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Pochi ma buoni, l’Olimpiade di Mirco, Agnese e Daigoro

di Roberto Brambilla

Il trio che non ti aspetti. Mirco Scarantino, Agnese Allegrini, Daigoro Timoncini. Sono tre dei 284 azzurri che parteciperanno alle Olimpiadi di Londra. Con un segno particolare: saranno soli. O meglio saranno gli unici rappresentanti azzurri nelle loro discipline.

Discipline non certo di massa. Come il badminton, il “volano”, dove gareggerà nel singolare femminile Agnese Allegrini 30 anni, da Vignanello,provincia di Viterbo. Per prepararsi e qualificarsi ai Giochi londinesi la ragazza ha girato l’Europa e il mondo e ora nella capitale inglese cercherà di fare meglio del 2008, dove fu eliminata al primo turno.

Mirco Scarantino, sollevatore di pesi, invece il suo sport non l’ha dovuto inseguire, ce l’aveva in casa. Suo padre Giovanni ha partecipando ai Giochi di Atlanta 96 dove si è piazzato 15° nella categoria 54 kg. E’ stato lui qualche anno fa a portare il figlio in palestra. E i risultati sono arrivati quasi subito. Campionati italiani e record italiani. Non sufficienti per arrivare però o Londra, visto che il team azzurro non aveva un punteggio sufficiente per schierare un atleta ai Giochi. Ma ad aiutare Mirco arriva una doppia squalifica per doping che gli assicura il pass per le Olimpiadi. Dove per sua stessa ammissione, esserci è già una vittoria.

Anche Daigoro Timoncini portava qualcosa del suo futuro nel suo nome. Papà Luigi l’ha chiamato come il guerriero di una serie Tv. A Londra proverà a ripetere l’impresa di Andrea Minguzzi che nel 2008 vinse l’oro nella lotta greco romana nella categoria fino a 84 kg. Il faentino 26enne gareggerà nei 96 kg e non nasconde le sue ambizioni di medaglia. Per fare come il suo maestro ed ex allenatore Vincenzo Maenza. Due ori in due edizioni dei Giochi tra il 1984 e il 1988.


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