane Information designer Marirosa Iannelli Presidente di Water Grabbing Observatory e progettista ambientale specializzata in cooperazione internazionale e water management. Riccardo Pravettoni Geografo e cartografo.


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